Bulma era nel suo letto, e fissava il soffitto, tra un sospiro e l'altro.
Vegeta, affianco a lei, dormiva; lo si capiva dal suo respiro, lento e regolare.
"Beato lui.." pensava lei "Io davvero non riesco a chiudere occhio stanotte...".
Si alzò silenziosamente dal letto, e si avvicinò alla finestra; rimase a fissare le stelle per qualche secondo, poi infilò la vestaglia e si diresse fuori dalla sua camera da letto.
Silenziosamente, richiuse la porta dietro di sè, e si avviò verso la camera di Trunks.
Il bambino dormiva tranquillo, ranicchiato su sè stesso, su un fianco.
Sorrideva, nel sonno; "Starà sognando qualcosa di bello..."pensò Bulma, accarezzandogli i capelli lilla.
Amava suo figlio più di se stessa: quel bambino era qualcosa di incredibile.
Era il segno dell'amore di Vegeta; era la prova del fatto che non fosse più il principe dei sayan sanguinario e violento, ma un padre. Un vero padre.
Rimboccò le coperte al piccolo Trunks: quella notte era davvero fredda, e anche lei stava iniziando a tremare.
Uscì a passi lievi dalla stanza, e di nuovo tornò nel corridoio.
Improvvisamente sentì una mano posarsi sulla sua spalla: si spaventò al contatto.
"Ma chi!!? Vegeta!" esclamò, dopo essersi resa conto che il sayan era lì affianco a lei.
"TI ho spaventata?" chiese lui.
"Si...ero sovrappensiero..." rispose Bulma, torcendosi un capello.
Vegeta le si avvicinò di più, cingendola in un abbraccio.
"Vieni a letto..." le sussurrò a voce bassa, per non svegliare il piccolo Trunks.
"Non riesco a dormire..." disse Bulma.
"E perchè? Non ti senti bene?"
"No no, sto bene, davvero. E' che penso troppo, di notte, e non riesco a prendere sonno facilmente in questi ultimi tempi!".
Vegeta la guardò intensamente: si avvicinò lentamente alle sue labbra, le sfiorò, finchè non si ritrovarono uniti in un dolce bacio.
"Non hai nulla da temere....MajinBu è stato sconfitto, stiamo tutti bene..finalmente regna la pace..ognuno è felice! Perchè solo tu ti tormenti? Cosa c'è che non va?" chiese lui, accarezzando il viso della sua amata.
Bulma sospirò: "Non lo so, Vegeta...non lo nemmeno io...ma in questo momento tutto ciò che voglio siete tu e Trunks. Siete troppo improtanti per me." sospirò Bulma, stringendosi al possente petto di Vegeta.
"Vieni, torniamo a letto.." le disse il marito, tenendola stretta a sè e avviandosi verso la camera da letto.
Arrivati, fece sdraiare Bulma e si stese con lei, su un fianco.
"Cosa posso fare per farti stare meglio?" chiese lui.
Bulma lo guardò, per qualche istante. Poi lo abbracciò, e lui ricambiò l'abbraccio.
"Donna, capisco che tu sia giù, ma questo non significa che tu debba abbracciarmi ogni secondo!" le disse scherzoso, sperando di farle tornare il sorriso.
Effettivamente, lei gli sorrise con dolcezza.
"Vieni qui, sayan..sarai anche un duro, ma tra le mie braccia ti sciogli, vero?!" gli disse lei, facendogli un occhiolino.
Vegeta arrossì: "Colto in flagrante!" pensò dentro di sè.
Le loro labbra si incontrarono di nuovo; si abbracciarono più forte di prima, erano quasi un tutt'uno.
"Vegeta....io....." sussurrò lei.
Lui le posò un dito sulle labbra. "Non c'è bisogno di parlare, Bulma. Vieni qui....".
Nella confusione del momento, i due amanti non riuscivano a razionalizzare ciò che stava accadendo.
La notte passò, forse troppo velocemente per loro due:e l'alba li trovò così, abbracciati, sotto le lenzuola, con il sorriso disegnato sulle loro labbra.
Anche su quelle di Bulma.
Vegeta aprì gli occhi per primo: osservava in silenzio Bulma, avvinghiata al suo petto, che dormiva serena.
Le diede un bacio sulla fronte. Era proprio vero: sarà stato anche il guerriero più spietato dell'universo, ma con lei e per lei era cambiato.
"Mi hai stravolto la vita, donna..." le sussurrò "Ma non potrei esserne più felice.".