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Autore: SaraRocker    04/11/2012    2 recensioni
Allora, come prima cosa vi chiedo per favore (in caso siate DxC o TxG) di evitare di insultare, grazie ^^''
Duncan e Gwen si vedono solo alle volte per appuntamenti "particolari" ma per Gwen non è più qualcosa per la quale voglia giocare... E anche Duncan inizia a provare qualcosa davvero...
♥ DxG ♥ con accenni DxC e TxG
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen, Trent | Coppie: Duncan/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Forse amore…

”L’amore è qualcosa di meraviglioso e spaventoso nello stesso magico istante”
Mi stavo rivestendo dopo avere passato quella notte con lui…
Non era la prima volta… Era ormai un mese che ci incontravamo ogni settimana per quello… Tutto era iniziato una sera…
Eravamo rimasti soli in casa sua… Uno stupido blackout ci aveva lasciati al buio…
E fuori una tempesta sovrastava Toronto. Ero bloccata lì.
Un tuono improvviso mi fece sussultare dalla paura così che quasi scivolai a terra cadendo, ma lui mi prese…
Ero tra le sue braccia…
E in quell’istante un fulmine gli illuminò gli occhi colore del più profondo oceano …
E commisi l’errore di tuffarmici.
Eravamo lì, chinati, lui mi stringeva …
Poi mi baciò e ci lasciammo a terra l’uno sull’altro nella pura e unica passione.
Era sbagliato.
Avevamo cercato di smettere di vederci …
Ma ci attiravamo l’uno verso l’altro in un modo che nemmeno io stessa, colei che provava questa sensazione, riusciva a spiegarlo …
Ma una cosa era certa: dovevamo smetterla!
Nemmeno noi sapevamo perché lo facevamo …
Infondo non ci amavamo …
Io stavo con Trent e lui con Courtney.
Ma io non amavo più Trent.
Ed avevo deciso di dirglielo proprio quel giorno.
Appena uscita da casa di Duncan sarei andata da Trent per dirgli ciò che provavo realmente: che non lo amavo … Che ora amavo un altro.
Duncan.
Infatti la cocente passione e primitiva voglia del legame fisico che provavo all’inizio si era sempre più trasformato in un sentimento più pressante ed incisivo fino ad edificarsi in amore.
Ma lui amava Courtney.
Non avrebbe mai voluto me …
Ero troppo poco per lui.
Già lo sapevo.
 
Ecco, ero di nuovo come prima … Dovevo fingere che quella notte non fosse mai esistita, e mi feriva …
Un bacio sul collo mi fece venire la pelle d’oca …
Feci un sospiro. Era così bello e caldo ….
Ma quel bacio voleva dire che era ora di andare …
Lo guardai.
Lui mi sorrise, ma era solo un sorriso da amico, il migliore amico.
Ricambiai.
Mi alzai e presi il cappotto.
“Ciao …”
Stavo uscendo, ma Duncan mi prese il polso fermandomi.
Spalancai gli occhi.
“Che succede?” mi chiese.
Aveva notato che qualcosa non andava …
“Niente! Solo che … Io e Trent … Credo di lasceremo …”
“E perché?”
Feci un sorriso forzato “non può funzionare …”
Duncan scrutava il mio sguardo e mi faceva battere il cuore fortissimo …
Lo dovevo fermare. “Ciao!”
Lui mi prese e mi diede un bacio, solo dopo mi fece uscire …
Almeno mi ridiede un po’ il sorriso.

 
”Ogni battito del tuo cuore è dedicato a lui…”
 
Arrivai a casa …
Trent mi stava aspettando. Abbassai lo sguardo.
Mi avrebbe fatto la solita domanda, ed io la solita stupida bugia …
Aprii la porta.
“Gwen! Dove eri?”
“Ero …” sospirai “… Devo dirti una cosa …”
“Dimmi”
“Io …” presi un lungo sospiro, pesante e fiacco per poi iniziare a guardare di nuovo a terra.
Trent aveva capito … Abbassò lo sguardo …
“Perché?”
“Perché … Io non ti amo più … E non voglio giocare con i tuoi sentimenti …”
Trent mi guardò … Sorrise, ma lo fece solo per farmi stare meglio
“Capito …”
“Non sei arrabbiato?”
“No … Certo, soffro, ma almeno non mi hai mentito …”
Avevo le lacrime agli occhi …
Lo abbracciai …
Uscii di casa mentre lui iniziava a fare le valigie …

 
Camminavo per strada …
Pioveva fortissimo …
Dovevo incontrare Courtney … Ci eravamo dati appuntamento …
Guardai il nome della via …
Ero vicino a casa di Gwen, mancava poco per arrivare da Courtney.
Abitavano a poco meno di un kilometro di distanza.
Guardai la porta di casa sua.
C’era Trent. Stava uscendo con tra le mani delle valigie.
Lo aveva lasciato?
Dovevo andare avanti, dovevo vedere la mia ragazza.
Invece senza farmi vedere, fermai con un piede la porta che Trent si stava chiudendo alle spalle ed entrai.
Percorsi le scale fino al terzo piano.
Mi fermai di fronte l’appartamento di Gwen.
Bussai. Nessuno rispose.
Presi le chiavi che Gwen nascondeva sotto lo zerbino ed aprii.
Entrai lasciandomi dietro dietro delle goccie. Ero fradicio.
Come la prima volta.
 
Era finito il reality da 5 mesi e ci eravamo tutti divisi.
L’unica persona con cui ero rimasto in contatto era Courtney.
Pioveva a dirotto, come infondo stava facendo anche ora. Non ce la facevo più. Stavo morendo di freddo.
Poi … Vidi quella ragazza, minuta e alta, con i capelli neri, avvolta da un cappotto largo e con in mano un grande ombrello grigio, che stava per entrare nell’edificio …
Guardai il nome della strada.
Per arrivare da Court mancava circa un kilometro. Poco, ma sotto quella pioggia gelida, non ce la facevo.
Corsi verso la ragazza “Scusa, potrei entrare un secondo?”
La ragazza si girò. La prima cosa che notai furono i suoi capelli. Inconfondibili. Un caschetto scalato nero con meshes verde scuro … Poi i suoi occhi.
Bellissimi.
Neri, come il cielo stellato.
Era il mio raggio di luna.
“Duncan?”
“G-Gwen? Sei tu?”
Mi sorrise “Certo che sono io!”
Le sorrisi anche io. Eravamo lì, entrambi sotto l’ombrello.
Lei spezzò il silenzio “Avanti entra!”
Entrammo nell’appartamento.
Lei appoggiò l’ombrello vicino alla porta.
“Scusa il disordine!” disse mentre raccoglieva delle riviste da terra.
“Figurati! Allora vivi qua!”
“Sì, mi sono trasferita subito dopo il reality! E tu? Che ci fai a Toronto?”
“Abito anche io qua!Ad un paio di kilometri di distanza!”
Mi sorrise … “E che ci facevi qua?”
“Facevo … Un giro …” Non so perché, ma non le volli dire che andavo da Court.
Mi guardò. Sorrideva. Non ci eravamo più parlati dopo esserci lasciati …
Ma eravamo ancora amici … Lo sapevo.
“Vivi da sola?”
“In realtà no! Affitto l’appartamento a Trent”
Trent … Lo odiavo, ed è così anche ora.
Finsi un sorriso, forse lei lo capì, ma non mi disse nulla
“State insieme?”
“Sì … Diciamo di sì …”
Era calato il silenzio.
Poi Gwen corse in camera. Arrivò con in mano una maglia
“Avanti, mettila! Non mi va di vederti così fradicio! Dovrebbe andarti!”
“Grazie …”
“Puoi cambiarti in bagno” me lo indicò.
Era piccolo. Mi tolsi la maglia la strizzai, era fradicia. Presi quella che mi aveva dato Gwen. Probabilmente era di Trent. La guardai. Possibile che lo odiassi tanto da non volermi mettere quella maglia? Sì.
Appoggiai la mia t-shirt sul termosifone, entro qualche minuto si sarebbe asciugata.
Tornai da Gwen “La maglia?”
“Non … Mi andava …”
“Ok” Mi si avvicinò … Ci guardammo negli occhi … E lei appoggiò la sua mano delicata sul mio petto abbassando lo sguardo.
Quel suo leggero tocco mi mancava … E quel gesto mi, anzi ci dimostrò che la calamita che ci univa c’era ancora, ancora dopo tutti quei mesi …
Eravamo in silenzio, poi Gwen corse in cucina …
“Hai fame?”
Poi tornò con in mano il mio panino preferito.
Sorrisi.
Passai qualche altro minuto lì, finchè non vidi che ora era. Corsi a prendere la maglia, ormai asciutta. Dovevo andare da Courtney.
Diedi un bacio sulla guancia a Gwen.
“Scusa devo andare! Ma ti aspetto domani al Jack-Pub alle … 14, ok?”
“Ok!” poi si mise a ridere … La sua bellissima risata.
 
Ora stavo lì.
Camminavo per l’appartamento inebriandomi del suo dolce profumo …
Ricordandomi quella bellissima notte appena passata con lei …

(Flashback…)
 
”Ogni ricordo, anche il più flebile ti fa sorridere…”
Le sue piccole, delicate, ma anche forti alle volte, mani …
Le sue morbide labbra …
La sua pelle color porcellana, e fragile come tale …
Ma perché pensavo a lei?
Perché non pensavo a Courtney?
Perché avevo scoperto pochi giorni prima che mi tradiva.
La tradivo anche io … Me lo meritavo …
Solo che io, a differenza di lei, avevo provato a lasciare Gwen …
Ma poi mi mancava.
Mi mancava come l’aria che respiro … Come l’acqua …
Senza di lei, io non vivevo.
Io l’amavo.
L’amavo davvero.
Era possibile che anche lei mi amasse?
Che avesse lasciato Trent per me?

 
”Ma c’è lui…”
Non potevo saperlo. Non potevo chiederglielo.
Andai in camera sua e mi sedetti sul letto.
Poi … Sentii la porta aprirsi.
Era tornata.
I suoi passi.
Poi sbattè la porta. Piena di rabbia. O dolore.
Rimasi in camera ad ascoltare.
Ma poi, la sentii singhiozzare.
Andai da lei.
Era seduta a terra contro la porta. Piangeva.
Alzò lo sguardo.
I suoi occhi lucidi erano bellissimi … Ma mi ferivano …
Non riuscivo a vederla stare male.
Una lacrima le solcava la guancia come una lama taglia il vento.

 
Poi si chinò alla mia altezza e con la sua mano calda mi asciugò quella lacrima.
Non capivo che ci facesse in casa mia.
Ma non importava.
Piangevo perché avevo bisogno di sfogarmi.
Avevo ferito Trent. Duncan stava con Courtney. Ero sola.
Se Duncan si trovava lì solo per un’altra avventura si sbagliava.
Se non potevo averlo totalmente, non gli sarei mai più stata accanto.
Poi guardai i suoi occhi.
Tristi quanto i miei.
Non era lì per passare un’altra notte a letto.
“Che succede Gwen?”
“I-io …” Non potevo dirglielo.
Non insistette. Mi abbracciò. Era un abbraccio caldo e sicuro. Speciale e diverso dal solito. In quell’abbraccio sentivo di potermi sfogare.
Così le lacrime iniziarono ad uscire senza controllarsi.
Era la prima volta che mi sentivo tanto sicura con Duncan.
Quando mi sentii meglio, alzai lo sguardo e gli sorrisi.
Lui ricambiò e mi abbracciò ancora più forte, avvolgendomi totalmente tra le sue braccia.
Feci un sospiro di sollievo.
Il mio cuore si calmò.
Forse potevo dirglielo … Forse avrebbe ricambiato …
Presi il coraggio “Duncan … Devo dirti una cosa …”
Avevo il viso appoggiato al suo petto, e ascoltare il suo cuore battere, mi dava una sensazione incredibilmente piacevole.
“Dimmi …”
“Io … Io credo di amarti …”
Come d’istinto lo strinsi più forte … Forse avevo paura che scappasse … Ma invece che scappare, lui appoggiò la sua testa sui miei capelli …
Spalancai gli occhi … Mi amava?
Alzai lo sguardo … Mi tuffai nei suoi occhi …
“C-Che cosa …”
Non feci in tempo a finire la frase … Lui mi baciò.
Un bacio vero …
Il più bello che avessi mai ricevuto …
 
Ricordo che dopo piansi … Ma dalla gioia … E che il giorno dopo, al mio risveglio, lui era lì, ad abbracciarmi, al mio fianco …
E non se ne andò.

 
”Ma vi amate troppo…”

*angolo dell'autrice
Allora... Ci ho lavorato molto a questa fanfiction ^.^
Spero vi sia piaciuta ... Ho scritto varie ff (pubblicate altrove ma ook x'D) ma per "inaugurare" questo splendido sito, ho optato per questo, spero che leggerla vi faccia sorridere, e... Beh, W DxG ♥ ahahhaha x''D

Beh, comunque potrei anche farne alcune DxC se mi venisse l'ispirazione :)
  
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