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Autore: Alissyachan    31/10/2012    0 recensioni
"Lo amava anche se in alcune occasioni i suoi pensieri andavano ad un’altra persona per lei inavvicinabile, che mai avrebbe potuto stringere tra le sue braccia con altri pretesti tranne che con semplice amicizia, lo amava nonostante avesse più volte sognato di posare le sue labbra su quelle giovani di lei.
Perché di una lei, si parlava: la sua piccola ex-colonia, la sua mediterranea, la sua meridionale, la sua italiana.
Lei, solo lei in alcune notti animava i suoi sogni."
Nyo!Spamano; Olanda/Nyo!Spagna; Nyo!Inghilterra/Nyo!Sud Italia
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland, Nuovo personaggio, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: nessuna | Avvertimenti: Gender Bender
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❝YO QUIERO DIRTE TE AMO❞

 
Pairings: Nyo!Spagna/Nyo!Sud Italia – Olanda/Nyo!Spagna –Nyo!Inghilterra / Nyo!Sud Italia
Genere: Sentimentale

 



Vorrei poterla dedicare a qualcuno ma non lo farò.
Sappiate solo che è qualcosa di buttato velocemente in una serata dove i pensieri prendono il largo, dove il morale scende improvvisamente e tu vuoi solo piangere perché ti complichi la vita con niente e per niente.










 

Yo quiero dirte te amo; Desidero dirti ti amo

 
Era tutto iniziato come un gioco, un semplice gioco: non era presente alcun coinvolgimento emotivo nelle loro sedute notturne, era sempre stato solo e puro sesso. Passionale, focoso, selvaggio ma sempre e solo sesso.
Mai si sarebbe aspettata di arrivare a questo punto, di innamorarsi di una persona come lui con cui non aveva assolutamente niente in comune, né culturalinguacarattereinteressi.
 
Gli passò una mano tra i capelli arruffati biondo cenere: lui dormiva profondamente, non si sarebbe mai accorto di questo suo piccolo gesto d’affetto e lei non si sarebbe dovuta sorbire la solita domanda: “perché?”.
Per lui doveva esserci sempre un perché logico dietro ogni azione compiuta, dietro ogni parola detta, dietro ogni idea, dietro ogni desiderio.
 
Non era male, però, la loro relazione: durava da tempo ed era stata, ormai, anche ufficializzata.
Doveva essere felice.
E, Dio, lo era; eccome se lo era: chi non avrebbe provato gioia nel stare con la persona amata e, perciò, essere ricambiata?
 
Sospirò flebilmente e guardò verso la finestra che, rivolta sul giardino, dava lei una vista del paesaggio di Amsterdam mentre continuava ad accarezzare i capelli dell’olandese, senza sosta, con un fiume di pensieri che la tormentavano: lui meritava il suo amore, lo meritava nonostante tutte le dispute avute, nonostante tutte le discussioni, nonostante tutte le lacrime che aveva versato per la sua idiozia e per il suo egoismo, e continuava a ripeterselo ogni giorno.
 
Ma era sbagliato.
 
Già da tempo si era accorta che non avrebbe dovuto ripetersi una cosa del genere, non avrebbe dovuto ricordarsi d’amare una persona ogni giorno, non avrebbe dovuto imporsi una tale condizione, ma nonostante tutto era sicura d’amarlo sinceramente, di rispettarlo, di volerlo accanto a sé per più tempo possibile.
 
Lo amava anche se in alcune occasioni i suoi pensieri andavano ad un’altra persona per lei inavvicinabile, che mai avrebbe potuto stringere tra le sue braccia con altri pretesti tranne che con semplice amicizia, lo amava nonostante avesse più volte sognato di posare le sue labbra su quelle giovani di lei.
Perché di una lei, si parlava: la sua piccola ex-colonia, la sua mediterranea, la sua meridionale, la sua italiana.
Lei, solo lei in alcune notti animava i suoi sogni.
 
Il suo amore per lui, tuttavia, eravero.
 
Un controsenso bello e buono, giusto? Ma questa era la verità, per quanto assurda potesse sembrare.
 
Non avrebbe mai voluto allontanarsi dall’olandese, non avrebbe mai voluto perderlo ma, allo stesso tempo, avrebbe voluto avere l’italiana solo per sé, avrebbe voluto che ella l’amasse come, ormai era sicuro, lei l’amava.
O almeno che se ne accorgesse.
 
E avrebbe anche voluto, per di più, che la sua dolcezza mediterranea non si fosse invaghita di quell’inglese.
 
Quella ragazza anglosassone non era adatta ad una relazione con l’italiana, non meritava che la moretta le donasse il suo cuore perché non era la persona giusta.
 
E lei lo sapeva, se lo sentiva e ne aveva la conferma.
 
Da quello che sapeva, l’inglese – che già non era vista da lei di buon occhio a causa dei loro precedenti – aveva il piede in un po’ troppe scarpe, tra cui una di queste era proprio il suo amico d’infanzia Francis. Lui, che era di per sé un’anima libera che predicava l’amore indifferentemente dal genere o dalla cultura e che non ambiva di certo ad avere una storia seria, soffriva le pene dell’inferno per lei, figurarsi la sua ex-colonia che, da quello che aveva capito, la voleva!?
 
Che fosse, però, solo gelosia? Che il suo amore per lei l’accecasse e non vedesse l’ovvio? Ovvero che, magari, quelle due fossero fatte per stare assieme nonostante l’ambiguità dell’inglese?
 
Scosse la testa: i fatti erano fin troppo chiari.
 
Prese in mano il cellulare, fino ad allora intoccato sul comodino accanto al letto, e aprì la cartella dei messaggi dove vi era una lunga sfilza di sms scambiati tra lei e l’italiana: lei sapeva, diceva in un messaggio, che l’inglese non era tipa da essere fedele ma non le importava finché a starci male non fosse stata lei stessa. In un altro ancora le dichiarava quanto fosse contenta di avere una persona come l’anglosassone accanto.
 
Rabbia, tristezza e gelosia salivano ogni volta che li rileggeva: perché proprio con lei doveva parlare di quanto fosse felice e serena assieme a quella?
 
Nell’ultimo messaggio, inviato proprio quella sera, infine, le chiedeva che cosa volesse dirle con quelle rivelazioni.
 
Non vi aveva ancora risposto perché, se lo avesse fatto, il messaggio avrebbe contenuto solo una frase:
 

“Yo quiero amarte, yo quiero dirte te amo*.”

 
Sapeva che si sarebbe esposta, sapeva che avrebbe fatto una stupidaggine, sapeva che avrebbe rovinato sia il rapporto che aveva con l’italiana sia quello con l’olandese.
 
Sapeva che il suo mondo sarebbe crollato per la sua idiozia.
 
Guardò l’uomo dormiente e mise via il cellulare, allontanandolo da sé il più possibile: non sarebbe stato giusto nei suoi confronti mandare un messaggio del genere a qualcun altro, avrebbe tradito i suoi sentimenti.
Gli accarezzò di nuovo i capelli, sospirando.
Avrebbe fatto la cosa giusta, un giorno, e non avrebbe più dovuto nascondere i suoi sentimenti, combattere con sé stessa, dividersi tra mente e cuore. Avrebbe vissuto la vita che desiderava, con la persona amata al suo fianco.
 
Un giorno.






⊱Fine

 



Angolo dell'autrice

Ci terrei a precisare che questa fiction è stata ispirata da un momento di tristezza ma mi girava per la testa già da tempo. Per chi fosse curioso, pregherei di tenersi la curiosità per se perchè non ho intenzione di spiegare i motivi che mi hanno spinto a scrivere questa fiction. E mai lo farò.
Grazie ancora per l'attenzione e spero che vi sia piaciuta una spamano un po' diversa dal solito.

Alissyachan

  
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