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Autore: Fiamma Erin Gaunt    03/11/2012    2 recensioni
In una notte di luna piena tre cavalieri giungono a Camelot,chi saranno costoro e per quale motivo Artù sembra conoscere così bene il misterioso cavaliere nero?
E Merlino,che dovrà fare i conti con il fatto che il suo segreto non è più tale,come reagirà alla prospettiva di incontrare il figlio della strega Nimueh?
Genere: Avventura, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Merlino, Morgana, Nuovo personaggio, Principe Artù, Un po' tutti | Coppie: Gwen/Lancillotto
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
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Cap 1
 



















 

Era da poco passata la mezzanotte quando le campane suonarono dando l'allarme,degli sconosciuti avevano appena fatto il loro ingresso a Camelot. Artù,che in quel momento riposava placidamente nel suo comodo letto a baldacchino, si alzò di scatto afferrando il fodero della spada e precipitandosi verso l'atrio del castello. Le guardie che erano di ronda lo raggiunsero immediatamente,seguite a ruota dai cavalieri che cercavano frettolosamente di ricomporsi per dare un'impressione più dignitosa al loro principe. Un cavaliere di Camelot doveva essere sempre vigile e pronto allo scontro,non importava quale ora del giorno o della notte fosse.

-Cosa è successo?- chiese il principe ereditario mentre il nutrito gruppetto di combattenti si apprestava ad armarsi.

-Gideon,dalla torre nord,ha individuato dei cavalieri che avanzavano verso la cittadella- replicò Sir Leon,affiancando il suo signore.

-Le loro insegne?- chiese ancora,assicurandosi il fodero della spada alla cinta.

-Era troppo buio per distinguerle,mio signore,ma doveva trattarsi di qualcosa dalla forma insolita e scura- replicò il cavaliere,desolato per non poter fornire maggiori informazioni.

-Bene,andiamo a vedere cosa vogliono questi inattesi ospiti- decretò Artù,uscendo in cortile con i suoi cavalieri al seguito.

Al centro del piazzale stavano tre destrieri dal manto nero,la schiuma bianca sul collo e sul posteriore lasciava intuire che dovevano aver percorso molta strada quella notte. Due cavalieri indossavano cotte di metallo e calzoni in pelle,un elmo celava la loro identità;il terzo,per contro,sembrava essere un tutt'uno con la notte,dati i suoi abiti neri e la cotta di maglia brunita,in modo tale che non luccicasse alla luce della luna offrendo un bersaglio ad eventuali nemici. Doveva essere lui il capo del gruppo,considerò Artù,data l'aria di autorità che circondava il cavaliere nero.

-Dichiarate la vostra identità e il motivo della vostra visita- intimò con tono fermo,la mano sull'elsa della spada,pronto a sfoderarla all'occorrenza.

-Dichiarate piuttosto voi,la vostra identità.Siete forse Artù Pendragon?- replicò uno dei cavalieri,una voce decisamente femminile proveniva da sotto l'elmo.

I cavalieri si guardarono perplessi,una donna cavaliere? Doveva certamente trattarsi di un emissario di un regno lontano o,molto più probabilmente,di uno di quei gruppi di mercenari che venivano spesso assoldati da re Cenred. Rinserrarono la presa sulle loro spade e le sguainarono rapidamente.

-Le domande qui le faccio io- replicò Artù,sfoggiando il più autorevole dei suoi toni.

-Sì,è decisamente lui. In tutta Camelot può esserci solo un uomo dai toni tanto altezzosi e arroganti,ha la parlata di un vero principe- intervenne il cavaliere in nero e la sua voce ,per qualche strano motivo,suonò stranamente familiare all'erede al trono.

-Non saprei,mi avevano detto che il principe Artù era un uomo affascinante e un prodigioso combattente,mentre questo ragazzo di prodigioso ha solo l'arroganza.- replicò ancora la donna,il sarcasmo delle sue parole risultava tagliente come una lama.

-Rivelatemi la vostra identità oppure,oltre alla mia arroganza,assaggerete la mia spada- si spazientì Artù,sfoderando l'arma e puntandola contro la donna cavaliere.

La donna scoppiò a ridere beffarda,come se l'idea di battersi a duello con lui non la impensierisse più di tanto,e ciò lo fece infuriare ancora di più. Stava per vibrare il primo fendente quando il cavaliere,che tanto l'aveva irritato,si tolse lentamente l'elmo,mostrando una cascata di mossi capelli castani che incorniciava un bel volto dall'espressione fiera. Il viso tradiva la giovane età,dunque si era sbagliato,non era una donna ma una ragazza che,occhio e croce,doveva avere la sua stessa età. I lineamenti aristocratici non lasciavano spazio a dubbi,doveva essere di nobile origine.

-Chiudete la bocca,o finirete per inghiottire una delle falene che svolazzano per questo bel cortile- gli fece notare ironica,accennando all'espressione stupita del principe.

-Mi chiedo se una giornata passata alla gogna vi farebbe moderare i toni,milady- replicò Artù,deciso a non perdere quel duello verbale.

-Sarebbe un interessante esperimento,milord,ma temo che non lo verificheremo mai- replicò la ragazza,continuando a scrutarlo con aria impertinente. Non sembrava particolarmente colpita dal fatto di trovarsi al cospetto del futuro re di Camelot.

-Credo di non essere l'unico dei presenti a poter essere tacciato di arroganza- osservò Artù,non lasciando dubbi sul fatto che quell'affermazione era diretta proprio a lei.

-Dunque mi trovate arrogante,milord?- domandò,sgranando gli occhi con aria innocente.

-Tra le altre cose,sì,vi trovo arrogante- confermò Artù.

-Tra le altre cose? E quali sarebbero?- replicò,mentre l'ombra di un sorriso malizioso si dipingeva sul bel volto.

-Sorella,è stato un lungo viaggio e,per quanto mi diverta assistere ai vostri battibecchi,credo sia giunto il momento di rivelare la nostra identità- intervenne il cavaliere che finora era rimasto in silenzio.

-Sei noioso oltre ogni dire,mio caro fratello,e come al solito finisci con il rovinarmi il divertimento- sbuffò la ragazza,scostandosi una ciocca di capelli da davanti gli occhi.

-Dolente di essere causa di tanto risentimento,ma credo fermamente nell'attrattiva di un bel letto caldo in cui riposare.- insistette il cavaliere,sfilandosi l'elmo e mostrando una chioma bionda,che sembrava oro sotto i raggi lunari,e degli incredibili occhi verdi,che ricordavano quelli di un felino. Non assomigliava per nulla a sua sorella,almeno esteticamente,ma c'era qualcosa nei suoi modi che rivelava una certa somiglianza,forse lo stesso modo in cui cavalcavano,con una mano posata arrogantemente su di un fianco,o quel loro sguardo che sembrava dire molto più di quello che esprimevano a voce.

-Orion Athelstan Fraumros,figlio di re Morzan e di Lady Margaret- si presentò,chinando leggermente il capo,prima di aggiungere - E questa è la mia sorellastra,Lady Fiamma Katerina Fraumros-

-Salute,principe Fraumros e salute anche a voi,principessa- replicò Artù,che aveva riconosciuto nel loro cognome gli eredi della dinastia Fraumros,signori del regno di Fireland.

-E costui chi è?- domandò allora Sir Leon,scrutando il cavaliere nero che era rimasto in silenzio e non aveva accennato a mostrare il suo volto.

-Credo che il vostro principe sia in grado di riconoscermi,andiamo Artù,sforzatevi un po'- replicò il diretto interessato,dal suo tono di voce si capiva che stava sorridendo.

Improvvisamente un flash illuminò la mente del principe,certo ora si che tutto aveva un senso;la sensazione di familiarità,quella voce che gli ricordava la sua infanzia e,avrebbe potuto scommetterci la vita,quell'elmo celava una strana eterocromia.











Spazio autrice:

Era un po' di tempo che mi girava per la testa l'idea di una fanfiction su Merlin,spero di essere riuscita ad incuriosirvi almeno un pochino,al prossimo capitolo.
Baci baci,
               Bella_92

 

 

  
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