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Autore: Echo85    02/11/2012    4 recensioni
[Alcuni dialoghi e scene della 4x06: "A servant of two masters"]
Doveva però ammettere che comunque cercava di tenerlo sempre il più vicino possibile a se. Era lui la sua armatura. Ogni volta che c’era un pericolo in agguato, lo prendeva per la giacca e lo trascinava dietro al suo corpo o comunque verso il lato più sicuro. Oltre che proteggere Camelot, oltre a proteggere se stesso, il suo dovere era anche proteggere quel giovane uomo che non aveva mai esitato a buttarsi nell’inferno per salvare la sua vita.
Era per questo che si sentiva così responsabile, si disse ignorando la stretta al cuore che suggeriva che quello non fosse l’unico motivo per cui, quando erano in pericolo, la prima cosa a cui pensava, fosse assicurarsi che Merlin fosse al sicuro.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione, Contesto generale/vago
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NOTE: Salve a tutti, questo è il mio ingresso in questo fandom e rappresenta anche la prima ff in assoluto.


DISCLAIMER: Questi personaggi non mi appartengono. Tutti i diritti sono riservati al legittimo proprietario del copyright: la BBC. Non ho fini di lucro.
 


***







Era stato tutto così veloce.
Un momento prima stavano battibeccando come al solito, mentre tornavano verso Camelot insieme ai fidati cavalieri e un attimo dopo erano stati attaccati. Arthur era stato tirato giù dal cavallo. Merlin era sceso di fretta e vedendo un assalitore dirigersi verso il re, aveva urlato il suo nome, ma invano. Era stato così costretto ad allontanare il pericolo usando la sua magia.
Era sempre contento di essere utile anche senza l’utilizzo delle spade.
Come spesso succedeva, grazie al suo intervento si era evitata una tragedia, ma il fatto che la sua priorità fosse la salvezza del re, lo aveva messo anche questa volta, in pericolo. 
All'improvviso un uomo era spuntato dal nulla e lo aveva colpito così forte da farlo stramazzare al suolo, stordito e incapace di compiere qualsiasi movimento.
Fu questa l’immagine che Arthur si trovò davanti quando, liberatosi dell’avversario, si era girato per assicurarsi che Merlin stesse bene.
I suoi occhi si spalancarono, mentre sconvolto e spaventato, guardò il suo servo a terra completamente inerme.
Quella vista gli provocò una fortissima stretta al cuore. Corse immediatamente verso di lui.

“Merlin? Merlin?".

Come risposta ricevette solo un veloce sguardo colmo di dolore.
Era sveglio, ma la grande botta gli aveva tolto il fiato e quindi non riusciva a respirare e tanto meno a parlare. Il fatto che non avesse perso conoscenza gli diede immediato sollievo, ma il vederlo soffrire così tanto gli provocò un’insopportabile angoscia che ovviamente cercò di nascondere, non solo al giovane, ma anche a sé stesso.
Lo aiutò ad alzarsi e gli mise un braccio sulle spalle, dandogli così la possibilità di appoggiarsi completamente a lui e con l'altra mano gli andò a cingere delicatamente il polso.
I cavalieri erano ancora nel bel mezzo del combattimento e così lui riuscì ad allontanarsi senza che fossero presi di mira da altri assalitori.
Camminò per un po’ cercando di allontanarsi il più possibile dal quel luogo pericoloso, ma poi fu costretto a fermarsi per riprendere fiato.
Depose delicatamente Merlin sul tronco di un albero, appoggiandosi a sua volta mentre respirava affannosamente.
Guardò il giovane pallido e sofferente, ma non si stupì nel sentire il ragazzo scherzare nonostante la sua condizione.

“Sono davvero arrabbiati, dovrebbero sfogarsi”

Arthur lo guardò con un’espressione piena di dispiacere. “Lo hanno appena fatto. Su di te.”
E poi allontanò lo sguardo sentendosi terribilmente in colpa.
Lo portava sempre con lui, verso tutti i pericoli in cui ogni giorno potevano imbattersi. E lo faceva sapendo che non possedeva le capacità di un cavaliere. E lo faceva sapendo che non era nemmeno protetto dall’armatura.
Doveva però ammettere che cercava di tenerlo sempre il più vicino possibile a sé.
Era lui la sua armatura.
Ogni volta che c’era un pericolo in agguato, lo afferrava per la giacca e lo trascinava dietro al suo corpo o comunque verso il lato più sicuro.
Oltre a proteggere Camelot, oltre a proteggere sé stesso, il suo dovere era anche preservare quel giovane uomo che non aveva mai esitato a buttarsi nell’inferno per salvare la sua vita.
Era per questo che si sentiva così responsabile, si disse, ignorando la stretta al cuore che suggeriva che quello non fosse l’unico motivo per cui, quando erano nei guai, pensava prima di tutto a assicurarsi che Merlin fosse sano e salvo.
Era ora di smettere di pensare.
Il respiro era tornato regolare e quindi avrebbe potuto rimettersi in marcia. Mise di nuovo il ragazzo nella stessa posizione di prima e, ignorando quella sensazione di benessere che provava sentendo quel corpo stretto al suo, proseguì.






***





Merlin non si aspettava che sarebbe andata a finire così. Quando aveva visto quell’uomo in procinto di colpire il re, aveva agito come sempre pensando al bene di quest’ultimo.
Soddisfatto di averlo salvato per l’ennesima volta, constatando che ormai l’avversario con cui Arthur stava combattendo fosse ormai a terra - e che anche i cavalieri se la stessero cavando bene come sempre - aveva pensato di averla scampata anche quel giorno.
All’improvviso, invece, aveva sentito gli zoccoli di un cavallo sempre più vicini a lui, si era girato immediatamente, ma era stato troppo tardi. Qualcuno era arrivato alle sue spalle colpendolo talmente forte da farlo finire a terra, frastornato e dolorante.
Le sue palpebre si erano chiuse a causa delle terribile fitte, ma era cosciente e questo era un buon segno.
Aveva deciso di provare a muoversi, ma nel frattempo aveva sentito urlare il suo nome e dopo un attimo due mani stavano tastando gentilmente le sue spalle. 
Aprì gli occhi e vide il viso del re a pochi passi da lui. La sua espressione era talmente piena di preoccupazione che Merlin ne rimase profondamente colpito. Sembrava davvero sconvolto, ma non poteva essere per lui. Sicuramente era stata la sorpresa di quell’assalto improvviso oppure uno dei cavalieri era stato ferito gravemente.
Provò a dirgli qualcosa ma era senza fiato e così richiuse gli occhi, non prima di aver visto l’espressione di sollievo disegnarsi sul viso di Arthur quando i loro sguardi si erano incontrati.
Si disse che probabilmente aveva perso la lucidità e che stava semplicemente assistendo a quello che desiderava vedere e non quello che stava succedendo davvero.
Quando però si sentì sollevare e sentì il corpo del re così vicino al suo, divenne ancora più confuso… forse era svenuto e stava solo sognando.
Non gli importava più, decise di abbandonarsi a quel calore e smettere di pensare.

Avevano camminato per un po’ quando si sentì allontanare dal corpo dell'altro e avvertì quelle mani scendere sulla sua vita per adagiarlo meglio contro un albero.
Aprì nuovamente gli occhi accorgendosi che, seppure ancora con fatica, era in grado di parlare.
Guardò l’uomo al suo fianco a sé e gli sembrò di vederlo ancora preoccupato.
La situazione gli sembrava così strana che cominciò a sentirsi in imbarazzo e questo lo portò a fare una battuta. Era sicuro che in questo modo avrebbe visto il re sorridere, ma così non fu. Anzi, lui gli rispose in modo così cupo e con un tono di voce così serio, da rendere la sua confusione ancora più grande. Alla fine era stato lui quello che si era trovato a sorridere per nascondere il suo turbamento.
Vide il suo sguardo perdersi nel vuoto e si chiese a cosa stesse pensando, non potendo nemmeno lontanamente immaginare quali fossero le sue considerazioni.
Si stava chiedendo questo, quando Arthur gli disse che era ora di continuare.
Merlin sperò che gli avrebbe permesso di aggrapparsi di nuovo al suo corpo come aveva fatto prima e quando, inconsapevolmente, il re esaudì la sua speranza, il ragazzo chiuse gli occhi godendo di quella sensazione di pace che, nonostante la sofferenza fisica, lo avvolgeva totalmente.
 




NOTE: Dato che non sono pratica, se dovessi avere sbagliato il rating, le note o altre cose, mi potreste avvisare? Grazie.
  
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