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Autore: Tayr Seirei    02/11/2012    6 recensioni
C'era, un "poi"? No. "E poi" niente. Non sarebbe rimasto nulla, nemmeno lui.
Avrebbe distrutto ogni cosa.
Fragili. Deboli. I n u t i l i. Non siete nient'altro che esseri umani!
E rideva.

Oneshot Casteshipping ispirata alla canzone Karakuri卍BURST dei gemelli Kagamine! Sì, sì, suvvia, non sgranate gli occhi. Ho davvero scritto una Caste (Pseudo. Ma dalla regia mi assicurano che l'idea è quella). Vagamente delirante, il rating arancio è SOLO per gli scleri di Bak'ra. Nessun vestito volante.
Dedicata a Soe Mame! *^*
Kowashitee- ehm, magari no. Si comincia!
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atemu, Touzoku-ou Bakura
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Karakuri卍BURST

Non è abbastanza? N o n è a b b a s t a n z a


Caste.




Avrebbe voluto distruggere ogni cosa.
Tutto. Tutto. Senza lasciare traccia.
Dalla cosa più idiota, sottile, a quella più importante.
Le case dove le persone rientravano stanche dal lavoro, la sera, e in cui trovavano ad accoglierli sorrisi e un piatto caldo - Quella cosa chiamata "famiglia". Che cos'era? Non lo ricordava, non lo ricordava più! Avrebbe fatto volentieri crollare tutto con quegli smidollati dentro, e avrebbe assistito al disastro ridendo -, i luoghi di ritrovo dove i ragazzi passavano ore a divertirsi insieme - Amici. Amici. Ne aveva mai avuti lui, di amici? NO! Non erano necessari. Nessuno era necessario. "Che si apra una voragine e li inghiotta!", diceva; ne avrebbe fatto fuori di più insieme -, i panorami più belli del mondo - Il suo mondo non era bello. Non lo era m a i stato.
Il genere umano era male.
Il suo dolore e la sua vendetta si sarebbero ripercossi su ogni singola persona, fino a lasciare un mondo vuoto come il suo animo - ce l'ho ancora, un'anima?
Non se n'era reso conto, ma di lui alla fine non era rimasto altro che una marionetta. Una marionetta che bruciava del suo desiderio di vendetta.
Ma, se avesse potuto vedere il suo desiderio esaudito, tutto sarebbe andato bene!
E poi?
C'era, un "poi"? No. "E poi" niente. Non sarebbe rimasto nulla, nemmeno lui.
Avrebbe distrutto ogni cosa.
Fragili. Deboli. I n u t i l i. Non siete nient'altro che esseri umani!
E rideva.

Ma la marionetta non bruciava solo della sua stessa sete di vendetta, no. Assolutamente. C'era la rabbia, una rabbia immensa con cui, potendo, avrebbe incenerito l'intero pianeta. Uccidere una persona, due, tre, non era abbastanza per soddisfarlo, né mai lo sarebbe stato, fino alla fine! Eppure, c'era un momento in cui la sua furia divampava più che mai. Il momento in cui i suoi occhi chiari si posavano su un altro paio color ametista.
Gli occhi del Faraone Senza Nome.
Li avrebbe cavati volentieri, quegli occhi.
Ma la cosa che davvero lo conduceva alla follia, era lo sguardo di superiorità che vi leggeva. E aveva la tragica consapevolezza, dentro di sé, che non fosse "superiorità" dettata dal suo riuscire sempre, bene o male, a sconfiggerlo a Duel Monsters, Monsters World o qualunque altro gioco oscuro capitasse loro di fare insieme, o da una qualche sorta di ingiustificata arroganza; era superiorità che scaturiva da altro.
C'era un qualcosa che lui non comprendeva. Non poteva farlo. Non lo capiva!
Gli avrebbe voluto strappare via gli organi a mani nude.
Ou-sama non gliel'avrebbe mai spiegato, quel "Perché".
Lo avrebbe voluto fare a pezzi, così, e imbrattarsi da solo di quel magnifico rosso che portava con sé il sangue, alla ricerca di quella risposta che non conosceva nelle sue stesse carni.
E in tutto ciò c'era qualcosa di malato, lo sapeva, ma non voleva
cambiarlo.
Se tutti erano inutili, anche lui lo era.
Non c'era più bisogno di trattenersi per non impazzire. La follia l'aveva già divorato, cuore, corpo e anima.
Ma adesso voleva sapere, e per qualche istante si sarebbe saziato.
- Ousama - sibilò, mentre i loro Ka scontravano brutalmente, creature serpentiformi alte nel cielo - Adesso ti farò una domanda. Una sola. Rispondimi e basta, altrimenti potrei semplicemente smontare da cavallo e strozzarti col tuo Puzzle, e al diavolo il Dark RPG e qualsiasi altra cosa! Voglio capire.
Il Faraone lo fissava, e dalla sua espressione comprese di averlo vagamente colto di sorpresa, ma lo lasciò continuare senza interromperlo. - Voglio sapere perché. Perché.
Perché quello sguardo, perché quegli occhi! Perché...

- ... perché non mi odi quanto ti odio io!?
Sarebbe stato giusto. Equo. Comprensibile. Spronante, perfino. Invece si limitava a stare lì e... guardarlo. Si sentiva talmente superiore da concedersi il lusso di non odiarlo, di non temerlo?! Proprio lui...!
E l'altro sorrise.
Un fiotto di rabbia che risaliva, quasi soffocandolo. Quel maledetto bastard-
- Lo vuoi proprio sapere, Bak'ra? - Non usare quel tono derisorio. Non con me! - Era logico che me lo chiedessi, un giorno. Da solo non potresti mai capire. - il Faraone inclinò il capo di lato, scrutandolo, divertito - E' qualcosa che fa parte dell'"essere umano" che tu tanto disprezzi. Perché gli esseri umani per te non sono abbastanza, giusto...?
Un suo cenno verso l'alto, e Osiris e Diabound si separarono.
L'idiota si stava fermando. Non lo temeva.
Non lo aveva mai temuto.
Abbassava la guardia, come se nulla fosse! La f o l l i a ribolliva, mentre l'altro - quell'esserino piccolo, sfrontato, insignificante, spudorato - continuava a guardarlo, continuava a sorridere.
- Ti chiedi perché non ti odi come ti meriteresti, proprio tu che più di ogni altro mi hai maledetto e braccato. Dovrei odiarti, punirti, umiliarti. Forse dovrei, certo... - Piccola pausa - Ma non credo che lo farò. Vuoi sapere il perché, Bak'ra? E allora va bene, te lo spiegherò!

Avrebbe voluto distruggere ogni cosa.

Non posso impedire ogni cosa brutta che succede al mondo. E' fuori dal mio potere.
Ma, di sicuro, posso fermare te.
Impedirti di distruggere tutto...
... incluso te stesso.



Fine



Yoh! Sì, vi assicuro che sono più stupefatta di voi. Ripubblico dopo solo due giorni (!) con un aggiornamento del tutto imprevisto (be', qui niente di strano X°) con una coppia che non pensavo avrei nemmeno mai scritto in versione "seria", ovvero la Caste. (Questo andrebbe sottolineato.) Vaaabbé. Tutto sommato è venuta meglio di quanto pensassi! ^o^ Anche se francamente è stata, a modo suo, un po' conturbante disturbante soprattutto all'inizio. ù-ù'' *Come dire, Bakura risulta inquietante perfino per chi ne scrive. Io pensavo, mentre scrivevo "... E' fuori come un balcone, OK."* Avrei anche voluto metterci il PoV di entrambi, ma alla fine di Yami ci ho infilato solo il paragrafo finale! XD
Ma cosa sarebbe? Si tratta di una semplicissima oneshot ambietata durante la Saga delle Memorie (lo scontro fra Osiris e Diabound sopra la città, appunto) (Ah, Memorie, quanto siete utili per fare loop temporali e idiozie assortite... Sì, in realtà è QUELLO scontro e non uno qualsiasi solo perché sennò veniva Darkshipping e non Caste. ò___ò) ispirata (vagamente) alla canzone Karakuri Burst di Rin e Len Kagamine (<3). La canzone si conclude con lo stesso "senso di sospensione, sì. (Potete ascoltarla qui, è pure sub ita). Karakuri Burst significa "marionetta che brucia", all'incirca, ed è per quello che ho definito "marionetta" Bak'ra. Ho cercato di coglierlo in un momento di pazzia - più estrema del solito X° - per ricalcare l'atmosfera e il desiderio folle di "distruzione" della canzone. U.U
Bene, e ora passiamo a raccontare l'antefatto che ha condotto a tutto ciò! Stamane cazzeggiavo piacevolmente balle, mi spaccavo la schiena sul Game no Jikan Da e, mentre ascoltavo suddetta Karakuri Burst, ho pensato "Diamine, si sposa benissimo con la Caste! ò.ò". Allorché, il mio cervellino mi ha suggerito di fare un giochino: pensare ai vari duetti di Rin e Len ed associare una coppia a ciascuno di essi. E, intanto, pensavo non sarebbe stato male scriverci su. Così è nato un elenco di dieci canzoni con dieci diverse ship associate, che ho deciso di sfruttare per una pseudochallenge tutta personalizzata. Su ognuna di queste canzoni scriverò una flashfic/oneshot (potrei perfino fare una raccolta di drabble) sulla shipping che vi ho accostato. Il titolo delle fanfic sarà una frase ripresa dalla canzone, al 99% direttamente tradotta in italiano, che poi infilerò anche nel testo (Infatti, se ci fate caso, in questa fanfic è presente due volte "Non è/sono abbastanza"). Il tutto radunato nella serie "Dieci riflessi dello Specchio del Suono", che creerò entro breve. *^*
A parte ciò... La dedico a Soe perché la poverina aveva un bisogno cronico di Caste. X° Spero ti faccia piacere! **
Se qualcuno se lo sta chiedendo, con queste cosine arrandom mi sto anche un po' rifacendo lo smalto, che nell'ultimo mese non avevo scritto moltissimo. Appena mi sarò scaldata - ... forse già dalla prossima volta, se continuo così lanciata... - si riparte con gli aggiornamenti di tutto l'apparato! ^o^
PS: il segno nel titolo di Karakuri Burst NON è una svastica. Immagino molti lo sapessero, ma meglio specificare. ù__ù''
E ora vi saluto!
Bye!


  
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