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Autore: margheritina_93    03/11/2012    5 recensioni
Rose strinse di più il dottore e lui continuò a baciarla con trasporto. In quel momento fu come se un fulmine la colpisse. C'era qualcosa di sbagliato in quel momento, perchè l'uomo che stava baciando non era il suo dottore.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Doctor - 10, Rose Tyler
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dalig Ulv Stranden

 

Finalmente lo aveva trovato. I dalek erano morti, la Terra salva.

Ogni cosa era al suo posto, lui era lì, e lei con lui. Insieme.

Assaporò il suono di quella parola nella sua mente, voleva dire tante cose al suo dottore, che cosa aveva fatto in tutto quel tempo...

Intanto il tardis era atterrato, e il dottore spalancò la porta. - Dalig Ulv Stranden!-

Uscirono tutti e Rose si guardò intorno. Sentiva il dottore parlare con sua madre, poi capì.

-Un momento...questo è l'universo parallelo giusto?-

Lui la guardò, e in quegli occhi la ragazza lesse il messaggio che il dottore le stava urlando: "lasciami andare".

 

-Sei di nuovo a casa.-

 

La ragazza elaborò quel pensiero nella sua mente, restare sola, di nuovo.

-Le pareti del mondo si stanno di nuovo chiudendo, ora che la bomba anti realtà non è esplosa, sta avvenendo una chiusura dimensionale retroattiva. Visto? Adesso capisco tutto!- Disse intanto Donna, che aveva aquisito la mente del dottore.

Ma il dottore aveva scelto Rose come compagna di viaggi proprio perchè era determinata, e non si si sarebbe arresa tanto facilmente. -...Ma io ho passato tanto tempo a cercarti, non voglio tornare indietro!-

-Ma devi farlo...Abbiamo salvato l'universo, ma ad un costo, ed il costo è lui. Ha distrutto i dalek, ha commesso un genocidio, è troppo pericoloso per essere lasciato solo.-

 

-Tu mi hai creato!- Esclamò l'altro dottore.

 

L'originale gli rispose guardandolo negli occhi. -Esatto, sei nato in battaglia; pieno di sangue, rabbia e vendetta.- Poi il suo sguardo incontrò quello della ragazza che tanto aveva cercato e si fece più dolce. -..ti ricorda qualcuno?...Sono io, quando ci siamo conosciuti. E tu mi hai reso migliore. Ora puoi fare lo stesso per lui.-

-...Ma lui non è te...!

-...Ha bisogno di aiuto...fallo per me.

 

-C'è molto più di questo! - Esclamò Donna. - Non capisci cosa sta cercando di darti? Diglielo avanti!

 

Rose si voltò e il secondo dottore si fece avanti. -Somiglio a lui, penso come lui, stessi ricordi, stessi pensieri, stesso tutto...Però io ho solo un cuore.

-Che vuol dire? -

-Che in parte sono umano. Soprattutto nell'invecchiamento, invecchierò e non mi rigenererò mai. Io ho soltanto una vita. Rose Tyler...potrei viverla con te...se vuoi.-

-Questo significa che invecchieremo insieme?

-Insieme.

Stava accadendo tutto così velocemente che Rose si sentiva frastornata. Posò una mano sul petto del Dottore-umano e sentì il battito del suo cuore. Ma dando le spalle al vero dottore non vide il suo sguardo rassegnato posarsi su di loro.

- Devo andare, questa realtà si sta chiudendo. Per sempre.-

La ragazza lo raggiunse.

-...Ma...Non è comunque giusto...Perchè il dottore...sei..sei ancora tu!

-E io sono lui.- Cercò di spiegarle di rimando.

-D'accordo, rispondetemi allora! - Rose era tra i due dottori, uno l'uomo che amava, l'altro quello che poteva amare. Si rivolse al primo, al vero dottore. - L'ultima volta che ero qui, nel giorno peggiore della mia vita...qual'è stata l'ultima cosa che mi hai detto? Avanti, dilla!-

Lui deglutì per liberarsi del groppo che aveva in gola: non avrebbe mai potuto stare con lei.

-...Ho detto: Rose Tyler.-

-Si...e come è finita quella frase?-

-...è necessario dirlo? -

Rose si volse e domandò all'altro: - E tu dottore? Qual'era la fine di quella frase? -

L'uomo si chinò e le sussurrò all'orecchio.

-Ti amo.-

Rose si bloccò un attimo, poi accadde tutto molto velocemente: Lui, la sua voce, quella frase, finalmente insieme. Senza pensarci un attimo lo baciò, ed era proprio come se l'era immaginato tante volte, meraviglioso, come lui.

Il dottore non disse altro, aveva gli occhi lucidi di lacrime che la sua Rose non avrebbe visto mai. Deglutì provando a respirare e decise di togliersi dagli occhi quella scena che per lui era così dolorosa.

Per lui lì non c'era più nulla. Si incamminò verso il tardis con Donna al seguito.

 

Rose strinse di più il dottore e lui continuò a baciarla con trasporto. In quel momento fu come se un fulmine la colpisse. C'era qualcosa di sbagliato in quel momento, perchè l'uomo che stava baciando non era il suo dottore.

Lei non avrebbe mai avuto il dottore per sè, e questa consapevolezza le pesò addosso come un macigno.

Si staccò di colpo da quelle labbra e lui la guardò come la guardava sempre il dottore; ora lei sapeva che c'era l'amore in quello sguardo. Però ora aveva una luce negli occhi che lei non aveva mai visto, ed era la libertà di poter esprimere quel sentimento; di poterle dare una vita normale, umana.

Ma non era lui

E lei pregò di stare per fare la cosa giusta.

Con uno scatto prese la rincorsa e si buttò nel tardis, travolgendo Donna che stava per chiudere la porta. - Ehi!, Ma che modi sono!-

La porta sbattè e il dottore ormai aveva abbassato la leva. Erano partiti.









Un bacio a tutti! Se vi va ditemi che ne pensate di questo primo capitolo! :D
  
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