Dieci anni dopo.
‘Andrà tutto bene’ mimo con la bocca a mio fratello, Cinna. Lui è nell’altra corsia, dove ci sono i ragazzi dodicenni. Sento picchiettare il microfono sul palco, giro la testa, non posso più osservare Cinna. E’ l’accompagnatrice del distretto numero 4. Si, Capitol city è rinata, ognuno è stato assegnato a un distretto, a caso, ringrazio ogni giorno Dio per essere capitata nello stesso distretto di mio padre e di mio fratello. Comunque sia Revalone Chiffe, credo che si chiami così, inizia a parlare, non l’ascolto nemmeno, sento solo dei lontani «Siete contenti che Capitol city esisti ancora?» o «alcune persone hanno fatto tante azioni cattive in passato, ma noi siamo ancora qui!». Oh che felicità, quanta gioia, ma per favore. Il mio distretto spruzza gioia da tutti i pori, si vede dai loro visi rigati da lacrime e dai loro faccini tristi. Adesso che ci penso siamo veramente a una mietitura, ecco come si sentiva mia madre, mio padre e mia zia. Ma a me non importa morire, solo pretendo che non tocchino il mio fratellino nemmeno con un dito, ma se lui sarà chiamato non potrò offrirmi volontaria al suo posto. «Com'è che si diceva? O ecco, prima le signore!», devo aver pensato troppo perché ho saltato tutta la parte della storia di Capitol city, dalla ribellione alla rinascita, e del bla bla bla, a volte sono così, con la testa tra le nuvole, un po’ isolata dal resto del mondo, ma io lo preferisco.
Vedo la mano circolare nella boccia di vetro, prendere un bigliettino, a caso. Revalone annuncia: «Uh, che grande coincidenza! UDITE UDITE» sta praticamente urlando, mi viene quasi il mal di orecchie «CON GRANDE ONORE ANNUCIO IL TRIBUTO FEMMINA DEL DISTRETTO 4 DI QUEST’ANNO SARA'…» non potrebbe parlare un tantino più basso? «DANDELION MELLARK».