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Autore: DanielaRegnard    04/11/2012    2 recensioni
"Zitta, Oz sta dormendo. Vuoi forse svegliarlo?"
Disse piano Gilbert, cercando di calmarla, probabilmente urlando così avrebbe finito per
svegliare tutto il vicinato, che ovviamente se la sarebbe presa con il padrone di casa, ovvero
lui. La giovane sorrise compiaciuta, finalmente aveva capito come ricattare quella stupida
testa d'alga. Forse era sbagliato ricorrere a certi metodi di infimo livello, per la
grandissima Alice, ma era una cosa di vitale importanza, per la quale era disposta persino
a ricorrere a quei mezzi.
Questa fanfiction è ambientata, come dice il titolo, una domenica mattina. Alice va a svegliare Gilbert, dicendogli che deve assolutamente parlargli di una cosa importantissima. E' la mia seconda fanfiction non introspettiva, spero che sia riuscita bene. Buona lettura!
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice, Gilbert Nightray
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una tranquilla domenica mattina, l'orologio segnava quasi le otto, e sia Oz  Vessalius, erede del suo casato, che Gilbert Nightray, suo servo, appartenente anch'esso a una casata nobile, dormivano nei rispettivi letti, nella casa del più grande dei due. In particolare quest'ultimo era tranquillamente sdraiato, coi capelli arruffati, le coperte completamente alzate, poggiato sul lato sinistro del suo corpo, con un braccio  sotto il cuscino e un espressione serena in volto. La finestra leggermente aperta accanto al letto lasciava entrare dei raggi di luce, che si posavano leggermente sul cuscino dell'uomo, senza tuttavia disturbare il suo sonno. 

Insomma, era una domenica decisamente tranquilla.

 

"Ehi, testa d'alga! Svegliati, devi dirti una cosa importantissima!!"

 

Forse troppo tranquilla, infatti una ragazza, che Gilbert conosceva bene, irruppe nella stanza dando un calcio alla porta, saltandogli addosso e iniziando a muoversi sul letto, tirando le coperte dell'uomo.

Il giovane aprì leggermente un occhio, irritato dal comportamento di Alice, non lo vedeva  che stava dormento? Cosa c'era di così importante per svegliarlo a quell'ora e in quel modo brusco? Oz dormiva tranquillo nell'altra stanza, quindi probabilmente non era niente di importante. 

 

"Stai zitto, stupido coniglio, è ancora presto."

 

Udita la risposta di Gilbert, la ragazza gonfiò le guance indispettita da quell'atteggiamento menefreghista, e iniziò a cercare di sfilare il cuscino da sotto la testa dello sventurato uomo, che lo teneva con entrambe le braccia per non separarsene. 

 

"Devo parlarti ora!! è troppo importante per aspettare che tu e il mio servo vi alziate!"

 

Continuò ad insistere Alice. A quel punto Gilbert, che aveva tentato di sopportare per tutto il tempo in silenzio, cercando di riprendere sonno, aprì entrambi gli occhi e si alzò di scatto, quasi facendole perdere l'equilibrio sul letto.  

 

"Oz non è il tuo servo, è il mio padrone. E qualunque cosa tu dirai sarà sicuramente una  stupidagine."

 

Disse sempre più irritato l'uomo. Non gli piaceva che il suo padrone, Oz, venisse chiamato servo, ne tantomeno che venisse considerato tale da quella stupida ragazzina.

 

"Stai zitto e ascoltami, testa d'alga! Sono la tua padrona, stammi a sentire quando parlo!"

 

Urlò la ragazza, e il Nightray le mise una mano davanti la bocca per farla stare in silenzio. Non lo capiva che Oz stava dormendo nell'altra stanza? In quei giorni si era stancato molto, e Gil voleva farlo riposare il più possibile, e non farlo svegliare dalle urla di quello stupido coniglio.

 

"Zitta tu, Oz sta dormendo. Vuoi forse svegliarlo?"

 

Disse piano Gilbert, cercando di calmarla, probabilmente urlando così avrebbe finito per svegliare tutto il vicinato, che ovviamente se la sarebbe presa con il padrone di casa, ovvero lui.
La giovane sorrise compiaciuta, finalmente aveva capito come ricattare quella stupida testa d'alga. Forse era sbagliato ricorrere a certi metodi di infimo livello, per la 

grandissima Alice, ma era una cosa di vitale importanza, per la quale era disposta persino a ricorrere a quei mezzi.

 

"Se non ti alzi e mi ascolti vado a svegliare Oz!"

 

Il Nightray capì che la ragazza faceva sul serio, così sospirò esasperato, si alzò stanco dal letto e, sbadigliando, chiuse la porta della stanza, per poi dirigersi nuovamente verso il suo letto. 
Suo per modo di dire, infatti il coniglio ne aveva gia preso possesso, infilandosi sotto le coperte e sistemandosi per stare più comoda possibile.

 

"Vostra signoria gradisce una tazza di tè con dei pasticcini?"

 

Proferì quindi Gilbert, sempre più irritato dall'atteggiamento della giovane, che non solo l'aveva svegliato a un orario decisamente indecente, ma aveva persino preso in ostaggio il suo povero letto. 

 

"Uhm... Si grazie! Anche dei biscotti!!"

 

Allora il servo non ne potè più, tirò via le coperte ad Alice,la buttò letteralmente fuori dal letto, sollevandola per le braccia, e poggiandola per terra, e prima che lei potesse riprendersi il prezioso quanto conteso letto, l'uomo si sedette su esso, scrutando la ragazza.

 

"Ero ironico, stupido coniglio.. Beh?! Che vuoi?!"

 

Alla ragazza si illuminarono gli occhi, si alzò da terra con uno sguardo felice e  contemporaneamente interrogativo sul volto. Il Nightray si domandò cos'avesse fatto o detto per provocare una simile reazione, ma non disse niente e continuò a fissarla.

 

"Ironico? Cos'è? Si mangia?"

 

Chiese Alice, e Gilbert, dopo un attimo di silenzio lecito, ritornò all'argomento principale di quella pseudo-discussione, che si stava prolungando fin troppo.

 

"...Lascia stare.. Dimmi che cosa vuoi."

 

Alice allora ghignò vittoriosa, finalmente quella stupida testa d'alga si era piegata a lei! 

Non perse un minuto, la situazione era troppo grave per aspettare anche solo un secondo, e  andò subito al sodo.

 

"Testa d'alga. E' una cosa gravissima, e tu hai il DOVERE di fare qualcosa. E' di vitale importanza, capisci?"

 

La giovane, mentre parlava, sembrava abbastanza seria e preoccupata. Così Gilbert si alzò dal letto e si abbassò per guardarla in faccia. Anche lui adesso aveva assunto un espressione abbastaza seria, e voleva sapere cos'era successo.
Che fosse davvero successo qualcosa ad Oz durante la notte?
L'uomo non ci pensò due volte e, le chiede cos'era successo. 

La giovane finalmente potè spiegare al Nightray la ragione per averlo svegliato così di prima mattina.

 

"E' finita la carne, testa d'alga!! Ho cercato ovunque, in cucina!! E' proprio finita! Come faremo?!  Tu devi assolutamente andare a comprarla, altrimenti moriremo tutti! Altrimenti io morirò di fame! E' tuo dovere, quindi vestiti e vai subito, non c'è tempo da perdere!!"

 

Il Nightray socchiuse gli occhi, contando fino a dieci per mantenere la calma. Avrebbe dovuto immaginarlo, che infondo non era niente di vitale importanza, sarebbe dovuto restare a letto a dormire, invece ora che era sveglio Alice l'avrebbe torturato tutto il tempo, per costringerlo ad andare a comprare quel cibo così importante da svegliare una persona alle sette e mezzo di una domenica mattina.

Dopo qualche minuto di silenzio, Gilbert si alzò, la buttò fuori e iniziò a vestirsi. Per poi uscire qualche minuto dopo, per comprare la carne.

Ma la domanda veramente importante era: alle otto di una domenica mattina non proprio tranquilla, dove avrebbe trovato della carne?! 

 

END 


Buonsalve, benvenuti nella mia cucina nell'angolo dell'autore!
Questa è la fanfiction più lunga che io abbia mai scritto, oltre ad essere la seconda non introspettiva che scrivo. Quindi spero di aver reso bene entrambi i personaggi, le situazioni, eccetara eccetara, e ovviamente spero che non faccia schifo. 
Grazie per avere letto fin qui,
Alla prossima!
  
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