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Autore: AlegnA    29/10/2012    3 recensioni
Avete presente il detto: “le bugie hanno le gambe corte”?!
Ecco! E’ esattamente quello che è successo a me, grazie ai miei amici.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Little lie

 
 
 
 
Avete presente il detto: “le bugie hanno le gambe corte”?!
Ecco! E’ esattamente quello che è successo a me, grazie ai miei amici.
 
Pov’s Rose
 
 
“Casa dolce casa!” Dico fra me e me, accendendo la luce e osservando il mio piccolo angolo di paradiso. Il mio appartamento non è molto grande: è composto da due camere da letto, un piccolo bagno, una piccola cucina e un salotto (la stanza più grande della casa) ma per me che abito ormai da circa due mesi da sola, è sufficiente ed è l’unico posto in cui mi rilasso.
Mi dirigo verso il divano poggio la borsa per terra e mi ci butto di peso.
Quel bambino pestifero prima o poi mi farà morire dalla stanchezza! Non sta un attimo fermo. E oggi era più vivace del solito.
 E mentre mi sto godendo il mio meritato riposo, sento il cellulare suonare nella borsa. Mi allungo verso la borsa ed estraggo il telefono.
Questa sarà sicuramente Marika che vuole chiedermi d’uscire. Ma sono troppo stanca oggi.
(Marika, e il suo ragazzo Alex, sono miei amici da un anno. Poco tempo forse, ma è come se li conoscessi da tempo. Lei è quasi il mio opposto:bionda, occhi nocciola da cerbiatto, slanciata, estroversa e anche un po’ pazza. Lui, castano, occhi azzurri come il mare e un fisico niente male. Mentre io sono….sono bella ad essere sincera:capelli lungi rosso rame, occhi di un grigio cangiante, poco più bassa della mia amica e un po’ più rotonda sui fianchi e sul seno; e sono meno espansiva e un po’ timida…i complimenti mi imbarazzano).
Rispondo al cellulare senza guardare sul display..….E non faccio in tempo ad aprire la chiamata che già sento la mia amica parlare.
“Ciao tesoro, sei ancora a lavoro o sei a casa?”Ecco, che dicevo?
“Ciao a te. Sono appena rientrata. Ma se mi stai chiamando per dirmi d’uscire, ti rispondo già di no, perché quel pestifero di Miky mi ha fatta impazzire oggi. Lo ricorrevo per tutta casa.”
“Oh. Ok, se non ti va non importa. Comunque ti ho chiamata non solo per quello, ma per dirti che domani arriva qui il nostro amico Christian, te lo ricordi?”
Christian…..oh,certo quel figo di ragazzo che compare praticamente nella maggior parte delle foto di Alex.
Sembra un modello:moro, occhi verdi che ti ipnotizzano, alto e muscoloso, ma non troppo. Lui ed Alex si sono conosciuti all’università, diventando praticamente inseparabili, finché non si sono trasferiti qui per motivi di lavoro.
“Si lo ricordo. E come potrei dimenticarlo visto che compare in ogni foto che il tuo ragazzo ha in casa. E poi lo ricorderei comunque, visto che ogni volta che vedo una foto ci sbavo sopra.”
“Ahahhahahaha, si lo so Rose. Lo dico sempre che voi due sareste perfetti insieme!”
“Marika, per favore non iniziare con questa storia. E comunque, perché mi hai avvisata del suo arrivo?”
“Ovvio, perché domani sera devi assolutamente uscire con noi e non accetto un no come risposta.”
Che strega! Ecco perché non ha insistito quando ho detto che non sarei uscita stasera.
“Uff…Ok, va bene! Ma non iniziare a farti film mentali…..ne tu ne il tuo ragazzo. Vi conosco e so che siete capaci di inventarvi qualsiasi cosa.”
“Aahahhahah. Si,si….non preoccuparti. Allora a domani tesoro, buona notte.”
“Seh!….non sono per niente convinta. Buona notte anche a voi. Ciao.”
Appoggio il cellulare sul tavolino davanti al divano, mi alzo e mi dirigo in cucina per prepararmi qualcosa da mangiare. Dopo aver cenato, vado in bagno a fare la doccia e poi a letto.
Domani sarà una giornata pesante e quei due mi puzzano di bruciato. Stanno sicuramente escogitando qualcosa. Non so cosa, ma non mi ha convinta per niente.
 
Alle 7 in punto la sveglia suona…..mi alzo, faccio colazione e mi preparo per andare a lavoro.
Per fortuna la mattina mi tocca fare da babysitter alla dolce Annie, perché se mi fosse toccato stare con Miky a prima mattina, non sarei arrivata sana a casa la sera.
La mattinata passa tranquilla con la piccola. Arriva l’ora di pranzo e Alex mi chiama per dirmi a che ora vederci in serata e che ora stavano andando a prendere il loro amico all’aeroporto.
Dopo pranzo vado a casa dei Simone, per occuparmi della piccola peste.
Per fortuna, anche il pomeriggio passa veloce e tranquillo.
Miracolo!! Oggi il diavoletto non ha fatto il monello come ieri. Ora andiamo a casa và. Che ci aspetta una serata interessante. Pfff….. Spero solo che Christian ,oltre ad essere bello, abbia anche cervello, che non sia lo stereotipo del “bello e ignorante” insomma.
Arrivo sotto casa, che praticamente neanche me ne ero resa conto….. Scendo dall’auto, prendo le chiavi di casa e mi avvio nel mio appartamento.
Cavolo!! Sono già le 20:30 e io alle 21 devo essere a casa di Marika e Alex. Devo fare in fretta!
Lancio la borsa sul divano e mi precipito in bagno per aprire l’acqua e riempire la vasca. Nel frattempo, mi precipito in camera da letto e apro le ante dell’armadio per decidere che mettere.
Uffa!!! E ora che metto?! Un vestito o opto per un jeans?
Scaravento praticamente tutti gli indumenti sul letto e li osservo….. Ok. Opto per il jeans che risalta il mio lato B e questa camicia bianca, semplice e la porto un po’ aperta sul seno lasciando intravedere il solco del seno. E le scarpe?? Oddio…. Tacco o scarpa bassa!?Mmmm…. Vabbé  va…metto il tacco che mi fa sembrare più alta.
Prendo il tutto e mi precipito in bagno. Mi spoglio ed entro in vasca.
Esco dalla vasca dopo circa 10 minuti, mi asciugo e mi vesto, poi guardo l’orologio…. Cazzo!! Sono le 20:45 e devo ancora asciugarmi i capelli e truccarmi almeno un po.
Prima di uscire mi guardo allo specchio per controllare il risultato finale: Ok. Sono semplice e carina. I capelli sono ok come sempre, la roba anche….se solo non avessi queste stupide lentiggini….uff.. Ok muoviamoci o faccio tardi sul serio.
Scendo le scale di fretta nonostante i tacchi, entro in macchina e premo sull’acceleratore.
Arrivo a casa dei miei amici con 8 minuti di ritardo.
“Oh…finalmente sei arrivata!” Alex mi accoglie sulla porta di casa con un abbraccio e io ricambio.
“Ehm…si, scusate il ritardo. Ho fatto più in fretta che potevo.”
Mentre entro in casa si avvicina Marika a salutarmi.
“Ciao tesoro, non preoccuparti, anche noi abbiamo appena finito di sistemarci. Dai vieni che ti presento Chris.” Mi prende per mano e mi porta nel salotto, dove ad attenderci ce Christian, seduto sul divano in una posa da infarto. Oh mio Dio, è molto, ma molto meglio dal vivo.
E’ seduto al centro del divano con le gambe aperte e braccia e schiena appoggiate allo schienale. E’ vestito casual:jeans non troppo stretti e a bassa vita, camicia nera con i primi due bottoni slacciati e convers. Quando ci vede, dopo che praticamente è rimasto immobile come se fosse soprapensiero mentre ci vedeva avanzare, si alza e si avvicina sorridendo.
“Chris questa è Rose.”
“Ciao Rose, piacere di conoscerti.” Mi porge la mano ed io ricambio. Woow che mano morbida e grande. La mia sembra quella di una bimba nella sua.
“Allora andiamo ragazzi?” Alex ci invita ad andare e scendiamo.
Andiamo in un piccolo locale in centro molto carino. La sala non è molto grande ma è graziosa, i tavoli sono tutti rotondi ed al centro di ognuno una candela accesa che da al locale una luce soffusa e piacevole, quasi tranquillizzante. Le pareti sono in pietra e su alcuni ci sono appesi quadri che raffigurano la natura. Ci dirigiamo al nostro tavolo accompagnati da una delle cameriere che sarà al nostro sevizio, ci sediamo ed ordiniamo le portate. La serata prosegue piacevolmente, parlando del più e del meno.
Finita la cena andiamo a fare due passi nel parco e poi torniamo a casa.
 
Passano così altri due giorni, in compagnia dei miei amici e soprattutto di Christian, che sta iniziando a piacermi anche come personalità.
Poi, quando meno te lo aspetti accade qualcosa. O meglio….gli artefici di quel qualcosa sono i miei amici che si sono inventati l’ennesima pazzia.
 
E’ venerdì  mattina e sono a casa perché i Buccini – i genitori di Annie – sono partiti per andare a trovare dei parenti fuori città, e sono seduta sul puff davanti alla tv, dopo aver messo a posto casa.
Suona il campanello, mi alzo e vado ad aprire la pota.
“Ciao Rose, posso entrare?”
“Ciao Marika. Si certo, entra. Come mai qui, non dovresti essere a lavoro?”
“Ehm si, ma c’era un’assemblea dei docenti  a scuola e siamo tornati prima. Comunque, sono qui perché devo chiederti un favore.”
Oh no. Quando fa quella faccia con gli occhi da cucciolo bastonato, non è niente di buono.
“Mh….ok…..spara.”
“Allora….Io ed Alex questa sera siamo stati invitati alla festa di compleanno di un suo collega e……non vogliamo lasciare da solo Chris. Quindi, abbiamo pensato…..ti va di uscire con lui?”
ODDIO!! Io da sola con Christian?! No, no, no  e poi no! Mi rifiuto, non voglio che si accorga che mi piace. Ogni volta che mi guarda mi sento andare a fuoco.
“Marika, io……non…..”
“Oh, ti prego non dire di no. Ti prego, ci sentiremmo in colpa a lasciarlo solo.”
Uffa…la odio quando fa così.
“Ok, ok. Basta che la smetti di fare quella faccia!”
“Yuppi!! Quale faccia?! Ahahhahaha”
“Si, si, ridi pure. Ora sparisci da casa mia o ci ripenso.”
“Ahaahha….ok vado. Grazie tesoro, ti voglio bene, lo sai vero?”
Le sorrido e l’accompagno alla porta. Uff…com’è che mi lascio sempre incastrare da quei due pazzi?! Ah si, perché da quando li ho conosciuti, siamo praticamente diventati indivisibili come se ci conoscessimo da tutta la vita e li voglio bene come fossero mia sorella e mio fratello.
 
Alle 21 sono sotto casa dei miei amici. Scendo dall’auto e do un’ultima sbirciatina nel riflesso dell’auto:stasera ho optato per una minigonna di jeans, magliettina a decolté bianca decorata con punti luce, una giacca corta in vita nera e ballerine nere. Ed infine un po’ di trucco per completare. Finisco di rimirarmi e suono il citofono. E ovviamente risponde Chris, visto che quei due se la sono già svignata.
“Chris, sono Rose”
“Si, Sali”
Quando arrivo davanti alla porta mi blocco di colpo.
Oh porca zozza! MA…..Cioè….. Cavolo è venuto ad aprirmi che è praticamente nudo, ancora bagnato per la doccia e con solo l’asciugamano che gli copre le parti intime. E…waow il suo addome è da sbavo e forma quella V inguinale che tanto mi piace!
Cazzo!! Vorrei toglierli quell’asciugamano e asciugarlo con gesti lenti.
Mentre io resto praticamente immobile, Chris è già in salotto ad aspettarmi.
“Ehi, che fai resti fuori?”
“Ehm….si entro.” Mi faccio forza e mi dirigo nel salone.
“Scusa se ti ho aperto in queste condizioni. Non ti da fastidio vero? Voglio dire…. Cioè…. Alex e Marika mi hanno detto che non ti piacciono gli uomini…..quindi non mi sono fatto tanti problemi a venire ad aprirti così. Non ti metto in imbarazzo, vero?!”
EeeHHH!!! Aspetta forse ho capito male. Cioè, ha detto che i due cretini gli hanno fatto credere che a me non interessano i ragazzi??? Ma quei due sono pazzi!!! Ma che hanno nel cervello!! Queste me la devono proprio spiegare.
“Ehm….scusa ma qu.-quando, quando te l’hanno detto?!” Ok diciamo che ho leggermente alzato il tono della voce, ma al momento non me ne frega. Io li ammazzo quei due!
“Mm….la sera che ci siamo conosciuti. Ma non arrabbiarti con loro se me l’hanno detto. Volevano solo farmi sentire a mio agio, perché sanno che per il momento non voglio ragazze che mi gironzolano intorno.”
Ma……ma che presuntuoso! E poi che vuol dire!!
“Ehm….forse…non preoccuparti, non lo dico a nessuno se è questo che ti preoccupa. Ora vado a vestirmi, non ci metto molto.”
“Si forse è meglio” dico sussurrando. Annuisce e va via dirigendosi in bagno e mentre lo guardo, poco prima che giri il capo, lo vedo togliersi l’asciugamano mentre è ancora sulla soglia del bagno. Oh Santo Cielo!!! E io sarei lesbica? Ma se gli salterei addosso all’istante! Cazzo ha un culo scultoreo. Vien voglia di morderlo! Ok….basta Rose, smettila di pensare queste cose….devo chiamare quei deficienti.
Prendo il cellulare dalla borsa e compongo il numero di Marika dirigendomi il più distante possibile dalla stanza in cui è Christian, per non farmi sentire.
Primo squillo…..secondo….terzo….quarto. Arg…non risponde. Ora provo a chiamare Alex.
Compongo il numero e inizia a squillare…primo squillo…..secondo….terzo….
“Pronto, Rose?” Oh, finalmente…Ora mi sentiranno!
“Alex!!! Ma che diavolo vi è saltato in mente! Avete detto a Chris che IO sono lesbica! MA SIETE IMPAZZITI SULSERIO!!” Cavolo, mi sa che ho gridato troppo.
Mi giro per controllare che Christian non abbia sentito e riprendo a parlare.
“Rose, non ti arrabbiare…ascolta…” Non lo faccio finire che riprendo a parlare.
“Ascolta un cavolo! Ma che gli dico ora, come mi comporto? Mi state mettendo in mezzo ad una cosa senza chiedermi il permesso”. Sento la voce di Marika che dice al suo ragazzo di passarle il telefono.
“Tesoro, calmati. Non pensavamo che te lo dicesse….Cioè….noi lo abbiamo fatto per voi, per darvi la possibilità di conoscervi senza troppi ma e forse. Lui si sarebbe sentito in dovere di conoscerti e frequentarti solo perché sei nostra amica e si sarebbe sentito a disagio, visto che per il momento non vuole conoscere nessuna ragazza. E poi anche tu hai bisogno di un ragazzo che sia gentile e ti dia serenità e lui può farlo fidati.”
“Marika….ma che dici? E non ti sembra di giocare sporco così?! E quando gli diremo, perché glielo diremo che non è vero…. Quando gli diremo la verità, come pensi che reagirà?”
“Tu non preoccuparti, la responsabilità di tutto ce la prendiamo io e Alex. Sta tranquilla e goditi la serata.”
“Si, ma…..non capisci!? Chirs si è preso la libertà di mostrarsi praticamente nudo quando sono arrivata, solo perché pensa che non mi faccia nessun effetto. Quando, invece, per poco non svenivo, e sono sicura di essere anche diventata rossa dall’imbarazzo.”
“Oh Dio! Ahahahha…sul serio? Ehm…ok allora facciamo così, tu ora esci con lui come se niente fosse, comportati come hai fatto fin ora. Risolviamo tutto presto. Ok?”
“Mm….fosse facile fare finta di niente. Più lo conosco e più mi piace stare in sua compagnia. Ma se prometti che sistemerai tutto……Però con presto io intendo domani o al massimo tra due giorni e non oltre. Ci siamo capite?!”
“Va bene, si. Brava la mia bambina. Ora vai e divertiti. Ciao.”
“Si….. Ciao.”
 
 
Pov’s Christian
 
 
Quella ragazza è un tantino strana. E non mi convince per niente il fatto che sia lesbica. Certo che se fosse così, sarebbe veramente un peccato, perché cavolo! E’ veramente bella. Quando l’ho vista la prima volta sono rimasto di sasso. Mi piacciono i suoi capelli rossi, i suoi occhi di quel colore quasi indefinibile, le sue labbra e il suo corpo…..è rotondo nei punti giusti e nonostante non sia alta, con la gonna che ha messo stasera, ho ammirato le sue gambe e waao….
E poi quando mi sono presentato alla porta con solo l’asciugamano, mi è sembrato di vederla arrossire. Booh!
Finisco di allacciarmi le scarpe e mi dirigo nel salone, dove ce lei ad aspettarmi.
Quando la vedo, mi accorgo che ha appena finito di parlare al cellulare.
“Io sono pronto. Stavi parlando con…..si insomma con la tua ragazza o che so io!?” La vedo spalancare di poco gli occhi.
“Cosa? No…cioè, stavo parlando con Marika. Voleva assicurarsi di aver lasciato le chiavi di casa e le ho detto di si.”
“Ok. Allora possiamo andare.” E non so perché, mi ritrovo a farle un mezzo sorriso e mentre ci avviciniamo alla porta, la mia mano sembra prendere vita propria e posizionarsi a metà tra la schiena e il fondoschiena, invitandola ad uscire per prima, e sento al suo contatto, attraversarmi le dita da una scossa piacevole. Chissà se anche lei l’ha sentita. Scuoto la testa ed usciamo.
In macchina è calato un imbarazzante silenzio. Siamo fermi ad un semaforo, mi giro per guardarla e la vedo con lo sguardo rivolto verso il finestrino a fissare il nulla e mi domando quale sia il motivo del suo silenzio, cioè, non è molto loquace solitamente, ma sembra più silenziosa del solito. Allora cerco di rompere il silenzio iniziando a parlare per primo e riuscendo finalmente a farla tornare a parlare e sorridere.
La serata passa in modo piacevole, stando seduti in un pub molto carino e non troppo affollato.
Rientriamo, che ha iniziato a piovere……. Prima di salutarci, restiamo in auto a parlare un altro po’.
“Grazie per la piacevole serata.” Mi dice sorridendo un po’ imbarazzata.
“Di niente. Anzi sono io che devo ringraziarti per essere uscita con me, magari avevi un altro impegno.”
“No, non preoccuparti. E’ un piacere stare in tua compagnia.” E mentre lo dice abbassa leggermente la testa e inizia a giocherellare con le dita sul volante.
“Mi fa piacere…… Ma non hai paura a stare in casa da sola?” Rialza la testa e mi guarda divertita per la domanda.
“Mh….no, non proprio. Ho paura solo quando ce il temporale perché mi riporta alla mente brutti ricordi…… Ma mi sto abituando. Ormai sono passati due mesi da quando la mia coinquilina è andata via per andare a convivere con il suo ragazzo.”
Oh. Brutti ricordi. Chissà cosa è successo! Vorrei saperlo, ma non posso chiederlo.
“Mh. Capito. Ora è meglio che vada. Ci sentiamo domani. Buona notte Rose.”
Mi sporgo verso di lei e le bacio la guancia. Lei resta quasi sbalordita. Non se lo aspettava e questo mi fa sorridere per l’ennesima volta.
Questo suo comportamento non fa altro che alimentare la mia convinzione che lei non sia affatto quello che mi hanno detto. Ma allora perché mentire, Non capisco?
“Ehm…Buona notte anche a te Christian.”
Scendo dall’auto, mi dirigo verso il portone e aspetto che sia partita. Poi entro e salgo in casa, che è ancora deserta. Vado in camera mi spoglio e mi metto sotto le coperte pensando a Rose e alla serata passata, e mi addormento.
La mattina seguente, mi sveglio che sono già le 9.30. Faccio per uscire dalla mia camera e mi blocco sulla soglia, perché sento provenire dalla cucina un leggero mormorio. Cerco di ascoltare le voci per capire chi sia e……riconosco oltre alla voce di Marika, quella di Rose.
Riprendo a camminare ed arrivo in cucina.
“Buongiorno signore!” Dico rivolto alle due che stanno chiacchierando.
“Buongiorno Chris, vuoi un po’ di caffè?!” Ringrazio Marika con un bacio sulla guancia e mi siedo sullo sgabello vicino a Rose.
“Ciao. Come mai già qui?”
“Ciao, Christian. Oh, io e Marika fra poco usciamo per fare shopping.”
“Bene. Io invece fra poco devo andare da Alex per parlare col titolare. Sta cercando un altro fotografo.”
“Ah, si è vero. Allora stasera si festeggia perché ti assumerà sicuramente. Sei bravissimo! Quindi oggi si va in disco.” Sorrido a Marika e annuisco. E anche Rose.
 
Dopo il mio colloquio di lavoro, andato bene come predetto dalla mia amica, ritorno a casa e pranziamo. Il pomeriggio passa in un baleno e iniziamo a prepararci per la serata divertente che ci aspetta. Quando sono pronto, resto nel salotto con Alex ad aspettare che Marika finisca e che arrivi Rose (5 minuti dopo è qui).
Quando la vedo entrare resto senza fiato. E’ di una bellezza da perdere la testa:ha un vestito nero corto con spalline, una bella scollatura, aderente e con la schiena nuda, ricoperta solo da sottili strisce, scarpe col tacco e una giacca che ora porta sul braccio.
ODDIO!! E’ veramente una bomba stasera! Se non fosse che,( dicono ma non ci credo del tutto) è lesbica, l’avrei corteggiata  dalla prima volta che l’ho vista.
Riprendo il controllo dei miei pensieri e mi avvicino per salutarla. Dopo di ché, siamo tutti pronti per andare.
In disco c’è un sacco di gente. Ci dirigiamo verso il nostro privèè, posiamo le nostre cose e iniziamo a buttarci nella mischia. Dopo quasi un due ore di ballo senza sosta, io ed Alex ci sediamo sul divanetto per riprendere fiato e bere i nostri cocktail.
“E’ davvero una bella serata. Ti stai divertendo Chris?”
“Si. E vedo che si stanno divertendo molto anche le ragazze.”
“Ahahha…si. E ho anche notato che ti stai mangiando con gli occhi Rose da quando stasera l’hai vista.” Gli sorrido, guardo ancora verso le ragazze e vedo Marika venire verso di noi senza la sua amica. La cerco con lo sguardo e la vedo farsi largo fra la gente, dirigendosi verso la toillette.
Poi di colpo si blocca. O meglio viene fermata per braccio da un ragazzo, lei si volta verso di lui e la vedo cercare di liberarsi dalla presa, mentre lui le si avvicina e inizia a parlarci.
Sembrano conoscersi, ma lei sembra non volerlo stare ad ascoltare. Mh!
“Ragazzi ma per caso sapete chi è quel ragazzo che sta parlando con Rose?”
Marika si gira nella direzione che le sto indicando e di colpo la vedo irrigidirsi.
“Cazzo! E quello che ci fa qui? Dobbiamo andare da Rose!”
E mentre lei ed Alex si alzano per raggiungerla, io sono già partito verso di loro perché ho visto Rose che cercava di allontanare quel ragazzo da lei, ma senza riuscirci.
Mentre mi avvicino sento Rose dire a quel ragazzo di lasciarle il polso perché le stava facendo male. Allora allungo il passo e con due falcate li raggiungo.
“Ehi! Hai sentito la ragazza?! Lasciala andare, le stai facendo male.”
“E tu chi cazzo sei! Fatti i fatti tuoi, io sono il suo ragazzo!”
Rose si gira verso e di me con un’espressione quasi colpevole mi dice di non preoccuparmi poichè lo conosce. Nel frattempo, arrivano anche Alex e Marika.
“Mark, lascia stare la nostra amica. Lasciala!”
“Oh?! Ci sono anche i tuoi salvatori. Ma bene! Ok, la lascio, ma sono sicuro che ci rivedremo presto. Ciao, piccola.” Mark, fa per baciarla sulla guancia ma Rose si sposta. Lui sorride in modo arrogante e se ne va.
“Sta tranquilla tesoro, non lasceremo che ti si avvicini ancora.”
Sono confuso….ma cosa significa tutto ciò. Mi devono delle spiegazioni!!!
Faccio per dire qualcosa, ma non ci riesco perché vedo Rose piangere e Alex e Marika abbracciarla per tranquillizzarla.
Decidiamo di ritornare a casa. Quando siamo sotto casa di Rose, scende dall’auto (sta ancora piangendo) e prima che faccia un altro passo mi guarda e mi dice “Mi dispiace, scusami.” E corre via. Faccio per scendere dall’auto per raggiungerla, ma Alex mi blocca.
“Chirs, non preoccuparti, ha bisogno di stare sola.” Mi giro verso di lui e lo fulmino con lo sguardo.
“LASCIARLA SOLA!? Ma hai visto come sta? Non so cosa mi state nascondendo, perché è ovvio che è così e mi dovete spiegare tutto, ma non possiamo lasciarla da sola.”
“Christian……ora ha bisogno di calmarsi. Domani mattina la chiamiamo o veniamo a trovarla, ma ora non ci darebbe la possibilità di avvicinarla. E si. Ti dobbiamo spiegare tutto.”
Sbuffo e annuisco.
Quando siamo a casa chiedo ai miei amici di spiegarmi tutto e Marika annuisce.
“Mm…..da cosa vuoi che inizi?”
“Quel ragazzo…….Mark, è veramente il ragazzo di Rose?”
“Non proprio, è il suo ex. Si sono lasciati un anno fa…..” Non le do modo di continuare che la interrompo.
“Aspetta! Quindi, fatemi capire….. si è lasciata con quel ragazzo perché si è accorta che non le piacciono gli uomini o cosa?”
“Ehm…. no non si sono lasciati per quello. Lei non è lesbica. Ma il perché non stia più insieme a Mark, credo sia più giusto che te lo dicesse lei, perché è troppo personale.”
Guardo i miei amici con un misto di rabbia, perché mi hanno mentito, e di sollievo, perché in fondo non ho mai creduto a quello che mi avevano detto.
“Ok. Allora perché diavolo mi avete detto che a lei non piacciono gli uomini? E perché anche lei me l’ha lasciato credere non dicendo il contrario? Spiegatemelo!”
I miei amici si siedono sul divano e io faccio lo stesso.
“Christian, non prendertela con lei, perché non sapeva niente, finché non glielo hai detto tu l’altra sera.”
“COSA?! E come avete potuto decidere una cosa così senza interpellarla!? E poi perché inventare questa bugia?”
“Io e Alex abbiamo pensato che per te sarebbe stato più facile conoscere Rose senza farti troppi problemi…… Cioè, sappiamo benissimo che stai ancora male perché quasi 5 mesi fa hai rotto con Giulia e…..” abbasso lo sguardo e lei si ferma. Alex continua per lei.
“Chris, noi volevamo fartela conoscere perché pensiamo che voi due siate fatti l’una per l’altro. Ma non volevamo forzarti a fare qualcosa che non eri ancora pronto a fare e, lo so siamo dei pazzi come dice sempre Rose, ma abbiamo pensato che dicendoti questa piccola bugia, ti saresti lasciato andare e farti conoscere da lei. Come di fatti hai fatto.”
“Ok, posso anche capire il vostro punto di vista, ma vi siete mai chiesti se a lei andasse bene o se io le piaccio almeno un po’?”
Marika si avvicina e mi prende la mano.
“E secondo te perché avremmo rischiato l’amicizia con voi? Perché so che a lei piaci tanto. Lo abbiamo fatto anche per lei. Si merita un ragazzo come te, che non la faccia soffrire, che sia gentile e che si prenda cura di lei, perché ha già sofferto abbastanza.”
“Io….io mi sento confuso. Non so cosa fare…”
“Ora niente. Magari dormici sopra e domani, a mente fresca ti sembrerà tutto più chiaro.”
Annuisco, mi alzo e mi dirigo in camera mia. E lo stesso fanno loro.
Mi butto sul letto e cerco di pensare a quello che i miei amici mi hanno rivelato e a come si possa sentire Rose, e vorrei tanto sapere cosa è successo tra lei e quel Mark. Ed ho il presentimento che non sia niente di buono. Chiudo gli occhi e cerco di addormentarmi.
 
 
 
Pov’s Rose
 
 
Sono stesa sul mio letto e non riesco a smettere di piangere.
Piango perché mi sento in colpa per aver mentito a Christian.
Piango perché rivedendo Mark, mi ritorna in mente la sera in cui ha cercato di farmi del male.
Piango perché in questo momento mi sento tremendamente sola, anche se ho degli amici che sarebbero pronti a fare qualsiasi cosa per me consolandomi.
Ma…non ci riesco. In questi momenti voglio solo stare sola a farmi male, a ricordare quella sera, a ricordare la sua mano che mi colpiva in pieno volto facendomi perdere l’equilibrio e sbattere la testa contro il muro….
E piango più forte e mi rannicchio sotto le coperte. E so già che non chiuderò occhio.
 
Apro gli occhi che da poco ho chiuso per poter riposare almeno per un po’, quando sento il mio cellulare suonare. Lo afferro dal comodino e guardo sul display…..
Marika….. Ti prego, non ho voglia di parlare, non oggi.
Interrompo la chiamata e spengo il cellulare.
Mi rimetto rannicchiata e chiudo gli occhi.
Mi sveglio, dopo esser riuscita a riposare, mi giro verso la sveglia e vedo che sono già le 14:30. Riaccendo il cellulare e non appena si riavvia, un segnale sonoro mi avvisa che ci sono chiamate perse e messaggi da leggere. Sono tutti di Alex e Marika.
Mi alzo e vado in cucina per bere un po’ d’acqua.
Ad un tratto suona il citofono con insistenza e vado a rispondere.
“Chi è?”
“Rose! Ti stavamo chiamando ma avevi il telefono staccato, stai bene?”
“Si Marika, sto bene. Ma non ho voglia di parlare e di vedere nessuno, scusami.”
“Rose ti prego apri, vogliamo solo assicurarci che tu stia bene. Siamo in pensiero. TUTTI.”
“Alex, vi prego lasciatemi sola. Non farò niente di stupido se è questo che vi preoccupa. Vi chiamerò quando vorrò parlarne.”
“Ok, va bene. Ma non farci preoccupare.”
Se ne vanno e io mi getto sul divano con i pensieri che mi frullano per la testa e mi ri-addormento.
 
Apro gli occhi che è già sera e sento qualcuno bussare alla porta.
Ma perché almeno per oggi non mi voglio lasciare sola?! Li avevo detto che mi sarei fatta viva io.
Mi alzo dal divano e mi avvicino alla porta.
“Alex, Marika, vi prego….. vi avevo detto che vi avrei chiamati io quando ne avevo voglia….”
“Rose, sono Christian. Mi apri?”
“Christian?” Resto per un attimo sorpresa, poi prima di aprire la porta mi osservo velocemente  allo specchio. Cavolo! Che è venuto a fare….. Sono in pessime condizioni:ho gli occhi gonfi per il pianto, i capelli arruffati e non sono neanche vestita. Cioè…indosso un pantaloncino cortissimo rosa e una t-shirt bianca. Uff….
Mi sistemo alla bel e meglio e apro la porta.
“Ciao. Posso entrare?” Mamma, quanto è bello! E io sembro uno zombie ora.
“Si….scusami per….ehm…per come sono in questo momento.” Mi fa mezzo sorriso ed entra.
Andiamo nel salone e mi siedo sul mio puff. E lui fa altrettanto avvicinandosi un po’.
“Ti hanno mandato Alex e Marika per controllare che sia ancora viva?”
“No. Loro veramente non sanno che sono venuto da te. Ero preoccupato anche io, veramente.”
“Oh.” Questa non me l’aspettavo.
“Già…. Io volevo parlarti….. Volevo dirti che non sono arrabbiato o altro con te. E forse non lo sono neanche con quei due pazzi di amici che ci ritroviamo.”
“Io però mi sento comunque in colpa, per non avertelo detto e…. mi dispiace che hai dovuto scoprirlo in quel modo…Io avevo detto a Marika che dovevamo dirtelo e….”
Si avvicina di più mettendosi di fronte e mi afferra entrambe le mani nelle sue.
“Rose, tu non devi scusarti di niente, loro mi hanno spiegato perché hanno agito in quel modo, e anche se penso che non sia stato il modo migliore, un po’ li capisco…. Volevano solo aiutarmi. E volevano aiutare te ad essere felice… “ Annuisco e abbasso il capo.
“Ti hanno parlato anche di……di Mark?” Mi lascia una mano e mi solleva dolcemente la testa in modo da poterlo guardare negli occhi.
Mi sento andare a fuoco quando mi guarda così Mi sa che ho preso una cotta enorme per lui, capperi!!
“No. Mi hanno solo detto che è stato il tuo ragazzo fino a un anno fa e che ti ha fatto soffrire… Nient’altro. Loro hanno detto che è una cosa troppo personale da raccontare  e sono d’accordo con loro. Ma non devi dirmelo se non vuoi, Ok?” Annuisco e non so perché, sento di volerlo dire e i miei occhi iniziano a pizzicarmi per le lacrime che di lì a poco, sarebbero scese.
“Io…Voglio parlartene, non lo so perché, ma voglio….” Annuisce e prende ad carezzarmi le mani.
“Mark….Lui all’inizio del nostro rapporto era meraviglioso. Ma col passare del tempo le cose hanno iniziato a cambiare, stava diventando freddo e scontroso… Gli amici che aveva lo stavano portando su una cattiva strada….. A volte, la sera rientrava completamente ubriaco. Io gli dicevo che quei fannulloni dei suoi amici lo stavano cambiando, che doveva smettere di bere…… Io soffrivo, piangevo, perché non era più il ragazzo di cui mi ero innamorata. Quando vedeva quanto ci soffrivo, mi prometteva che avrebbe smesso, che lo avrebbe fatto perché anche lui mi amava come io amavo lui, ma…..” Mi fermo per riprendere fiato. Le lacrime scorrono come un fiume in piena. Chris mi asciuga le lacrime e mi accarezza il viso, mi dice di fermarmi, di non continuare, ma io scuoto la testa e continuo.
“Una sera, dopo aver litigato per l’ennesima volta, ritorna a casa più ubriaco del solito. Mi si avvicina, mi afferra con forza e inizia a baciarmi. Io cerco di libarmi dalla sua presa, gli intimo di smettere, gli dico che mi sta facendo male e che non avevo voglia di fare l’amore con lui in quelle condizioni. E mentre penso di averlo convinto, di avergli fatto tornare un pizzico di ragione, molla la presa e mi da una sberla, così forte da farmi perdere l’equilibrio e andare a colpire con la testa il muro dietro le mie spalle. Quando si accorge di quello che ha fatto, si allontana da me di un paio di passi, io mi rialzo e inizio a correre fuori dall’appartamento. Mark riprende il controllo e inizia a seguirmi per le scale e mi dice di fermarmi, ma io corro, corro più veloce che posso….. Arrivo al portone, lo apro e proprio in quel momento mi riafferra lanciandosi praticamente addosso e cadiamo per terra sul marciapiede. Fuori piove e tuona….giro la testa vero il lato opposto e vedo due ragazzi camminare a passo svelto sotto la pioggia. Inizio a gridare, a chiedere aiuto a quei ragazzi, prima che Mark mi tappi la bocca, ma loro mi hanno già sentita e corrono verso di noi….. E’ così che ho conosciuto quei due pazzi di Alex e Marika.” Sorrido amaramente. Poi Christian all’improvviso, mi afferra per i fianchi, mi fa cadere in ginocchio tra le sue gambe e mi abbraccia, mi bacia la testa….e io non posso far altro che ricambiare il suo abbraccio.
“Rose. Non permetterò che nessun altro ti faccia del male. Nessuno, ok?”
Mi stacco di poco da lui per poterlo guardare. Ha gli occhi lucidi. Gli accarezzo la guancia.
“Io….io credo di essermi innamorato di te, Rose. Forse i nostri amici sono un tantino fuori di testa, ma…..sono riusciti a farmi stare meglio facendomi conoscere te. Sei una ragazza meravigliosa e bellissima. Non ho mai creduto alla bufala che mi hanno detto sin da quando ti ho conosciuta…. Non mi sembrava possibile e tu me ne davi atto. Vedevo come ti imbarazzavi e arrossivi quando mi sorprendevi a fissarti. Forse è per questo che li ho subito perdonati, perché avevano ragione.”
Mi avvicino di più a lui, afferro il suo volto con entrambe le mani e avvicino il mio viso al suo….
“Anche io credo di essermi innamorata di te e non voglio lasciarti andare.”
E lo bacio.
Lo bacio teneramente.
Lo bacio con amore.
E lui ricambia. Le nostre lingue si scontrano e danzano insieme. Chris mi tiene stretta a se e mi accarezza dolcemente la schiena, mentre io infilo le mie mani tra i suoi capelli.
Ci stacchiamo dopo un tempo che sembra infinito,  ancora ansimando per riprendere il respiro.
Ci guardiamo come non abbiamo mai fatto, sorridiamo… E nei suoi occhi non vedo altro che Amore, lo stesso amore che sto provando io per lui.
“Mi sono sbagliato. Io non credo di essermi innamorato. Io SONO innamorato di te. Ti Amo Rose.”
“Anche io Ti Amo Christian.”
E dopo esserci confessati il nostro amore, riprendiamo a baciarci intensamente.
 
 
 
 
FINE
   
 
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