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Autore: Alexiel_Slicer    04/11/2012    3 recensioni
Claire è la figlia di Bill che durante i preparativi della sua partenza per il college trova un vecchio diario segreto che le apparteneva da bambina e incuriosita comincerà a leggere i suoi infantili e ingenui pensieri che andranno ad incupirsi quando la tranquillità della sua bella famiglia verrà turbata dal divorzio.
NOTA: nelle parti delle pagine di diario non aspettatevi un discorso molto articolato o ricercato in quanto scritte da una bambina delle elementari.
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bill Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Posai l'ultimo scatolone contenente le mie cose nei sedili posteriori della mia bella auto e rientrai in casa per salutare mia madre, prima di lasciarla per partire per il college.
La cercai in ogni stanza, ma senza trovarla, fin quando non mi fermai davanti alla mia camera ormai spoglia. La mia attenzione fu catturata da un diario che giaceva sul pavimento: deve essere caduto mentre imballavo le mie cose pensai.
Mi abbassai e lo raccolsi. Ne sfiorai la copertina di tessuto viola su cui era ricamata una fatina glitterata. Aprii la linguetta con il bottoncino che lo teneva chiuso e iniziai a sfogliarne le pagine.
La calligrafia era grossolana e tondeggiante tipica di una bambina delle elementari. Sul primo foglio a caratteri cubitali vi era scritto "Il diario segreto di Claire Kaulitz" accompagnato da cuori e fiori colorati alla meno peggio.
Passai avanti e lessi la data "20 Ottobre". Curiosa cominciai a leggere i miei vecchi ed infantili segreti, che tanto avevo custodito gelosamente, per ammazzare l'attesa del ritorno di mia madre; di certo non me ne sarei andata senza salutarla.

20 Ottobre
Caro diario,
Questa è la prima pagina che ti scrivo e la dedico al mio papà che è il papà più buono, bello, forte e gentile del mondo. E' il mio papà che ti ha regalato a me, perchè oggi è il mio compleanno. Dice che tu terrai ogni mio segreto senza raccontarlo a nessuno.
Il mio papà è molto famoso e canta strabenissimo, infatti ha una band, i Tokio Hotel, con zio Tom insieme a zio Gustav e zio Georg, anche se loro non sono davvero i miei zii. Zio Tom invece è il fratello gemello di papà e anche lui è tanto buono e forte, però non quanto lui.
Il mio papà non è sempre a casa a causa del lavoro, ma quando c'è io sono felicissima e anche la mamma lo è. Mi porta sempre un sacco di giocattoli, gioca con me e le bambole all'ora del tè, anche se non è molto bravo a prepararlo, infatti lo faccio sempre io, guarda sotto il mio letto la sera per controllare che non ci siano lupi cattivi, mi legge le favole sulle principesse dicendomi che anch'io lo sono, gioca a nascondino in giardino con me e se può mi porta al parco giochi.
Le mie compagne mi invidiano perchè ho tantissime bambole e io tutta felice gli rispondo che me l'ha regalate tutte il mio papà e dicono che vorrebbero anche loro un papà come il mio, ma io gli dico che il mio papà è solo mio ed è unico.
Dimenticavo di dire che lui è anche tanto tanto alto e che mi diverto un sacco a salire sulla sua schiena. Da lassù le cose sembrano piccole piccole.
Sono felice ad avere un papà come lui. Gli voglio un sacco di bene e lui ne vuole a me.
Ora la mamma mi sta chiamando per la cena. Devo scappare, ma tornerò a scriverti.
Claire

Sorrisi divertita da quelle parole e di quanto infantile ed ingenui fossero i miei pensieri. Ovviamente tutto quello era prima che le cose da così rosee e belle diventassero cupe e tristi, prima che il divorzio distruggesse tutto.
Così piccola, così incapace di capire il perchè di quell'assurda decisione. Eravamo tutti così felici, era tutto perfetto, ai miei occhi almeno.
Andavo a casa delle mie compagnette e magari capitava che i loro genitori litagavano, che le porte sbattevano e io pensavo che ero fortunata, che le porte a casa mia non sarebbero mai sbattute perchè mamma e papà si volevano bene ed andavano d'accordo. Lo pensavo fermamente, ma purtroppo la realtà era ben diversa.
Nonostante adesso io abbia 19 anni il dolore non è cambiato ripensando a quell'inferno. Il divorzio della mia famiglia, per me così meravigliosa, mi ha lasciato dentro un segno indelebile. Papà mi aveva promesso che per nulla al mondo ci saremmo divisi, mi aveva promesso che mai sarebbe successo quello che era successo a lui all'età di 6 anni con i nonni, mai. Invece aveva infranto, distrutto, polverizzato quella promessa.
Lui e la mamma si erano lasciati senza prendermi in considerazione, ed io a distanza di 12 anni ne soffrivo ancora, anche se non lo davo a vedere. 

  
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