Era davvero tutto così cupo..Presi la felpa che si trovava su di un vecchio sgabello di fronte al divano. Avevo un freddo tremendo; le mie mani erano pietrificate e i miei denti tremavano velocemente creando un rumore a dir poco fastidioso.
Pensavo e ripensavo ad Harry.. Non riuscivo a togliermelo dalla testa. Mi ero davvero innamorata per la prima volta e lui adesso era a New York strafottendosi di tutto quel che ci era stato fra di noi. Mi facevo del male pensandolo ma in quel modo lo sentivo più vicino

Harry era un ragazzo dai capelli ricci, occhi verdi e un sorriso da far invidia al sole.. Lo avevo conosciuto due anni prima ad una recita scolastica.. Facevamo entrambi i tecnici.
Ricordo ancora il nostro primo incontro. Era un ragazzino molto timido, impacciato con i capelli arruffati e dei libri tra le braccia che sembravano pesassero tonnellate ma in realtà erano solo pochi chili. 
Quando la professoressa disse che avrei dovuto lavorare con lui non sapevo se ridere o piangere..Era uno di quei secchioni con i maglioni della NONNA vecchi almeno di 30 anni.
Salimmo in regia e ci presentammo velocemente e nei giorni a venire si reputo' una persona dolcissima e davvero simpatica. Ci salutavamo spesso per i corridoi e frequentavamo lo stesso corso d'inglese.
Un giorno però, dopo la recita scolastica, Harry scomparve e non si vide per un lungo anno.. mi chiedevo che fine avesse fatto ma a dire la verità non mi soffermavo a pensarci molto, non mi interessava più di che'.
Il primo giorno di scuola dell'anno dopo, vidi un gruppetto di ragazze tutte ammassate in una sorta di cerchietto..andai a vedere. Ero cuoriosa di sapere cosa stesse succendendo.. .
Giubotto di pelle, ochhiali da sole, capello trasandato e una leggera abbronzatura resero Harry il ragazzo più bello della scuola.. Lo vidi tra la folla di ragazze che urlavano come delle galline inculate da rospi (?). Lui mi sorrise, e bastò quel sorriso, quel dannato sorriso a farmi innamorare.


Passò il tempo ed io e Harry cominciammo a parlare tutti i giorni durante i cambi d'ora e mi spiegò che l'anno prima si dovette trasferire con urgenza.. Pian piano diventammo migliori amici e forse il mio amore per lui stava diventando superfluo..non ci facevo neanche caso..pensavo che quel che provavo era solo amicizia, lo sentivo come un fratello (almeno così pensavo). Tutti i pomeriggi andavamo a studiare a casa sua, la madre mi adorava e le faceva un piacere enorme avermi lì, e a dire il vero anche a me lo faceva. Harry era rimasto comunque un gran secchione,  uno studente modello e quindi mi dava una mano nelle materie in cui io ero una frana, come la matematica.
Molti a scuola credevano che stessimo insieme e spesso mi arrivavano delle minacce di morte da parte di alcune ragazze ma non ci facevo caso ne tanto meno Harry..
Ah si, io mi chiamo Olly ho capelli lunghi marroni con le punte bionde..ho la pelle scura e mi odio per questo; la gente crede che non sia  italiana e che ho dei tratti egiziani ma sinceramente non mi ci vedo proprio nelle mussulmane. Tutti dicono che è un complimento ma io lo prendo più come un isulto. Tralasciamo. Faccio danza da quando avevo 3 anni e non me ne sono mai stancata. E' tutto ciò di cui ho bisogno, è il mio diario segreto, il mio punto di sfogo, faccio parlare il mio corpo..lo sa fare molto meglio di me. Molti non capiscon quel che provo, per loro è inconcepibile, per me no, per me è tutto, il centro del mio vivere.
Non ero molto popolare ma Harry me lo fece diventare anche non volendo..Non pensate che fossi una snob o cose del genere, no, non lo ero..ero una ragazzina semplicissima, acqua e sapone.

Tutto filava a gonfie vele tra me e Harry fin quando...






TATAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAANN!
Questo è il primo capitolo della mia seconda fan fiction.. Mi chiamo Denise ho 14 anni e vivo in provincia di Napoli! Spero vi piaccia e che continuiate a seguire i capitoli..Giuro che il prossimo sarà più lungo.. non ho avuto tempo di scrivere altro anche se lo avrei fatto. Lasciate un commentino per favore dicendomi cosa ne pensate.. accetto le critiche c: