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Autore: Deb    02/11/2012    0 recensioni
{Minimo accenno Merthur | Ambientato nella quinta stagione | Piccolo spoiler sulla quinta stagione}
Sapevano che Morgana aveva attentato al trono di un regno vicino affinché potesse attaccarli.
Quello che preoccupava, però, era che Arthur aveva scoperto del piccolo Aithusa. L’aveva già incontrato in precedenza, ma, a quel tempo, non si era posto alcuna domanda.
In quel momento vedeva negli occhi del re l’ossessione di volerlo uccidere. La cosa primaria era proprio quella: uccidere il drago bianco.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Merlino, Morgana, Principe Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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Uccidere il drago bianco


Sapevano che Morgana aveva attentato al trono di un regno vicino affinché potesse attaccarli.
Quello che preoccupava, però, era che Arthur aveva scoperto del piccolo Aithusa. L’aveva già incontrato in precedenza, ma, a quel tempo, non si era posto alcuna domanda.
In quel momento vedeva negli occhi del re l’ossessione di volerlo uccidere. La cosa primaria era proprio quella: uccidere il drago bianco.

Merlin stesso aveva fatto nascere Aithusa, ma, dopo averlo fatto, non si era posto alcun problema. Con quel cucciolo c’era Kilgharrah, l'avrebbe educato. Almeno così aveva sempre creduto.
Come aveva fatto Morgana a legarlo a sé? Perché Aithusa la seguiva?
«Non dirmelo, hai un brutto presentimento», il re lo prese alla sprovvista. «Non siamo ancora partiti e già ti tremano le gambe, eh, Merlin?». Lo prese in giro sorridendo divertito.
«Ero soltanto sovrappensiero, sire», lo raggiunse visto che già era distante di almeno dieci passi.
Non aveva paura, ma era preoccupato. Non voleva certo che Aiuthusa morisse, ma conosceva Arthur e sapeva quanto lui ci credesse davvero. Per lui i draghi erano pericolosi, erano esseri magici da dover abbattere. Era stato cresciuto così, non conosceva la verità.

Attendeva l’arrivo di Kilgharrah, lì nella radura.
Merlin aveva perfino pensato di chiamare Aithusa stesso, ma l'aveva già incontrato e aveva scoperto che non sapesse parlare.
«Giovane mago», disse il dragone una volta appoggiate le zampe al terreno.
«Aithusa è con Morgana, perché non è con te?». Andò subito al sodo, Merlin. Non poteva comunque rischiare di farlo rimanere per troppo tempo lì, con lui. Qualcuno avrebbe potuto vederlo e, sicuramente, sarebbero nati altri guai.
«I draghi devono trovare la propria strada da soli».
«Non sa parlare».
«La parola è un dono. Se non ha ancora imparato, non lo merita».
Merlin si sentiva in colpa. Non si era posto alcun problema per Aithusa dopo la sua nascita. Credeva fermamente che Kilgharrah l’avrebbe protetto, che gli avrebbe insegnato tutto quello che conosceva.

Morgana era davanti a loro due.
Gli altri cavalieri stavano combattendo più indietro, ma Arthur e Merlin erano riusciti ad avanzare, riuscendo a raggiungere la sala del trono.
Morgana era seduta, sorrideva beffarda alle loro figure. Lo sapeva che era in netto vantaggio.
Merlin non sapeva ancora cosa avrebbe dovuto fare.
«Benvenuti», prese la parola la donna alzandosi in piedi.
«Morgana, è ora di porre fine a tutto questo. Dobbiamo trovare una soluzione».
La donna sogghignò, «lasciami Camelot, lasciami il trono. Spetta a me di diritto».
«Morgana...», tentò di parlare il re, bloccato dalle parole della sorellastra, parole magiche.
Merlin si trovava poco dietro Arthur, era pronto. Se fosse stato necessario, avrebbe utilizzato la magia lui stesso.
In quel momento entrò con passo incerto il drago bianco. Non sembrava stesse bene.
Arthur strinse con più forza l'elsa della spada, pronto a colpire.
Morgana scagliò contro di loro un incantesimo, ma, sotto gli sguardi sbigottiti di tutti – Merlin compreso – Aithusa si era portato davanti al re ed al suo servo, creando una barriera di protezione con il proprio corpo.
«Aithusa!», urlò la strega preoccupata.
Il piccolo drago ruggì contro la sua padrona, come Kilgharrah aveva già fatto più volte con Merlin. Le aveva comunicato qualcosa, il mago ne era certo.
Morgana si bloccò dov'era, le lacrime agli occhi, come se fosse stata sconfitta.
«Non finisce qui». Affermò, prima di scomparire.

Merlin si portò davanti al drago, per proteggerlo.
«Arthur, vi prego. Vi ha salvato la vita».
«È un drago, è pericoloso. Spostati, Merlin. È un ordine». Il re era risoluto, brandiva saldamente la spada e guardava Aithusa con ribrezzo.
«No».
Non avrebbe dovuto andare contro il volere del suo sovrano, ma non poteva permettergli di porre fine alla vita di Aithusa. Lui non era cattivo e doveva essere protetto.
«Devo forse condannarti per tradimento, Merlin? Non voglio ripeterlo, spostati».
Il mago deglutì, non sapeva proprio come comportarsi.
«Sire, vi prego», aveva ormai le lacrime agli occhi. «Dategli una possibilità».
Il re sospirò, incerto.
«Perché ti sta così a cuore questa creatura? È puro male».
«Come lo sapete? Vi ha salvato la vita, non può essere...».
Arthur non gli fece concludere la frase, prendendo lui stesso la parola.
«Sei troppo ingenuo. Cerchi di vedere sempre il buono in tutto e tutti», sospirò nuovamente ormai sconfitto, fondamentalmente non voleva vedere il suo servo triste. Cosa che non avrebbe dovuto importare, visto che era solo un servitore, ma non riusciva a non ascoltare cosa aveva da dire.
Si fidava di lui, ciecamente. Perché, quindi, non avrebbe dovuto credere a quello che diceva? Forse quel drago non era malvagio.
«D'accordo, Merlin», acconsentì infine. «Ma se succede qualcosa di spiacevole la responsabilità sarà tua».
Il volto del mago si illuminò.
«Grazie, Arthur. Grazie».
Accarezzò il muso di Aithusa che, in risposta, si avvicinò a Merlin per fargli capire quanto fosse grato di quell'atto d'affetto.
Quel giorno c'era stata una svolta in tutta Camelot. Un drago bianco era divenuto parte integrante del regno.
Certo, la responsabilità era tutta di Merlin, ma sapeva che Aithusa avrebbe fatto qualsiasi cosa egli gli avesse richiesto, in fondo, era l'ultimo signore dei draghi.
In un futuro, poi, Aithusa sarebbe stato sicuramente in grado di parlare, e gli avrebbe raccontato cosa l’avesse spinto ad avvicinarsi a Morgana.
Sarebbe stato un aiutante importante per le sorti del regno e, ne era certo, con il tempo anche Arthur si sarebbe affezionato a lui.

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Sono tornata con una nuova storia su Merlin! *0*
Sinceramente, non capisco come, quando e perché Aithusa sia finito con Morgana. Merlin, perché non l'hai accudito? In fondo sei il padre... in un certo senso! E anche Kilgharrah... Sei l'ultimo drago, fortunatamente nasce un draghetto e tu... drago sapientone, lo lasci andare allo sbaraglio? o.o
C'è qualcosa che non mi quadra, insomma. xD
Che poi, Aithusa non sa parlare, però Morgana lo chiama “Aithusa”, nome che ha dato Merlin... come fa Morgana a sapere che si chiama Aithusa e non Giuseppe?
Okay, comunque, mi è venuta in mente di scrivere una OS su Aithusa. <3
Ovviamente dovevo metterci minimi accenni Merthur, anche se la storia non è incentrata su di loro, ma non potevano mancare. u.ù Arthur ha sposato Gwen per poter stare in segreto con Merlin, soso.
Spero vi sia piaciuta.
Grazie ad Ili91 per il betaggio! Storia dedicata a lei che adora il Merthur ed odia Gwen quanto me! ♥
Come contesto ho messo "Nel futuro" in quanto ancora non c'è "Quinta Stagione".
Baci
Deb
   
 
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