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Autore: Meky    17/05/2007    8 recensioni
Promessi Sposi - La monaca di Monza si ritrova davanti all'ennesimo dolore. L'uomo che ama, Egidio, le chiede di aiutarlo a rapire Lucia e come sempre non riesce a rifiutare
*Introspettivo della monaca di Monza*
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Myself

    Myself.....
               - Where is my light? Oh, God, please save me........

Nella mia vita di fanciulla, passata in questo corpo, fra queste mura che alcuni chiamano "casa", "rifugio", avevo sofferto a lungo. In questa mia vita attuale, che mai avrei voluto fosse tale, ho peccato. Per giorni e giorni ho trascinato la mia anima lontano dalla luce, facendo male alle persone, deridendole, offendendole... perché la mia mente si rifiutava di darsi pace: avrebbe significato darsi la colpa per certe scelte sbagliate... che lei non aveva commesso!
Un giorno, però, arrivò un raggio di luce alla mia porta. In quel momento pensai che forse Dio non si era dimenticato di me, peccatrice fra i peccatori, che non ero così sola come credevo... Ma ora lui, l'uomo che amo, il mio lampo di tenebra nell'anima straziata, mi chiede di privarmene! Che fine farà il mio cuore senza quel calore? Che fine farò, io? Sono confusa, arrabbiata, addolorata, sconfitta... di nuovo. Nulla è cambiato. I "sì" mi escono dalle labbra con una tale semplicità... Perché, Dio, se mi stai ascoltando, mi hai abbandonato tra le braccia di un tormento così ardente e maligno? Perché mi porti via la Tua luce?
Basta, sono stanca di pensare, di parlare al vuoto. Non voglio rimanere sola, voglio qualcuno che mi ami, che mi apprezzi.
Non ha più importanza in che modo.
Con passo leggero e tranquillo, un po' guardingo, mi avvicino a lei, Lucia. Appena mi vede i suoi occhi si illuminano in un sorriso. Perché sento questo dolore pungente al pensiero di ciò che farò? Mente, non pensare, ti prego...
"Avvicinati", le dico, "ho bisogno di chiederti un favore"
Che persona sono diventata? No, non voglio saperlo, non voglio più il dolore...
Continuo a parlarle, le spiego ciò che deve fare nei minimi particolare, le ricordo più volte di non dire chi l'ha mandata. Ha paura, glielo leggo negli occhi; in fondo, è in un paese straniero, la madre è partita e una monaca di cui si fida, ma che sarebbe meglio tenere lontano, le chiede di uscire...
La mia mente sta vagando con troppa velocità...
Con calma la tranquillizzo e la convinco a partire. Gli occhi la vedono mentre si allontana, dirigendosi verso la fine. Mai come in questo momento vedo la maestosità della luce, chiara e forte; la sento scomparire sempre si più e chiamo Lucia.
Mente, taci! Ormai è troppo tardi per tornare indietro... sono stanca si soffrire nella mia stanza di solitudine, voglio dormire e perdermi nell'oblio della notte...
Mi invento una scusa, lei torna a dirigersi verso l'esterno. Non sospetta nulla quella ragazza. Appena scompare dalla mia visuale il mondo si richiude su di me. E' notte finalmente? No, mi dice ancora questa fastidiosa voce, non è notte: è ancora giorno.
Sono diventata forse cieca? La Luce, quella Luce, potrò rivederla ancora?
Ti prego, sorgi presto, mia notte di pace...


 

 

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Questa volta ho scritto una fic molto corta, anche perché questo è un mio tema di italiano (9+ *___*) ^^' Ma visto che mi era venuto così bene l'ho voluto mettere qui! Spero a voi sia piaciuto
Meky

  
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