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Autore: puffola16    31/10/2012    1 recensioni
- Ora sono qui e tu stai per partire, perchè tutto questo?
Forse semplicemente non era destino gli dissi.
- Non credo nel destino, gli illusi lo fanno.
Si avvicinò a me guardando fisso negli occhi, in quegli occhi in cui mi ero persa tante volte e decisi di farlo ancora una volta, un ultima volta.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Capitolo 1

E' circa un'ora che sono distesa su questo letto, in mezzo a un mucchio di vestiti.
La valigia ai piedi del letto è già piena e non ho la minima idea di come far entrare il resto delle cosa da portare.
Non pensavo che partire fosse cosi difficile.
Circa due settimane fa, prima della fine della scuola, mio padre mi invita a passare le vacanze estive in Italia.
Senza neppure pensarci accetto.
Mia madre è a dir poco furiosa, non vuole che vada in Italia.
Nell' ultimo periodo abbiamo avuto parecchie discussioni, ed anche per questo ho deciso di allontanarmi da casa.
Inoltre sono anche quattro anni che non vedo mio padre.
Entra in camera senza bussare.
Charlotte:Non ho voglia di litigare ancora. Finiamola qui ti prego. Voglio partire tranquilla, senza il pensiero di lasciarti qui con il muso.
Mamma:Va bene, non ero venuta per litigare, ma per darti questo.
Mi porge una busta grande e capisco immediatamente cosa contiene.
La guardo e l' abbraccio.
Charlotte:Mi mancherai.
Mamma:Anche tu.
Charlotte: Saranno solo tre mesi.
Mamma: Puoi tornare indietro quando vuoi.
Charlotte: Non ce ne sarà bisogno.
Mia madre è preoccupata, la vedo dallo sguardo che ha.
Ci sciogliamo dall'abbraccio e con una scusa esce dalla stanza per non scoppiare a piangere davanti a me.
Decido che è inutile rimandare,metto le ultime cose in valigia e la chiudo.
Alle otto esco di casa per incontrare i miei amici e salutarli.
Con loro sarà più facile, almeno penso.
Quando arrivo a casa di Micaela la mia migliore amica, ci sono tutti i miei amici ad aspettarmi per augurarmi buon viaggio.
Charlotte: Grazie per tutto questo.
Micaela: Mi stanno distruggendo casa.
Charlotte mi mancherà tanto la tua  comoda casa.
Micaela: Dovrei mancarti io non la mia casa
Charlotte: Ovvio che mi mancherai.
Micaela: Abbracciami!
Ci abbracciamo e entrambe eramo sul punto di piangere.
Victor: Posso rubartela un attimo Micaela?
Micaela: Si si basta che me la riporti.
Victor mi condusse di sopra dove c' era la camera di Micaela e dei suoi genitori,
Arrivati sul pianerottolo si guardo intorno spostando lo sguardo dalla camera di Micale a quella dei suoi genitori.
Poi scelse quella di Micaela.
Victor: Volevo stare un pò solo con te prima di partire.
Charlotte: Sono qui.
Si avvicinò guardandomi negli occhi, mi strinse a se e posò le sue labbra sulle mie.
Mi condusse sul letto e le sue mani cominciarono a scendere lungo i fianchi, dentro i pantaloni.
Poi prese a sbottonarmi la camicia.
Charlotte: Aspetta, aspetta.
Victor: Perchè lo vogliamo entrambi no?
Charlotte; Proprio per questo, io domani parto e non ci vedremo per tre mesi, non mi va di passare la notte con te e poi rivederti dopo tre mesi.
Se vuoi stare con e me e avere una storia allora aspetta, aspettami.
Victor: Forse hai ragione, non voglio una relazione seria, io e te siamo solo amici...
Charlotte: Che significa?
Victor: Che non stiamo insieme.
Charlotte: Si si amo solo amici che limonano.
Victor: Nè riparliamo quando torni, no anzi quando cresci!
Charlotte: Ma vai al diavolo!
La serata non si concluse bene, Micaela scoppiò in lacrime come un fiume in piena, Victor se ne andò senza salutare.Driin Driin
Quando la sveglia suona, io sono già sveglia da un bel po.
        
Driin Driin
Non si riesce a dormire quando si è ansiosi.
Non ho fame, ho lo stomaco chiuso perciò salto la colazione.
Alle otto ci rechiamo all'aeroporto.
Ad ogni passo che faccio, mi chiedo se è giusto farlo, se non è meglio cambiare idea.
Mi fermo mi manca l' aria, eppure non ho paura di volare. Che mi prende?
Mia madre si ferma a sua volta, vede l' espressione che ho sul volto, è quello della paura.
Ecco cosa mi prende, ho paura.
Mamma: Tutto bene?
Charlotte: No,ho paura.
Mamma: Tesoro, non preoccuparti, pensa che rivedrai tuo padre.
Charlotte: Questo non mi è d' aiuto.
Mamma: Ascoltami, è giusto fare nuove esperienze e andare in nuovi paesi, poi l' Italia è bellissima, vale la pena vederla, fidati.
E se domani vorrai tornare qui, basta chiamare.
L' abbraccio, con la certezza che ogni cosa che farò, ogni sbaglio che commetterò lei ci sarà sempre.
Fiduciosa di questo sono pronta a partire. 
 
  
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