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Autore: Rota    31/10/2012    1 recensioni
[Kasamatsu Yukio x Kise Ryota]
Sui rami degli alberi ballavano ancora poche foglie, il numero giusto per indicare il prossimo arrivo della stagione brutta ma nulla più. D'altronde lo stesso sole, alto nel cielo, sembrava scacciare via con la forte presenza qualsiasi pensiero malevolo o un eventuale timore.
Anche Hayakawa aiutava, con la sua voce squillante e i modi sempre poco attenti – la torta alla panna, nelle sue mani, si muoveva talmente veloce che sembrava pronta a spiccare l'ultimo salto in ogni momento, tanto che Kasamatsu dovette alzarsi dal proprio posto e sedare il suo entusiasmo con un intervento energico presso la sua testa per assicurarsi il dessert, mentre tutti gli altri ridevano senza alcuna pietà, Coach compreso.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ryouta Kise, Yukio Kasamatsu
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Oh capitano, mio capitano'
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*Autore: margherota

*Titolo: Oh capitano, mio capitano – Torta

*Personaggi: Kise Ryota, Kasamatsu Yukio

*Generi: Fluff, Romantico

*Avvertimenti: Shonen ai, What if...?, Flash fic

*Rating: Giallo

*Dedica: A quella santa donna che è la Danna (L)

*Note: Solo e soltanto per la Danna, che ne ha bisogno (L)

Buona lettura :D

 

 

 

 

Sui rami degli alberi ballavano ancora poche foglie, il numero giusto per indicare il prossimo arrivo della stagione brutta ma nulla più. D'altronde lo stesso sole, alto nel cielo, sembrava scacciare via con la forte presenza qualsiasi pensiero malevolo o un eventuale timore.

Anche Hayakawa aiutava, con la sua voce squillante e i modi sempre poco attenti – la torta alla panna, nelle sue mani, si muoveva talmente veloce che sembrava pronta a spiccare l'ultimo salto in ogni momento, tanto che Kasamatsu dovette alzarsi dal proprio posto e sedare il suo entusiasmo con un intervento energico presso la sua testa per assicurarsi il dessert, mentre tutti gli altri ridevano senza alcuna pietà, Coach compreso.

L'idea di quel pic- nic l'aveva avuta Moriyama e si vedeva in ogni particolare: il grande ciliegio che li riparava dal sole, il parco gigantesco che li circondava, la gente che si fermava a guardarli ogni tanto e tutto quel cibo che probabilmente non avrebbero finito neppure se avessero avuto in corpo quattro stomaci. Persino la data era stata scelta con cura, evitando piogge di qualsiasi intensità o vento troppo freddo.

Rimettendosi al proprio posto, Yukio scorse presso di sé il corpo lungo e sdraiato di Kise che aveva chiuso gli occhi e si era appisolato appena. Aveva in viso un'espressione serena, tranquilla, come se niente lo potesse davvero turbare o toccare. Oltre alla bellezza, dava un senso di serenità profonda.

Kasamatsu ricevette la propria fetta di torta, assieme ad un tovagliolo e ad un cucchiaio. Si accinse a chiamare anche Ryota, che prendesse quanto gli aspettava, ma quello si limitò a bofonchiare qualcosa e a girarsi di lato, verso di lui, tanto che per qualche secondo Yukio ebbe il terrore che avesse intenzione di prenderlo e abbracciarlo. Si scansò e lo chiamò con maggior fervore.

-Kise, se non ti alzi adesso mangio io la tua parte!-

Il ragazzo aprì appena gli occhi e diresse il suo sguardo verso il capitano: pareva ancora assonnato e assente, con quel broncio decisamente stupido. Ma prima che Kasamatsu potesse dirgli altro, si sollevò sui gomiti e aprì la bocca, in una non troppo chiara richiesta d'essere imboccato. Ovviamente Yukio non riuscì a reagire prontamente, anzi lo guardò a dir poco paonazzo e fece così scoppiare l'ilarità di tutti, specie di quel maledetto di Moriyama che non mancò di sottolineare cosa stesse succedendo in maniera decisamente inopportuna.

In quel momento desiderò strozzare Kise con tutte le proprie forze.

Mangiò la propria torta sotto i suoi occhi, accompagnato da una serie di moine e di piagnistei che non fecero altro che farlo irritare ancora di più. Si fermò soltanto quando Ryota gli bloccò il polso e diresse forchetta e boccone verso la propria bocca.

-Se è così buona, voglio mangiarla anche io!-

Gli altri risero, risero di gusto, lasciando quindi che Kise rivolgesse un'occhiata profonda a Kasamatsu e viceversa senza per questo essere reali testimoni. I due ragazzi diventarono entrambi rossi e non si scambiarono parola, solo un tenue sorriso pacato da parte del più giovane, uno scusarsi muto e senza suono.

Ryota si beccò lo stesso un pugno, per quell'impudenza, ma ottenne d'essere servito per ben metà fetta senza che nessuno ne ebbe da ridire.

   
 
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