Rosso è il cielo

 

Rosso è il cielo, e mentre i suoi occhi si volgono ad esso, silenzioso e lento, il Sole scende, oltre la linea dell’utopia, unica stella tra tutte da lei odiata.

Un brivido percorre la schiena della Creatura Alata: la consapevolezza dell’ alba l’opprime.

Essa desidera la Notte. Ma sa che presto o tardi il Sole ritornerà.

E come l’inchiostro scorre sul foglio, il sangue scorre nel suo cuore.

Ma ecco si ferma: una stella, la prima di questa notte.

Di nuovo manca un battito: un’altra stella.

E così per tutte le altre, si ferma per un attimo il cuore e la penna.

Ora che finalmente le può contemplare tutte spalanca le ali, accompagnando il gesto con le braccia, all’oscurità di quella Notte.

Ma prima di immergersi nella coltre nebbia del Cielo Stellato, figure senza senso di delineano e sempre più prendono forma: rabbia, amore, gioia, odio.

Sa che non le raggiungerà mai... le Stelle. E loro che danzano e giocano da lassù gli sorridono beffarde: lo sanno anche loro.

Ma a lei in fondo non importa. Perché la Notte le da’ già qualcosa che non può avere di Giorno.

Il poter guardare le Stelle che essa ama.

E quando ogni mattina torna sulla Terra, tristezza invade la Creatura Alata.

Per il Sole che non può avere...

Desidera la Notte...

Per la musica che può ascoltare...

Per assaporare il suono delle dolci note che mani forti, amate segnano nel Buio.