PROLOGO

Junior non era più lo stesso da quando aveva notato sul pianeta terra la presenza di quella strana creatura. Era molto strana. Non aveva l’aura o almeno lui non riusciva a percepirla. L’aveva notata per caso durante uno dei suoi allenamenti solitari, riprendendola mentre era intenta a scontrarsi con un dinosauro gigante che l’aveva attaccata. Si nascondeva sotto un mantello dorato con un cappuccio che ricopriva l’intero viso e non permetteva di distinguere se fosse uomo o donna. Questo essere lo attirava. Voleva sapere chi fosse o cosa fosse e la curiosità di Junior non nasceva solo dal fatto che questi non possedesse un’aura quasi fosse un cyborg (che non era), ma anche dal fatto che possedeva altrettanti strani e oscuri poteri la cui natura il namecciano non si sapeva spiegare. Erano anomali e misteriosi,  qualcosa di soprannaturale al soprannaturale che non aveva mai visto prima e si interrogava e si interrogava ma non riusciva a capire di che natura fossero e quale fosse la loro origine, probabilmente magica aveva saputo ipotizzare solo questo. Ma altro che forza spirituale o i poteri speciali di loro namecciani. Lui lo aveva visto, quel dinosauro volante che voleva mangiarla non ha fatto in tempo ad aprire bocca e addentarla che cadde al suolo contorcendosi in un doloroso dolore improvviso, proprio così, improvviso e inspiegabile, morendo nel giro di un minuto. Junior era rimasto a guardare sorpreso: cosa era successo? Possibile mai che il dinosauro si fosse sentito male all’improvviso e fosse morto per cause naturali? E poi, proprio mentre stava attaccando quello strano essere? Una coincidenza un po’ troppo eccentrica, continuava a ripetersi! Nello stesso tempo vide la creatura, rimasta immobile e impassibile come se niente fosse accaduto, voltarsi e gettarsi giù per la cascata altissima dove era, inabissarsi nelle acque e non riemergere, ma vedendo poi comparire una luce molto ampia sul fondo che non emanava alcuna energia. Di tanto in tanto, nei giorni successivi la strana creatura riappariva, ma scompariva volandosene via come se, accorgendosi della presenza del guerriero, volesse evitarlo. Era davvero anomala e oscura ma c’era una cosa che Junior sapeva: non era malefica per niente, anzi una volta, lanciatosi all’inseguimento in uno di quei rari momenti in cui riusciva ad individuarla, poiché come abbiamo detto non aveva un’aura, riuscì ad avvicinarsi tenendo la sua azzerata, l’afferrò per un braccio e ne scorse il viso. Sembrava avere i lineamenti di una donna…..  la cosa lo lasciò ancora più incerto.
«Dimmi chi sei? Avanti! Lo so che non sei una terrestre, da dove vieni?». Non ebbe risposta ma un'improvvisa scarica elettrica sulla mano lo costrinse a mollare la presa rimanendo poi a guardare l’essere fuggire via.

No, non era malefica perché se lo fosse stato, avrebbe potuto fargli fare la stessa fine del dinosauro, ma ciò non accadde, aveva solo fatto in modo che la mollasse per poter fuggire via cosa altrettanto stramba: perchè fuggiva via? Junior voleva saperlo e il fatto che fosse una donna lo incuriosì ancor più, non sapeva spiegarsi come neanche lui, si sentì stranamente ancora più attratto da allora e sempre più deciso a volerne smascherare l’identità.