Listen to your heart

Pepper bussò alla porta dell’ufficio ed entrò appena sentì :<< Avanti. >>

:<< Signor Stark oggi ha una conferenza . . . >> cominciò ad elencargli, con l’agenda in mano, tutti li impegni della giornata.

Tony smise di ascoltarla dopo pochi secondi e prese ad osservarla attentamente.

Non si era mai accorto di quanto fosse bella, con tutte le donne che aveva attorno non si era mai accorto di lei. A volte si chiedeva come facesse quella donna a sopportarlo.

:<< Signor Stark mi sta ascoltando? >>

:<< Si. >> mentì lui abbassando lo sguardo.

:<< Davvero? >> chiese la donna stupita dal suo comportamento.

:<< Si certo, ha parlato di una conferenza, giusto? Continui pure, la ascolto. >> rispose sollevando la sguardo verso la donna che riprese a parlare.

Nuovamente Tony si perse nei suoi pensieri, gli tornarono in mente le parole della sua professoressa di lettere del liceo: la nostra felicità non sempre dipende dalla dichiarazione dei redditi.

Per anni gli erano sembrate parole assurde ma ora, vedendo Pepper davanti a se, si rendeva conto di quanto quelle parole fossero vere.

Pepper era sempre stata una delle poche -pochissime- persone che gli erano sempre state accanto, ed era stata l’unica che . . .

:<< Signor Stark mi sta davvero ascoltando? >>

:<< Si. >> questa volta la guardò negli occhi mentre le mentiva spudoratamente.

La pazienza era una delle tanti doti di Pepper che lui ammirava e, vedendola sospirare con rassegnazione, pensò che la sua professoressa avesse veramente avuto ragione: la sua felicità non dipendeva dai suoi soldi, ma semplicemente da Pepper, la sua paziente Pepper.