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Autore: Barbycam    15/05/2007    7 recensioni
Un ragazzo che sembra essere indifferente alle attenzioni della sua ragazza. Le amiche di lei, la consolano. Ma qualcosa non è come sembra.
Genere: Generale, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chad Danforth, Gabriella Montez, Sharpay Evans, Taylor McKessie, Troy Bolton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Prendi un minuto di pausa, ragazza

“Prendi un minuto di pausa, ragazza

vieni, siediti e dicci cos’è successo.

Nel tuo viso c’è dolore

Non cercare di convincerci che sei felice. Sì…”

 

- Ciao! – Taylor entra nel bar, sorridendo, ma Gabriella la conosce fin troppo bene per cadere nel suo tranello. Taylor lo sa bene, ma questa volta spera di non dover parlare di sé, come sempre.

- Ciao! – Saluta anche Sharpay la sua coinquilina. In un momento libero, avevano deciso di trovarsi al bar sotto casa loro, tutte e 3 insieme, e da sole, senza fidanzati.

- Finalmente ce l’ hai fatta a venire! Ci stavamo preoccupando! – Esclama Gabriella, abbracciando l’amica. Nulla era cambiato da quando avevano 16 anni. Se non il fatto che erano andate a convivere in una lussuosa villetta nella periferia di New York, con alcuni dei vecchi compagni. Nel locale regnava un dolce bisbiglio, interrotto quando Gabriella e Sharpay erano entrate insieme a braccetto.

Per far capire meglio la situazione, Sharpay è diventata una delle attrici più amate e più talentuose della città; Gabriella una cantante famosissima conosciuta soprattutto in Spagna, la sua nazione d’origine; mentre Taylor è una modella soprattutto per Armani e Dolce&Gabbana, stilisti italiani amati e lodati in tutto il mondo. Il tutto per far capire la notorietà e la popolarità che regna sulle 3 ragazze.

- Kessie, tutto bene? – Chiede Gabriella, appena ricomincia il sottofondo di voci nel bar.

- Sì, Tez, quante volte te lo devo dire? – Risponde sorridendo Taylor, sapendo bene di non riuscire ad ingannare la sua migliore amica. Si conoscono troppo bene per cadere l’una nel tranello dell’altra.

 

“Abbiamo visto tutto questo prima, ma

questo è approfittarsi della passione

perché noi siamo venute da lontano per non farti sentire sola

tu dovresti… vincere facilmente col cuore, te lo dico…”

 

- Senti, Kessie, ti conosciamo da sempre, e sappiamo cosa ti passa per la testa. Non puoi fare l’attrice con una come me, del mio calibro! – Dice dolcemente Sharpay, ovviamente senza perdere il suo vizio di essere estremamente modesta. Le prende la mano e gliela accarezza, comprensiva.

- Come se potessimo dimenticarcelo, Eve… ce lo ripeti sempre. – Risponde sogghignando Gabriella, alzando gli occhi al cielo.

- Veramente, sto benissimo ragazze. – Taylor cerca di convincerle. Signorina McKessie, lei sta cercando di convincere se stessa, più che le sue amiche. Una voce, una maledettissima voce, le rimbomba nella testa. Sì, lo so. Si risponde, sconsolata. Quello sguardo malinconico, non sfugge alla preparata Gabriella, che le afferra l’altra mano, come per infonderle coraggio.

- Tesoro, lo sappiamo che non ce la fai più a parlare di te e che con quello hai dei problemi, ma siamo le tue migliori amiche e possiamo capirti, più di qualunque altra persona al mondo. – Riprende imperterrita e decisa, la bionda. Lo so ragazze, ma…

- Sì… ma io non ho problemi con lui… - Cerca di evitare l’argomento, perché le fa male il cuore al solo pensiero di quello che avrebbero potuto dire su di lei.

- Mh… come te lo dobbiamo dire che ti conosciamo?? – Gabriella le sorride dolcemente, stringendo sempre di più la sua mano.

 

“Ragazza, posso dirti che hai pianto e che

hai avuto bisogno di qualcuno con cui parlare”

 

- Forse… forse avete ragione. – Ammette sottovoce la castana, sorridendo imbarazzata a quella confessione. Non avrebbe mai voluto che si sapesse in giro quello sta per rivelare. Ma, si sa, che le amiche, prima o poi ci arrivano alla soluzione giusta.

- Perfetto… ora parlane con noi, tesoro… lo sai che ti puoi fidare…

- Va bene… ecco… - Comincia indecisa. Tutta la verità? Non è un po’ troppo?

- Sì?

- Ecco… credo che abbia un’altra. – Snocciola la castana, avvampando spaventosamente.

- Come?? – Gabriella è scandalizzata. Come può lui, trattarla così?? Lei, la sua migliore amica??? Oh, ma l’avrebbe pagata cara… questo è poco ma sicuro… carissima.

 

“Ragazza, posso dirti che lui se n’è stato tutto questo tempo

a dirti bugie facendo finta di essere fedele e di amarti”

 

- L’altro giorno, l’avevo visto che girava con una ragazza… - Dice Sharpay, osservando gli occhi nocciola di Taylor.

- Ecco… a parte questo… in questi giorni torna tardi la sera… mi spaventa a volte, perché è in tremendo ritardo… - Comincia a raccontare la castana titubante.

- Eh no. Questa quel pasticcione me la paga. – Urla Gabriella, livida di rabbia.

- Shhhhh!!!! – La zittiscono le altre due in coro. Nessuna di loro avrebbe mai dato altro materiale per i giornali di gossip, che già ci erano rimasti malissimo nello scoprire che loro tre abitassero nello stesso luogo, ancora non avrebbero dato ai giornali.

- Scusate. Ma io quello appena posso lo uccido. Non ti può trattare così, Kessie! – Se possibile, il sussurro sembra un urlo.

- Tez, tranquilla… non importa, prima cerco di capire realmente che succede… poi vedrò che fare… - La calma Taylor, con scarsi, meglio dire inesistenti, risultati, dato che Gabriella con quella affermazione, si era colorata ancora di più di un rosso scarlatto.

- Tranquilla??? TRANQUILLA???? Dovresti essere più arrabbiata di me!!!

- Ho detto che farò qualcosa, tu stai calma. E se veramente mi vuoi bene, cerca di starne fuori.

- Ma…

- Tez, hai sentito? Vuole farcela da sola. – Sharpay prende per il braccio la cantante, tirandola fortemente giù.

 

“Ragazza, non devi nasconderti

non vergognarti di dire che ti ha ferita

tu sei mia amica, io sono tua amica, noi siamo tue amiche

non lo sai che ti vogliamo bene?”

 

- Scusami Kessie, non volevo… - Si affretta a scusarsi Gabriella, riafferrandole la mano delicatamente, e guardandola con occhi pieni di pentimento.

- Tranquilla, tutto bene. – Taylor a malapena riesce ad abbozzare un sorriso, che scoppia in un pianto silenzioso.

- No, amore, no… non piangere, ci siamo noi… - Sharpay si alza decisa e la va ad abbracciare forte. Non avrebbero permesso che lui la trattasse male. Non ne ha il diritto.

 

“Vedete, quello che tutte voi non sapete di lui

è che non riesco a lasciarlo andare perché ha bisogno di me

e lui si sta davvero stressando per questo lavoro

e non riesco a risolvere le cose.”

 

- Io… non posso lasciarlo… ha bisogno di me… non capite com’è… tanto tempo in ufficio… torna stanco… a volte lo trovo addormentato in macchina. Non ce la fa più, io gli faccio cambiare lavoro… uno che non lo stressi più… è solo… è talmente solo, che non posso lasciarlo andare via. Ha bisogno di me, più di quanto io abbia bisogno di lui. Lo amo… - Farfuglia nelle lacrime, cercando ad ogni respiro di calmarsi, senza evidenti risultati.

- Lo sappiamo Kessie, lo sappiamo bene. – Sharpay è la migliore per consolare. Ti avvolge nel suo caldo abbraccio, massaggiandoti la testa con fare esperto… con una sola carezza, riesce a rassicurarti, a volte senza una sillaba, riesce a rimetterti di buon umore.

 

“Lo so che lo vedete… la maggior parte del tempo

ma io so che lui… non intende davvero quel che fa

a volte è difficile, ma ho bisogno del mio uomo

non penso che voi tutte capirete, ve lo dico…”

 

- Lui è stressato… io… io lo capisco… non è colpa sua… posso capirlo… - Farfuglia di nuovo, soffocando le parole nelle candide braccia della bionda.

- Shhhh shhhh tesoro, tranquilla. Ci siamo noi, con te adesso… - Sussurra la bionda, cercando di calmarla. La stringe più forte. Lui la passerà cara. Appena lo vedrà, gli farà passare le pene dell’inferno, come le sta facendo passare a Taylor. È una promessa. Una promessa di Sharpay Evans.

Nessuno si è accorto della modella che piange tra le braccia dell’attrice. Nulla cambia per un bel pezzo, con il silenzio rotto solo dalle lacrime silenziose della castana.

Quel balordo me la pagherà cara. Questo è poco ma sicuro. Con nel viso una smorfia di vendetta, la cantante esce a grandi passi dal bar. Sbatte la porta e comincia a vagare per New York, noncurante della gente che la fissa sbalordita. Arrivata ad un imponente edificio bianco latte, entra spalancando le porte.

- TU!!! – Ringhia, appena sale il primo scalino. – Tu, essere viscido e putrido, tu me la pagherai!!! – Bisbiglia arrabbiata. Non c’è tempo per giocare. Non c’è mai stato. Arriva ad una porticina marrone che sicuramente da sul suo ufficio. Come per le altre povere porte che ha incontrato nel suo passaggio, Gabriella la sbatte aprendola.

- Ti avevo detto di chiamarmi prima di entrare, Geri… oh, sei tu Gabriella. – Si volta dalla sua postazione di dirigente, dietro ad una poltrona scarlatta.

- TU!!!!! – Urla Gabriella, avvicinandosi spaventosamente al viso del ragazzo.

- Sì? – Sostiene lo sguardo. Dopotutto che si aspettava Gabriella? Lui non abbassa mai lo sguardo. Lo sostiene fino allo sfinimento, ma non lo abbassa mai.

- Tu. Come ti sei permesso di trattare così Taylor?? Non puoi permetterti. – Sibila, sembrando un serpente. È sempre stato così. Quando si arrabbia, Gabriella non riesce a contenersi come la sua amica Sharpay e va sempre dal diretto interessato o dalla diretta interessata. Sibila come un serpente a sonagli. Non c’è niente da fare, anche se lui non abbassa lo sguardo, si sente comunque intimorito da quella voce. Bassa, struggente, cattiva. Non la solita voce dolce, vellutata. No. È sempre stato così e sempre sarà così.

 

 

  Ragazza, posso dirti che hai pianto e che

hai avuto bisogno di qualcuno con cui parlare

Ragazza, posso dirti che lui se n’è stato tutto questo tempo

a dirti bugie facendo finta di essere fedele e di amarti

Ragazza, non devi nasconderti

non vergognarti di dire che ti ha ferita

tu sei mia amica, io sono tua amica, noi siamo tue amiche

non lo sai che ti vogliamo bene?”

 

- Come l’avrei trattata, scusa?

- Male! L’ hai tradita, verme!

- COSA?? Io non ho mai tradito nessuno in vita mia!! Perché dovrei farlo con lei, se la amo???

- Tu, provati a farla stare male, e sei morto. – Riduce gli occhi a fessure nere. Nessuno ha mai avuto il privilegio di vedere la dolce e solare Gabriella Montez in quelle condizioni. Che onore. Pensa il ragazzo, mentre si alza dalla poltrona per andare a mettersi davanti a lei. Sono amici, e conviventi, ma…

XXX

Nel locale, tutto tranquillo. Taylor in bagno che si asciuga dalle lacrime e Sharpay che la aspetta seduta al tavolo, in pensiero per Gabriella. Miseria… impulsiva come sempre quella ragazza. Pensa, rivolta alla sua migliore amica mora.

- Eccoti, meglio? – Esclama la bionda, appena vede uscire l’amica dal bagno.

- Sì… sì, grazie Eve, ti voglio bene. – Si china su di lei, e le bacia la guancia, con un leggero schiocco.

- Anche io Kessie. – Sharpay l’abbraccia un’ultima volta.

 

“Ragazza, riguardati un po’

ti sta facendo passare le pene dell’inferno

non ti abbiamo mai vista così

non così…”

 

- Forza e coraggio dice sempre Tez, giusto? – Inspira profondamente per calmarsi, ma si lascia cadere debolmente sulla sedia accanto al finestrino.

- Già…

- Ma a chi voglio darla a bere? Sono uno straccio. – Si affloscia ancora di più nella sedia, lanciando occhiate fuori dalla finestra.

- Dai, che si risolve tutto. Lo sai com’è Tez, salverebbe il mondo se gli impegni glielo concedessero. – Sorride ormai rassegnata alla testardaggine e alla bontà innaturale della cantante.

Taylor sorride. In quegli ultimi tempi, non le era capitato spesso di sorridere spontaneamente. Alle sfilate di quei giorni, non aveva mai sorriso, se non per far piacere agli stilisti importanti. Le erano mancate moltissimo le sue migliori amiche, le sue coinquiline. Gabriella e Sharpay, le migliori amiche che si possano mai desiderare.

 

“Cosa intendi quando dici che non hai bisogno

che noi ti aiutiamo? Noi ci conosciamo troppo bene.”

 

- Aspetta prima di accusarmi, Gabriella. Da dove ti è uscita che avrei tradito Taylor? – Inarca un sopracciglio aspettando una risposta dalla mora, che non tarda ad arrivare.

- Lei ti ha visto con un’altra. – Risponde in un sussurro tagliente come le lame.

Il ragazzo scoppia in una sonora risata, divertito al massimo.

- Ah!!! Ora si spiega tutto. Sai chi era quella ragazza… la mia amante, come credete voi? – Chiede ridendo.

Gabriella, confusa e rabbuiata, scuote la testa negando.

- No? È mia cugina di secondo grado, che mi ha aiutato.

- A fare che?

- Lei, signorina Montez, vuole sapere troppe cose ora. Vai da Taylor e tranquillizzala. Non potrei mai tradirla, io la amo più di qualunque cos’altra al mondo. Vai… - Apre la porta sorridendo dolcemente alla mora. Gabriella, prima di andarsene, lo abbraccia ringraziandolo di cuore per non aver fatto niente all’amica.

In pochi minuti, torna al bar, con un sorriso che va da una parte all’altra del viso.

- Tutto ok, Tez? – Chiede preoccupata Sharpay. Era uscita con una faccia da funerale e torna con un sorriso largo mezzo metro? Ok, è successo qualcosa.

- Sì! Non potrebbe andare meglio, amiche mie! – Squittisce gioiosa sorridendo a Taylor.

- Perché? – Chiede quest’ultima, altrettanto preoccupata.

- Sono andata da lui… e mi ha detto che non era con un’amante. Ma con la cugina di secondo grado ad aiutarlo. – Risponde, prendendo la mano della modella senza tanti complimenti.

- Cosa? – Boccheggia, con il cuore a mille. Allora, è stato tutto un sogno… tutto un brutto sogno, un incubo. Lui non mi ha tradita, mi ama veramente! Scende una lacrima solitaria, di felicità questa volta.

 

Ragazza, posso dirti che hai pianto e che

hai avuto bisogno di qualcuno con cui parlare

Ragazza, posso dirti che lui se n’è stato tutto questo tempo

a dirti bugie facendo finta di essere fedele e di amarti

Ragazza, non devi nasconderti

non vergognarti di dire che ti ha ferita

tu sei mia amica, io sono tua amica, noi siamo tue amiche

non lo sai che ti vogliamo bene?”

 

- Ehm… Tez, arriva Chad. – La bionda ammicca all’amica che risponde con un sorriso imbarazzato. Il ragazzo entra nel bar e quando vede le ragazze sedute al tavolo prestabilito, le raggiunge.

- Tesoro!! – Urla, quando si trova davanti Gabriella, con le braccia aperte che lo aspetta. Lui le prende da sotto le spalle e la tira su abbracciandola forte. Lei ride, felice. È da circa un mese che non vede Chad, per lavoro, impegni vari. Non ne può più. Vuole una vita come le altre persone, come gli altri ragazzi. Gli stringe forte le braccia al collo. Lo ama, non ha mai amato nessuno come ama lui. Niente è cambiato da quando aveva 16 anni. Solo, l’amore per la persona più complicata del mondo. Chad, la riappoggia a terra e le cinge la vita con le braccia color cioccolato. La trascina a sé e la bacia con la delicata passione che solo gli innamorati possono usare. In un secondo momento si accorge anche delle altre e le saluta, sedendosi e appoggiandosi la sua ragazza sulle gambe.

- Ciao Chad, com’è andata la finale? – Chiede Taylor, non realmente interessata.

Chad sta per aprire bocca, ma si ferma appena riceve un’occhiataccia da Gabriella, che ricambia con un sorrisone.

- Bene, abbiamo vinto. – Si limita a rispondere, accontentando la donna sulle sue gambe.

- Troy? – Chiede speranzosa l’attrice.

Il castano accenna alla porta e in quel momento entra un ragazzo moro, con jeans al ginocchio e canottiera. Va dalla bionda e le stampa un bacio sulla guancia, per poi prendersela sulle gambe come Chad. Taylor li osserva tutti, felice per loro e triste per sé. Lei non ha il ragazzo da baciare, da abbracciare, da coccolare come i suoi amici. Lei è sola. Una seconda lacrima solitaria le scende sulla guancia, ma nessuno se ne accorge. Si sente uno scalpitio di zoccoli e in pochi secondi, Taylor vede apparire nella visuale una carrozza, trainata da 3 cavalli marroni e 3 cavalli bianchi, incrociati. Spalanca la bocca, come del resto tutto l’isolato, compresi i suoi amici.

- Ma… che… - La porta sbatte ed entra una ragazza bionda dagli occhi luminescenti, con un vestito bianco e tacchetti bassi.

- Taylor McKessie immagino. – Dice squadrando sorridente Taylor, che annuisce. La bionda le porge la mano e la alza con delicatezza dalla sedia. Lei è il cocchiere della carrozza. La fa sedere su un cuscino scarlatto e fa ripartire i cavalli. In pochi secondi, non si vede più il bar, ne si vedono i 4 ragazzi scioccati all’interno. Certo, loro sono scioccati, ma Taylor non la batte nessuno. Arrivano ad un giardino in fiore, uno dei pochi rimasti a New York. Con l’aria primaverile che le sferza dolcemente la faccia, Taylor scende dalla scaletta dorata e si avvia per il vialetto indicatole dalla ragazza bionda, sorridendole sempre.

Una voce comincia a cantare.

 

So lately, been wondering

Who will be there to take my place

When I'm gone you'll need love to light the shadows on your face

If a great wave shall fall and fall upon us all

Then between the sand and stone, could you make it on your own

 

If I could, then I would,

I'll go wherever you will go

Way up high or down low,

I'll go wherever you will go

 

And maybe, I'll find out

A way to make it back someday

To watch you, to guide you, through the darkest of your days

If a great wave shall fall and fall upon us all

Then I hope there's someone out there

Who can bring me back to you

 

If I could, then I would,

I'll go wherever you will go

Way up high or down low,

I'll go wherever you will go

 

Run away with my heart

Run away with my hope

Run away with my love

 

I know now, just quite how,

My life and love may still go on

In your heart, in your mind,

I'll stay with you for all of time

 

If I could, then I would,

I'll go wherever you will go

Way up high or down low,

I'll go wherever you will go

 

Taylor, ad occhi aperti e orecchie drizzate, si volta verso la voce che pian piano si era avvicinata con l’avanzamento della canzone.

- Cosa…? – Farfuglia osservando gli occhi azzurri del suo amato ragazzo. Lui le mette l’indice sulla bocca e la fa star zitta. Poi, con delicatezza, toglie il dito e continua ad osservarle gli occhi. La bacia. Con passione, con amore, con delicatezza, con… con tutte le sensazioni migliori al mondo. Perché nessuno e dico nessuno, si ama come quei due ragazzi. Una modella ed un dirigente di una delle aziende più grandi al mondo. È una storia come le altre, la loro. Alle superiori si odiavano, come tutti del resto. Ma si odiavano veramente tanto. Non si potevano sopportare. Lui, attore. Lei, presidentessa del club di chimica. Strano come si capovolge il mondo, non trovate? Si inizia dal niente e si finisce al tutto, come quei due ragazzi innamorati, abbracciati in quel parco, l’unico rimasto ancora intatto a New York. A corto di fiato, si staccano e lui si inginocchia.

- Taylor McKessie, vuole lei prendere me, come marito? – Chiede con fare teatrale. Dopotutto, non ha rinnegato il suo passato.

- Ryan Evans, io desidero, anzi, io voglio diventare sua moglie! – Con le lacrime agli occhi, lei lo abbraccia appena si alza.

Nulla è cambiato. Nulla cambia. Nulla cambierà. Solo l’amore è imprevedibile. A volte fa soffrire, a volte fa ridere, sorridere. A volte, può fare tutto quello che vuole. Tutto, anche sorpassando i limiti della legge. Soprattutto i limiti della legge. Nessuno, si ama come loro. Nessuno. Si odiavano, ora sia amano. Una era la presidentessa del club di chimica, ora una modella. Lui, attore spalla della sorella, forse un po’ stupidotto, ora il dirigente della sede comunale di una delle aziende più conosciute al mondo. Lei, occhi color cioccolato, pelle color caramello, capelli scuri. Lui, occhi color del cielo, pelle color della pesca, capelli dorati. Nessuno crederebbe alla loro relazione. Nessuno sa della loro relazione. Ma adesso, nulla importa a loro della reputazione. Solo dell’amore. Della vita. Del stare insieme. Per sempre. Per ogni singolo istante, ogni momento, ogni giorno, ogni anno… sempre. È questo, che cerco di spiegarvi. L’amore tra due parti indisposte l’una verso l’altro, è la cosa più appagante al mondo. Nulla è cambiato. Questo pensano tutti. Ma non è così. Tutto è cambiato. Come solo l’amore sa fare. Si guardano negli occhi. Ancora una volta l’amore li fa brillare.

- Per sempre. – Sussurrano all’unisono, abbracciati, soffocando le parole. Una nel petto caldo e scolpito di Ryan Evans. L’altro nei dolci e profumati capelli a boccoli di Taylor McKessie. Un amore impossibile? Forse. Ma per loro non finirà con un forse. A nessuno basta un forse. Cerchiamo la risposta, non la troviamo, ci accontentiamo. Ma per loro, non è così. Non si accontentano. E trovano la risposta. Ognuno nei difetti perfetti degli altri.  

  
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