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Autore: Sebastiano Theus    29/10/2012    3 recensioni
Le mitiche origini di quella pratica ove è d'uso tenere una persona al guinzaglio e prenderla a frustate
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Forza, avvicinatevi tutti!
Prestatemi ascolto, non ve ne pentirete: sono, infatti, l’unico a conoscere la vera storia d’origine del sadomaso. Non fate quelle facce, non vorrete darmi a intendere che avete orecchie troppo delicate per questa storia, vero? Vi prometto che non troverete volgarità nel mio racconto, ma lasciatemi incominciare.
Tanto tempo fa, in una città molto lontana, viveva una donna stupenda: bella, intelligente, simpatica e perfino ricca. La sua villa era invasa ogni giorno da una folla di pretendenti che passavano le ore a sfidarsi l’un l’altro in prove di forza e intelligenza nel tentativo di impressionarla.
Ma ogni sera tornavano tristemente a casa loro, delusi, perché questa donna così perfetta aveva un solo, tremendo difetto: una smodata passione per il proprio asino.
Infatti, ogni mattina, alla prima occasione lei fuggiva dalla propria villa in groppa al suo asinello, passando il resto della giornata a passeggiare accanto a lui per i campi. Con lui giocava a nascondino, lo rincorreva sull’erba, con lui guardava la luna e le stelle e forse faceva anche altro, era anche lei pur sempre un essere umano.
Ma un giorno, un pretendente più sveglio degli altri decise che così non si poteva andare avanti: penetrò nottetempo nella stalla e con un sol colpo di spada tagliò la testa all’asino. Nascose il corpo in una buca e prese il suo posto indossando un travestimento da asino che lui stesso aveva preparato, con tanto di corde da tirare con i denti e i piedi per muovere le orecchie e la coda.
Forse la donna aveva problemi di vista, oppure il travestimento era davvero perfetto, fatto sta che non si accorse di nulla. E ogni mattina lui usciva dalla stalla portandola sulla groppa, con lei giocava a nascondino, la rincorreva sull’erba, la seguiva portato al guinzaglio e spronato col frustino; con lei guardava la luna e le stelle e forse faceva anche altro, in fondo era anche lui un essere umano, ma senza mai togliersi il costume: troppa era la paura di essere scoperto e allontanato.
Passarono gli anni e la bellezza di lei appassì, così come le forze di lui, che nel frattempo si era guadagnato tra gli studiosi la fama dell’asino più longevo che fosse mai esistito. Ormai vecchio, lui raccolse tutto il suo coraggio e le si rivelò: si tolse il costume e lo gettò, tremante, ai piedi della donna. Lei ascoltò le suppliche dell’uomo, lo guardò, poi guardò la pelle d’asino, e poi ancora lui. Alla fine stabilì che tra l’asino e l’uomo non c’era poi molta differenza, e continuò a tenerlo al guinzaglio e a prenderlo a frustate.
Ed è da questo fatto che, per successivi accidenti storici, nacque il sadomaso.
  
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