TOGETHER
CAPITOLO 27:
“Felicità”
Trunks non
poteva essere più felice: i suoi genitori, finalmente, erano insieme.
Lo
imbarazzava terribilmente pensare che, quando non erano nei paraggi, i suoi
genitori probabilmente erano intenti a fare l’amore.
Per questo era ben attento a percepire le auree prima di entrare in ogni
stanza: meglio non rischiare danni psicologici.
Aveva capito
che tra loro fosse cambiato qualcosa già il mattino dopo la loro prima volta
insieme. Era stato palese.
Per primo era
sceso, come sempre, suo padre affamato e si era seduto in cucina come se nulla
fosse, con lo sguardo corrucciato dritto di fronte a sé. Lui sembrava essere
sempre lo stesso. Ma quando era entrata Bulma…
Fu come se la
stanza stessa avesse preso luce. Era solare, splendente, energica. Trunks non
l’aveva mai vista così prima. Con un enorme sorriso aveva augurato a tutti –
ovvero a lui e a Vegeta -
il buongiorno e avevano fatto colazione tutti insieme. E per la
prima volta in vita sua, Trunks aveva visto due persone scambiarsi sguardi
colmi di amore. Beh, almeno da parte di sua mamma.
E prima di
dirigersi nella camera gravitazionale, suo padre aveva fatto un piccolissimo e
quasi impercettibile sorriso verso Bulma, cosa mai capitata nei quasi due anni
vissuti insieme. Solitamente, quando finiva di mangiare, il principe si alzava
di scatto e scompariva lungo il corridoio. Era stato un grandissimo evento.
Da quando
Bulma e Vegeta stavano insieme, inoltre, l’intera Capsule
Corporation sembrava completamente rinnovata. Tutta la tensione, la paura,
l’ansia, erano spariti per lasciare spazio al tanto agognato amore.
Fino a poco
tempo prima, Trunks malediceva il guasto della macchina del tempo che, ormai,
era in procinto di ricaricarsi del tutto; aveva seriamente temuto che i suoi
genitori avrebbero potuto non innamorarsi per colpa sua. Ma si era dovuto
ricredere, fortunatamente.
E aveva anche
realizzato uno dei suoi sogni inconsci, aveva visto cioè quello che aveva
immaginato per anni: un bacio tra i suoi genitori.
Era stato per
puro e fortunato caso che li aveva visti. La signora Brief gli aveva
gentilmente chiesto di andare a chiedere a Bulma se poteva andare a fare la
spesa al posto suo e il giovane aveva accettato di buon grado. Non gli c’era
voluto molto per accorgersi che in laboratorio ci fossero
entrambi i suoi genitori. Era stato tentato di girarsi e lasciarli soli, ma
aveva visto la porta aprirsi e si era rapidamente nascosto dietro ad una
colonna della casa.
Suo padre era
uscito dalla stanza a braccia incrociate con Bulma subito dietro di lui. Trunks
si era accorto che lei si stava riabbottonando la camicetta. Era arrossito fino
alla radice dei capelli quando ebbe capito cosa
avessero appena fatto, ma non si era mosso. Aveva compreso vagamente qualche
parola che i due si erano scambiati e aveva intuito che suo padre fosse in
procinto di tornare ad allenarsi nella GR.
Vegeta stava
giusto per andarsene quando Bulma, con un dolce
sorriso, lo aveva bloccato per un braccio e lo aveva rigirato verso di sé. Le
mani erano scivolate sinuose lungo il petto e il collo del principe e, con le
ciglia frementi e un grande sorriso, la donna aveva posato le labbra su quelle
del suo saiyan. Si baciarono lentamente, con passione, quasi divorandosi a
vicenda. Pure le mani di Vegeta andarono a stringerla e si posarono fermamente
sul suo sedere. Trunks era arrossito ma finì per sorridere.
Erano innamorati.
Gli era quasi
sembrato che si fossero staccati a fatica. Erano bellissimi.
“Va tutto
come previsto…” decretò con un sorriso. E presto sarebbe nato anche in quella
dimensione.
A Bulma
sembrava di toccare il cielo con un dito. Quando aveva
iniziato a provare sentimenti per Vegeta aveva temuto che il tutto potesse
risolversi in un enorme sbaglio.
Il principe
dei saiyan non incarnava esattamente l’uomo dei suoi sogni. L’aveva sempre
immaginato dolce, premuroso, gentile…proprio com’era stato Yamcha all’inizio
della loro relazione. Anche per quello aveva cercato di mantenere il più a
lungo possibile il rapporto con il terrestre, credeva di aver trovato
esattamente il suo ragazzo ideale.
Nei suoi
sogni di adolescente, quando a 16 anni era partita alla ricerca delle sfere del
drago per chiedere di incontrare l’uomo giusto, non era mai sorta l’immagine
del guerriero assetato di sangue, tanto arrogante quanto solo. Vegeta era violento,
egocentrico, a volte sembrava un pazzo. Ma era appunto lei ad
essere pazza di lui.
Aveva
fantasticato parecchio sulle sue prestazioni sessuali prima di riuscire
finalmente a farlo capitolare, o quasi, ai suoi piedi. E neanche nei suoi sogni
più sfrenati lo aveva immaginato tanto appassionato.
Con Yamcha
era stato bello la maggior parte delle volte; con Vegeta era sempre strepitoso.
Con un piccolo sorriso Bulma si ritrovò a ringraziare gli allenamenti
massacranti cui lui si sottoponeva: era talmente potente che sembrava poter
continuare per tutta la notte.
Nell’atto più
intimo di coppia, il suo saiyan era selvaggio, incalzante, sensuale da morire. E
non la lasciava mai insoddisfatta.
In apparenza
poteva sembrare che Vegeta si comportasse egoisticamente anche tra le lenzuola.
Era stata una grossa sorpresa per Bulma trovarlo così…disponibile. Era sempre
attento a regalarle il massimo del piacere. In un certo modo le dimostrava
anche lui il suo amore.
Forse era
troppo presto per parlare del sentimento più importante, almeno da parte di
Vegeta. Le aveva spesso rinfacciato il suo sangue saiyan, le aveva detto che
nel suo cuore non c’era posto per alcun sentimento se non l’odio. Ma per ora a
Bulma bastava.
Da quando
stavano insieme – lui non apprezzava molto questa definizione, la trovava
troppo terrestre, ma Bulma era riuscita a farglielo
accettare vagamente – Vegeta sembrava essersi leggermente addolcito, almeno nei
rapporti con lei.
La minacciava
molto meno di morte e, se era particolarmente fortunata da trovarlo di umore
non proprio nero, Bulma riusciva anche a ricevere qualche piccolo bacio anche fuori dalla camera da letto.
Certo,
le loro belle litigate
continuavano a farle, ma erano quasi diventati un nuovo metodo di preliminari
per loro. Era sempre eccitante litigare. E se in precedenza finivano con
chiudersi ognuno in sé stesso a maledire l’altro, ora che erano insieme
lasciavano sprigionare il violento fuoco della passione che spesso li ardeva
vivi.
Erano passati
ormai un po’ di mesi dalla loro prima volta. Era arrivato gennaio. Mancavano
solo due mesi alla fatidica data del concepimento del bambino. Che fosse
davvero Vegeta il padre?
Bulma non lo
sapeva. Sembrava che stessero bene insieme, erano in qualche
modo molto compatibili, e lei era seriamente innamorata. Con Yamcha non
era mai stata neanche lontanamente più presa nella relazione.
Aveva
finalmente trovato un vero amore, fatto di palpitazioni, gioia, armonia.
Apparentemente Vegeta dava l’aria di non essere in grado di essere un buon
compagno per una donna, e anche per questo motivo era terrorizzata dall’idea
che lui potesse lasciarla da un momento all’altro.
Spesso la notte non riusciva a dormire a causa di quella paura.
Ma aveva una
fiducia incondizionata in Vegeta.
Lo amava.
Punto e basta.
Avrebbe fatto
qualsiasi cosa per lui.
E l’idea che
quel batuffolino dagli occhi azzurri che aveva visto
nella visione del futuro potesse essere l’erede della
Capsule Corporation e del trono saiyan la riempiva di felicità e speranza.
Dopo un
estenuante allenamento a gravità 500, Vegeta si
diresse rapidamente in camera sua e si gettò sotto una doccia gelida per
rinfrescarsi dopo tanta fatica. Nonostante fosse gennaio il saiyan continuava a
soffrire terribilmente il caldo, anche perché Bulma si ostinava a mantenere il
riscaldamento alzato decisamente troppo per il suo sangue saiyan.
Bulma…
Ultimamente
aveva iniziato a chiamarla per nome. Lo faceva raramente, certo, spesso solo
nei loro momenti di intimità. A volte lo faceva giusto per farla tacere: la
donna restava ogni volta a bocca aperta sentendolo pronunciare il suo nome di
battesimo, e lui ne approfittava.
La relazione
che c’era tra loro – non gli piaceva molto definirla così, sembrava troppo
terrestre – procedeva bene, quasi perfettamente.
Per tutta la
sua vita il saiyan non aveva mai sentito il bisogno di avere qualcuno accanto,
giusto ogni tanto qualche sgualdrina dell’accampamento di Freezer. Mai aveva
avuto rapporti di qualsiasi altro spessore con il genere femminile.
Bulma era una
nuova, insolita avventura in cui si era tuffato. Lei sapeva essere calda,
sensuale, dolce come una caramella. Era la cosa più bella che
gli fosse capitata in tutta la vita. Anche se come traguardo non era molto
irraggiungibile…aveva sofferto terribilmente quasi ogni giorno. Era naturale
che il suo ‘amore’, come lo chiamava lei, fosse tanto bello.
Passava da
lei quasi tutte le notti. E non gli dispiaceva.
Come donna
sapeva essere irritante come poche, parlava in continuazione
quando non erano impegnati in altre attività. Ma i momenti in cui
restavano distesi sul letto abbracciati erano quasi
magici. Gli facevano battere talmente forte il cuore che credeva fosse sul
punto di scoppiargli in petto.
E i loro
litigi…adorava anche quelli. Soprattutto perché erano sempre seguiti da una
bella riappacificazione in camera da letto o qualsiasi altra stanza libera al
momento. Sentiva quasi di non riuscire a fare a meno del suo corpo.
Con lei aveva
sicuramente vissuto il sesso migliore della sua vita.
Era incredibile.
E lui quasi non si riconosceva.
Quella
irritante donna dagli occhi azzurri lo aveva stregato, non c’era alcun dubbio.
Probabilmente si trattava del suo profumo. Essendo saiyan i sensi di Vegeta
erano molto acuti, percepiva sensazioni che gli umani normali non avvertivano.
E in particolare il profumo di donna di lei gli faceva girare la testa. Lo
avviluppava, lo incantava. Quando si trovavano a letto insieme la trattava come
mai aveva trattato nessun altro in vita sua.
Era gentile.
La baciava,
la accarezzava, era concentrato a darle il più piacere possibile, a volte quasi
ignorando il suo. Gli piaceva troppo sentire i suoi gemiti di piacere. Erano
quasi una droga per lui.
“Quella donna
mi ha fatto uscire di senno…” borbottò Vegeta accorgendosi che per l’ennesima
volta si era ritrovato a pensare a lei.
Bulma doveva
essere solo una persona qualsiasi con cui si sarebbe divertito un po’ fino a
concepire un ottimo erede. Solo quello. Doveva prendere le distanze da lei.
Ma a volte
sembrava quasi impossibile. Anche quella volta quando era andato nel suo
laboratorio a pretendere altri robot da allenamento…
Non era
riuscito a trattenersi dal saltarle addosso. E in quel momento la donna non era
nemmeno al massimo della sua sensualità: una camicetta sgualcita e dei jeans
sporchi di olio come alcuni punti della sua faccia non davano l’immagine della
femme fatale.
Ad ogni modo,
però, si era buttato a baciarla. L’aveva sentita lamentarsi leggermente,
allontanarlo delicatamente con un sorriso, promettergli di concedersi quella
notte…nulla. Non era riuscito a fermarsi.
E il
pavimento del laboratorio aveva fatto da letto al loro atto più intimo e bello.
Dopo aver
soddisfatto la sua voglia insaziabile di lei era uscito dal laboratorio e lei
lo aveva seguito. Lei sembrava essere in procinto di toccare il cielo con un
dito.
Lo aveva poi
baciato. Nel mentre Vegeta aveva sentito l’aurea di Trunks poco distante e
aveva deciso di mostrare al futuro figlio una scena che non aveva mai visto
prima in vita sua e a cui probabilmente non avrebbe
più potuto assistere.
“Mi sono
rammollito!” sbuffò Vegeta uscendo dalla doccia. Non avrebbe dovuto importargli
di baciare la donna e, anzi, avrebbe dovuto staccarsi in fretta sentendo
l’aurea di Trunks. Non poteva lasciarsi dominare dalla sua ‘famiglia’.
Doveva
tornare concentrato sui suoi allenamenti, doveva diventare un super saiyan e
annientare Kakaroth. Bulma e Trunks erano una distrazione per lui.
Fece
rapidamente i calcoli e ricordò che in due mesi lui e Bulma avrebbero concepito
il bambino.
Decise che
dopo quella data avrebbe ripreso il suo ritmo naturale di allenamenti. Doveva
essere concentrato.
Anche se
quella distrazione era la più bella che avesse mai avuto in vita sua.
Continua…
Aaahhhhhhhh!!!! Chiedo immensamente perdono per
non aver aggiornato ieri!!!! Ma sono tornata a casa
dall’università alle 8 di sera e proprio non ce l’ho
fatta a scrivere il capitolo!!! Anche stasera stessa storia, ma mi sono messa
sotto alla grande!! Solo per voi!!!
Spero che
questo piccolo capitolo di felicità vi sia piaciuto…ormai siamo agli sgoccioli…
Grazie 1000
per le 20 RECENSIONI (sono commossaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!)
GRAZIE a: chibi chu, Melany85, Shari_Aruna, Mela, ELVISINA, ainat,
nikesj, Kino, bulma_92, emyc, Bulma93, fantasyk87 (WOW!!
Ti ringrazio di tutto cuore!!), barbie0783, migena, LadyVegeta,
jame, mara, Mikysimpa e lucy!!!!
Al prossimo
capitolo!!!
(spero di aggiornare in fretta…mi
impegnerò!!)