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Autore: John Lennon forever    30/10/2012    2 recensioni
'Fumava con aria assente, quasi in stato di trance. finalmente si decise a dirmi, offrendomi il mozzicone della sigaretta. risposi, imbarazzata. Iniziai ad aspirare, strappandogli di bocca spavaldamente l'oggetto, ma (essendo inesperta) cominciai a tossire compulsivamente. Un sorriso malefico si dipinse sul volto di John'
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Quasi tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Liverpool, 1958. 7 Giugno.
« A dopo amore! Vado a prendere Pete» «A dopo »mi salutò Stuart con un veloce bacio a stampo. Che carino il mio ragazzo! Sempre così pieno di attenzioni.. Si avviò fuori del cancello di casa mia, dove lo aspettava  sempre quel suo amico.. John credevo si chiamasse. «Ehi, sorellina, smettila di guardarlo. Mi sta venendo il diabete con tutta questa dolcezza! Bleah!»disse Rich, il mio adorato fratellone, mentre mimava un conato di vomito. « Smettila, stupido!» replicai io con uno spintone « Vorrei vederti quando avrai una ragazza!» « Io non avrò mai una ragazza! Odio il solo pensiero che ci sia qualcun altro al mondo che possa dirmi tutte quelle cose smielate come fai tu con Stuart! Al massimo mi sposerò Paul! Vero amore?» « SI' TESORO!». Urlò Paul, il migliore amico di Richard, che uscì fischiettando in quel momento dalla cucina. Aveva una teglia di biscotti in mano; ne mise uno in bocca a mio fratello e gli arruffò i capelli dicendo « Ma bravo il mio cagnolone!» con una vocina stupida. « Cynthia, digli qualcosa! Difendi tuo fratello!» piagnucolò Richie « Perchè, non sai difenderti da solo?» lo attaccò Paul « Tu mi hai provocato!». Partì una lotta tra i due. Il mio amato fratellone, armato di spazzolino e dentifricio, tentò di sporcare i perfetti capelli corvini del suo amico, che nel frattempo scappava urlando come una femminuccia « Nooo! I capelli noo!». Scoppiai in una fragorosa risata.. Che stupidi! Però Paul era proprio un bel ragazzo: moro, occhi verdi, bel fisico, dolcissimo e fedele. Un giorno di questi avrei dovuto farlo conoscere alla mia migliore amica, Linda Michelle Harrison. Io- Cynthia Starkey- e lei ci conoscevamo da più di quindici anni ormai, ed ero sicura di avere ragione quando dicevo che sarebbero fatti l'uno per l'altra! Magari domani sarebbe stata l'occasione giusta, dato che sarebbe venuta da me per studiare.  Paul mi aveva detto che faceva da qualche tempo parte di un gruppo.. Certi 'Quarry man'! Di esso faceva parte anche George, il cuginetto di Linda. Il mio sguardo si posò sulla teglia di biscotti.. Biscotti?! Ebbi come l'impressione che non saremmo stati soli quella sera! Neanche il tempo di pensarlo: Paul aveva appena tolto un calzino puzzolente dal piede di Rich e lo stava agitando in aria come un trofeo, quando suonò il campanello. « Vado io! Vi vedo molto occupati!» dissi io, ridacchiando tra me e me. « Eccoti amore!» esclamai, aprendo la porta. Ma davanti a me non c'era Stu, bensì un ragazzo alto più o meno come Paul, capelli castani ricci laccati all'indietro, occhi marroni profondissimi, un sorrisetto sbruffone sul viso, di bell'aspetto. « Ehi, dolcezza! So di essere bello, ma non tradire davanti al tuo ragazzo» « Cynthia.. Lui è John Lennon. John, Cynthia. La mia ragazza» disse Stu, sbucando all'improvviso, e lanciò un'occhiata alla 'MA-TI-SEMBRA-QUESTO-IL-MOMENTO-BRUTTO-COGLIONE?' a John. « P-p-piacere» fu l'unica parola che riuscii a balbettare. Qualche secondo dopo un bacio mozzafiato di Stuart aveva già cancellato ogni problema dalla mia mente! « Dov'è Rich? Lo vado a salutare!» chiese « E' di là con Paul, in cucina» risposi. « Accompagnami, John» intimò al suo amico intrigante. Lennon non aveva mai smesso di fissarmi e, prima di scomparire nel corridoio, mi sussurrò all'orecchio « Beh, se vuoi possiamo combinare qualcosa, viso d'angelo.. Sai, ho molte risorse lì sott..»non riuscì a finire la frase che gli arrivò uno schiaffo stratosferico sulla nuca da parte di Stu « Ti ho sentito, sai?!» John rise « Scherzavo, dai!». Mentre camminavano verso la cucina si girò, accennando con il labiale 'Pensaci, bambola'. Mi fece addirittura l'occhiolino! Ero muta. Non sapevo cosa dire. Quel ragazzo aveva un'odiosa aria da sbruffone! Non era certo lui il centro del mondo.. Eppure.. Era intrigante, non so come ma mi attirava! Forse furono i suoi grandi occhi marroni così tristi ed inespressivi ad interessarmi, o la voglia di scoprire chi si classe dietro tutta quella apparente sicurezza. Ma da quel magico 7 Giugno 1958 iniziai a capire finalmente cosa fosse davvero l'amore.
  
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