Corse rapidamente per il prato, ignorando il modo in cui i lunghi fasci d’erba solleticavano le sue gambe scoperte per i pantaloncini corti fino alle ginocchia che stava indossando. Sgattaiolò sul retro della casa, cominciando a saltellare tutto solo.

Stava attento a non cadere, odiava quando cadeva, gli si sporcavano tutti i vestitini che aveva scelto con cura e dedizione.

Poi lo vide e sorrise.

Scattò verso di lui, osservando il modo in cui era seduto sull’erba, il visino coperto da una smorfia triste. Si inginocchio tra le sue gambe aperte a forbice sul prato.

“Bas?” Lo chiamò, ridacchiando di già.

Sebastian alzò i suoi occhietti verdi, ma a Kurt sembrarono un po’ più scuri del solito.

“Che hai?” Chiese, prendendo il suo viso tra le mani.

“Sei vestito come un bimba.” Gli rispose Sebastian, guardandolo negli occhi, ma al piccolo Kurt sembrò evidente che si trattava di una scusa per non dire la verità.

“Sono vestito come me. Non sono una bambina!” Rispose, facendogli la linguaccia e Sebastian sorrise.

“Sì che lo sei!” Lo prese in giro, e ricambiò la carezza, portando i polpastrelli sulle sue guance rosee. “Ma sei una bimba carina!”

Kurt ridacchiò e arricciò le labbra, arrossendo.

“Sei stupido.” Rispose, e gli tirò uno schiaffetto sul viso, affettuoso. “Perché sei seduto qui? Non vuoi venire a giocare con me, San e Britt?” Chiese e Sebastian appoggiò le mani sulle sue spalle, facendo forza finché Kurt non si trovò con le gambe piegate seduto tra le sue.

“No.” Rispose Bas e tirò su con il naso.

Soltanto in quel momento Kurt si accorse del fatto che la sua voce era strana, diversa dal solito. Lo guardò e fece una smorfietta curiosa.

“Che hai?” Chiese, con il broncio preoccupato.

“Il raffreddore.” Rispose Sebastian e Kurt sorrise subito.

Infilò una mano nella tasca posteriore dei suoi pantaloni e tirò fuori un fazzoletto in tessuto. Lo avvolse attorno alle narici di Sebastian prima che potesse protestare e le strinse con decisione.

Sebastian fece una smorfia non appena il fazzoletto si allontanò dal suo viso e poi guardò Kurt con le labbra arricciate, in attesa di una spiegazione.

“Mi prendo cura di te.” Gli fece innocentemente il piccolo Hummel, stringendosi nelle spalle.

Sebastian sorrise e scosse la testa. “Sei stupido.”

“L’ho detto prima io! Tu sei stupido!” Rispose Kurt, facendogli la linguaccia. “Però … ti voglio bene …”

Sebastian sorrise subito, questa volta non scherzoso, come quando faceva quelle battutine che a Kurt non piacevano per niente, ma sorrise perché era contento. Afferrò il viso di Kurt e si avvicinò, baciando teneramente la punta del suo nasino.

“Anche io ti voglio bene, Kurtie. Anche se sei una bambina.”

Kurt ridacchiò ed allungò le braccia. Sebastian allargò le proprie e lo accolse, stringendolo subito a sé.

“Ma ho il raffreddore.” Mormorò un istante dopo. “Lo prendi anche tu così!”

Kurt gli lasciò un bacino tenero sotto il mento. “Sai cosa fa bene quando hai il raffreddore?”

“Cosa?”

“Una tazzina di tè caldo.”

RENOCORNER

500 parole di tenero amore per la piccola Athena che oggi ha consumato due pacchetti di fazzoletti, my baby <3 Spero di averti fatto colare un po' di più il naso ahah *cattiva* Io e il mio Kurtie vogliamo tanto bene a lei e al suo Sebs, quindi abbiamo pensato che avrebbe fatto piacere fluffare un po' yay <3
Buonanotte a tutti, sperando che non abbiate il raffreddore <3
A presto,
xoxo RenoLover <3

PS: bacino a ManuKaikan per il betaggio a volo <3