Mi sveglio. Sto correndo. Attraverso la strada, poi un ponte, poi le rotaie. Il treno mi manca di un soffio.
Non so perché lo faccio. Arrivo in un cimitero. Mi fermo e mi guardo dietro.
Nessuno. Solo il vento e un mormorio. All'improvviso tutto si fa buio e precipito.
Non ho ricordi, non so come mi chiamo. Mi alzo i piedi e corro, in mezzo ad un bosco.
L'unica cosa certa é che sono all'improvviso inseguita da un cane.
Ora sono sulla spiaggia. Sento un rumore, é una campana a morto. Mi volto e vedo qualcuno che muore.
Vado ad aiutarlo e mi dice di lasciare perdere e scappare. Lo ascolto e dietro di me un uomo mi spara.
Mi ha colpita. Cado a terra, quasi senza vita, ma mi rialzo urlo, l'uomo con la pistola é morto.
Mi volto verso il mare e mi tuffo. Il mare sì tinge di rosso, rosso sangue.
Una barca mi recupera. La ferita si é rimarginata. L'equipaggio parla una lingua che non conosco.
Mi sveglio. Sono appesa per il collo. Ma il nodo si scioglie e cado a terra. Terra bagnata di lacrime.
Alzo lo sguardo e lui mi spara. Ma sono viva. Mi alzo, lo guardo, muore.
É tutto così confuso... Mi butto da un ponte, ma sotto, dove prima c'era il suolo, c'èil mare.
Mi sveglio. Sono in una cella. Tentano più volte di spararmi.
Non riescono.
"Sì! -urlo- Esatto! Sono a prova di proiettile!"