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Autore: porporaantilupo16018    28/10/2012    0 recensioni
Era passato tanto tempo,nemmeno io so dirvi quanto.Un anno?Un mese?Un giorno?Forse dal momento in cui se ne era andata avevo vissuto in un lungo coma e rivederlo fu come una botta di vita..fu quello il momento in cui mi risvegliai.
Genere: Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Era passato tanto tempo,nemmeno io so dirvi quanto.Un anno?Un mese?Un giorno?Forse dal momento in cui se ne era andata avevo vissuto in un lungo coma e rivederlo fu come una botta di vita..fu quello il momento in cui mi risvegliai.


Ero appena uscita dall'autobus..era il primo giorno di scuola.La fioca luce dell'alba mi infastidiva..e non poco.Ero estremamente fotosensibile per cui tirai fuori dalla tasca della mi giacca di pelle marron i miei occhiali da sole neri.
-Ecco,molto meglio.Brava Elly!-
In effetti il mio nome non era Elly,era Elettra.Che nome schifoso.Mia madre ne era estremamente compiaciuta tanto che non mi chiamava mai Elly ma con il mio nome completo.L'autobus giallo partì lasciando dietro di sè una nuvola di smog disgustoso e irrespirabile.
-Buongiorno Elly!-
Mi girai di scatto ed ecco comparire una ragazza con i capelli corti e gli occhi verdi,parecchio più alta di me.Era Jess (Jessika).
-Buongiorno Jess- mugugnai infastidita.In realtà avevo tenuto quel tono di voce e quell'atteggiamento scontroso sin dal 25 Aprile dell'anno prima.Fu quello il giorno in cui lui se ne era andato portandosi dietro la vecchia Elly e lasciando un automa.Infatti dopo quel fatidico momento in cui pronunciò quella frase,così vivida nella mia memoria -Non sono pronto per una storia,non te la prendere- Un pezzo (diciamo..quanto?90%) di me era morto.Avevo passato i mesi seguenti a non mangiare e a prendere cattive abitudini.Pensare che fino a quella data ero una ragazza che non avrebbero definito ''bella''ma l'aggettivo carina me lo meritavo tutto.Prima ero di media corportura,capelli biondi mossi e occhi vividi e cerulei (cambiavano a seconda della luce,certe volte verdi,altre azzurri,altre grigi)Incarnato roseo e labbra piccole perennemente aperte in un grande sorriso.La differenza era notevole..ero divrsa.In quel momento avevo un incarnato cadaverico,occhi spenti (quindi perennemente grigio scuro) e i miei capelli avevano perso di vitalità a causa del poco cibo ingerito.Pesavo 40 Kg.
-Elly..tutto ok?-
Ripresi contatto con la realtà.
-Umh,sì tutto ok-
No non era tutto ''ok''.
-Andiamo,iniziamo un'altro dannato anno inutile di scuola- Continuai.
Jes mi guardò con quel suo sguardo apprensivo mi prese la mano e iniziammo a camminare.La mia cartella pesava tanto..o ero io che non avevo la forza di portarla?O ero io che non avevo la forza di fare niente?Di respirare,di piangere..di vivere?.Ironia della sorte per raggiungere il liceo classico dalla fermata dell'autobus era obbligatorio passare attraverso la SUA scuola.Già che ci siamo diamo un nome a questo lui..chiamiamolo Leo.Quelle tre lettere erano così dolorose,non che avessi problemi con quelle lettere ma era la persona associata che faceva così dannatamente male nominare.Avete presente quando siete al mare o in piscina e fate a gara con gli amici a ''chi trattiene di più il respiro''?E allora tutti immergono la testa sotto l'acqua?Ecco,e magari tenete pure aperti gli occhi per vedere le strane facce dei vostri amici che cercano di convincere i loro polmoni di non avere bisogno di ossigeno (o cercano di farsi crescere le branchie)?E ad un certo punto tutti riemergono e tu da vero vincitore ti dai lo slancio per riemergere e beffarti di loro e pavoneggiarti per la tua bravura?Ecco...fingete di essere con me sotto l'acqua marina.Voi vi date lo slancio per riemergere poichè non avete più ossigeno e ne avete davvero bisogno (o non siete riusciti a farvi crescere quelle dannate branchie).Fingete di guardare il verde-azzurro del mare e aspettare che io riemerga ma continuate a vedere un'aureola di capelli biondi e nient'altro.E vi chiedete:-Come mai non riemerge?-.Vi farò un esempio stupido per finalizzare questa storiellina di poco conto.Siete davvero curiosi di sapere il perchè io non sono riemersa?Ve lo dirò.Ero sul punto di darmi lo slancio per riemergerema una mano invisibile mi teneva bloccata sulla spiaggia,come se la forza di gravità si fosse moltiplicata per 10000 e gravasse solo sulle mie spalle.Ecco..da quel maledetto 25 Aprile mi sentivo così..il mio ossigeno se ne era andato.E così mentre prima lo repiravo indifferente dalle conseguenze della sua eventuale assenza subito dopo capii la sua importanza mentre la mano mi schiacciava sempre di più al suolo proibendomi di prendere una boccata d'aria fresca.Camminavo in silenzio pensando a gravità.acqua e mani invisibili quando improvvisamente riconobbi la sua scuola.Quei cortili in cui avevo aspettato lui..i parcheggi di motorini in cui riconobbi il suo con in allegato non solo il suo casco ma quello che aveva comprato per me prima di lasciarmi al fine di riaccompagnarmi a casa in motorino..solo io e lui.Fissavo assente tutto questo circondata da ricordi che mi infilzavano il cuore come lame ghiacciate.Jess accelerò il passo trascinandomi con sè..sapeva bene cosa volevano dire quei cavolo di luoghi per me.Io venivo trascinata da lei come se fossi trasportata dai flutti delle maree.tranamente il mio mare si arrestò.Ripresi conoscenza e me lo vidi davanti.Jess cercò di evitarlo ma lui era ostinato a salutarla.
-Buongiorno Jess- disse Leo
Io non mi ero ancora accorta della sua presenza..avevo ancora gli occhi chiusi in attesa che i miei flutti ripartissero..sentivo solo voci ovattate e un vago odore di menta misto a pelle della giacca di una persona che conoscevo..era un odore agrodolce dannatamente familiar ma era misto a un profumo forte..troppo forte..da donna.
-Ciao Elly-Un mormorio sommesso che questa volta arrivò vivido alle mie orecchie.
Aprii di scatto gli occhi.Fu quello..quello fu il momento in cui uscii dal mio coma durato ben 6 mesi.Lo rividi,era sempre più bello anche se nominavo a Jess il suo nome fingeva conati di vomito.Era la mia migliore amica e c'era stata sin dal principio della nostra intricata storia durata un anno e sei mesi.C'era anche da prima ma il mio coma aveva incentrato i ricordi rimasti solo su di lui..forse il mio cervello cercava di amplificarli per rendeli veri.Se qualcuno mi chiedeva che cosa avevo fatto durante l'estate potevo solo dire che non ricordavo ma ricordavo bene il periodo dal 21 Ottobre 2010 al 25 Aprile 2012.Ed eccolo lì..i suoi capelli sempre più lunghi ricci e scuri.I suoi occhi nocciola in cui affondavo ogni volta che mi baciava.Ed eccolo lì...ma chi..chi era lei?.Stavo facendo i miei primi passi da persona uscita da un grave coma quindi mi ci volle un po' di tempo per realizzare la presenza di quell'altra ragazza.Durante tutto quel tempo ero rimasta immobile a guardarlo.
-Elly?-
Feci finta di guardare altrove anche se mi resi conto di avere gli occhiali da sole per cui questa mossa fu vana.Per cui feci un cenno con la mano..la ragazza con lui sorrideva.Leo prese da parte Jess e l ragazza lasciandomi da sola in balia delle mie emozioni che facevano di tutto per tramutarsi in lacrime.Jess mi guardò.
-Aspetta due minuti e sono da te Elly..non muoverti-Disse mentre Leo la teneva per un braccio e la trscinava verso il parcheggio dei motorini.Non sentii molto della loro conversazione.Vidi la nuova ragazza che continuava a ridere (dal quel momento la chiamai Ghignodatopo in mancanza del suo vero nome anche se in realtà iniziai a chiamarla così anche parecchio dopo che appresi il suo nome).Jess e Leo parlavano..Jess mi dava le spalle mentre Riuscivo a vadere Leo chiaramente in viso mentre ''Ghignodatopo'' gli stava appiccicata come un polpo a una scogliera consumando la sua giacca di pelle solo nella manica destra mentre io consumavo la manica sinistra i tempi in cui stavamo insieme (incredibile di quando sembrino grandi quei piccoli dettagli quando perdi qualcosa eh?).Cercavo di capire cosa si stessero dicendo.Leo era visibilmente preocupata poichè la sua fronte era corugata e gesticolava molto.Li sentii alzare la voce quando capii la prima frase compiuta di tutto il loro discorso.
-Ti avevo detto di tenerla d'occhio e guarda in che condizioni è!- disse lui.Jess urlò -Bello mio,è colpa tua se è in queste condizioni-lui cercò di continuare ma Jess era spedita verso di me con aria molto irritata mi prese per mano e i dolci flutti che prima mi trascinavano diventarono un maremoto.Tra un'onda e l'altra giunsi a scuola.Vidi i miei compagni di classe.Jess probabilmente aveva fatto riferimento alle pietose condizioni in cui mi ritrovavo ma probabilmente il mioaspetto stupì tutti lo stesso meno che una ragazza.Quella ragazza si chiamava Ginevra ed era mia sorella gemella.Lei aveva visto tutte le fasi del mio coma imparando poco a poco ad ignorarmi fino ad arrivare al punto di parlarmi a malapena.Jess mi Lasciò da Ginny dicendo -Te la affido- (mi sentii una squilibrata) e iniziò a correre verso la sua scuola che era l'istituto tecnico industriale (la stessa scuola di Leo).Per giorni caddi in un coma molto più profondo di quello durato sei mesi.Meno lungo ma più intenso pensando a quella sua frase..tenerla d'occhio?Ero davvero in condizioni così oscene da dover essere tenuta d'occhio?.Restai in com per una settimana..o due..non ricordo.Tutta la mia vita era diventata un'alternarsi di volti e l'unico che cercavo non compariv mai..era come in na roulette..io continuavo a puntare sul 3 nero e uscivano tutti i singoli numeri e colori tranne il tre nero.E invece di perdere i miei soldi perdevo il contatto con ciò che era reale.E io ostinata a puntare su quel numero..potevo sceglierne mille altri..perchè lui?Perchè non consideravo le statistiche di vincita?Io volevo vincere con quel numero non con altri..sarebbe stata una falsa vittoria.Così mentre puntavo sul 3 nero (Leo) un migliaio di altri volti comparivano nella mia vita ma io non me ne rendevo conto concentrata sul mio numero vincente.
E fu così che cominciò la mia vita post coma.
  
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