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Autore: Soe Mame    04/11/2012    5 recensioni
- Ho deciso. -.
Rishid alzò lo sguardo dal quotidiano, osservando, impassibile, la persona dall'altra parte del tavolo: Malik lo stava fissando con una certa insistenza, quasi volesse avere piena attenzione da parte sua.
- Cosa, Malik-sama? - domandò dunque Rishid, meccanicamente.
- Fonderò una società segreta. -.

[Oneshot partecipante al progetto Facciamo un gioco? di Tayr Soranance Eyes]
Genere: Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Marik/Malik Ishtar, Odion
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Tutti i personaggi appartengono ai rispettivi proprietari; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

COME ESSI EBBERO INIZIO...



- Ho deciso. -.
Rishid alzò lo sguardo dal quotidiano, osservando, impassibile, la persona dall'altra parte del tavolo: Malik lo stava fissando con una certa insistenza, quasi volesse avere piena attenzione da parte sua.
- Cosa, Malik-sama? - domandò dunque Rishid, meccanicamente.
- Fonderò una società segreta. -.
Fu spontaneo, per Rishid, sollevare impercettibilmente un sopracciglio: non era raro che il suo fratellastro prendesse decisioni particolari - in special modo, nulla avrebbe potuto più turbarlo dopo avergli sentito dire che avrebbe voluto scoperchiare un tubo di panna ancora nuovo per nascondervi, al suo interno, le due carte delle divinità in suo possesso - ma l'idea della società segreta, in tutta onestà, l'aveva confuso.
- Per quale motivo avete preso questa decisione, Malik-sama? - osò chiedere, un po' temendo la risposta.
Malik, ovviamente, non aspettava altro: - Ci ho pensato a fondo. - iniziò: - Abbiamo cominciato a procurarci denaro con mezzi più illeciti che leciti, abbiamo deciso di darci allo spaccio di bustine di zucchero rubate dai bar, alla distribuzione illegale di bagnoschiumi presi senza permesso dagli alberghi a cinque stelle e al contrabbando di carte di Duel Monsters opportunatamente trovate in bustine non pagate e tasche di ignari passanti. Tutte azioni che non fanno di noi due persone per bene, no? -
- Sì, Malik-sama. - rispose cautamente Rishid.
- E poi, sono riuscito a racimolare un gruppo di pirla a caso. - aggiunse Malik, indicando, con un cenno della testa, un gruppetto di a malapena cinque uomini, impegnati a pulire il salotto o a cucinare il pranzo, adeguatamente provvisti di carinissimi grembiulini pizzodotati.
- Sì, Malik-sama. - fece nuovamente Rishid, cominciando a capire.
- Quindi, dato che siamo persone poco per bene, dato che ho un gruppo di pirla a caso alle mie dipendenze e dato che posso far fare a chiunque tutto ciò che voglio... - riepilogò, accarezzando appena la sfera dorata della Barra del Millennio infilata in un passante dei pantaloni: - ... è destino che io sia a capo di una società segreta! -.
Di fronte ad una tale idea così stupida, Rishid, da persona matura e seria, non poté che rispondere: - ... mi sembra un'ottima idea, Malik-sama. -.
- Ci chiameremo "Ghouls"! - esclamò Malik, sempre più infervorato. Si voltò verso i pirla a caso: - Da oggi in poi, voi risponderete al nome di "Ghouls"! - ordinò.
I pirla a caso chinarono la testa, profondamente commossi (?), pronunciando all'unisono: - Sì, Malik-sama! -.
- Perché proprio "Ghouls"? - si azzardò a chiedere Rishid, immobile.
- Perché è figo. - fu la semplice risposta di Malik: - L'Ordine della Fenice era già stato preso. - spiegò, alzando le spalle.
Rishid sapeva che si sarebbe pentito della sua successiva domanda, ma aveva già dato più volte prova di masochismo, quindi non si pose il problema: - ... avremo anche una divisa? -.
Malik raggelò.
Completamente immobilizzato, gli occhi viola sgranati, la bocca semiaperta.
- ... divisa? - ripeté debolmente, sconcertato: - ... cosa intendi per "divisa"? -
- Un vestito. - spiegò Rishid, impassibile: - Un vestito in grado di distinguere i Ghouls dalla gente comune. -
- ... ma se è una società segreta... - cercò di capire Malik, con un sorriso tiratissimo: - ... non dovremo farci riconoscere, no? -
- Infatti sarebbe per le grandi occasioni riservate esclusivamente ai Ghouls. - rispose Rishid, minimamente toccato: - Sarebbe più che altro simbolico. -.
Malik deglutì.
Si alzò dalla sedia con uno scatto, lo sguardo improvvisamente deciso: - Noi Ghouls abbiamo bisogno di un abito leggero! E troverò il modello adatto! -.
Non aveva pensato alla divisa da Ghoul.
- Ricordatevi, Malik-sama... - lo fermò Rishid, con voce pacata: - ... che, se veramente vogliamo andare in giro per il mondo, sarà necessario trovare una stoffa capace di coprirci dal freddo. -.
Malik gli rivolse un'occhiata indecifrabile, una mescolanza di terrore puro e ferma determinazione: - I Ghouls avranno la loro divisa, come una vera società segreta! - esclamò, per poi uscire dalla stanza borbottando qualcosa come: - Leggera e che tiene al caldo, leggera e che tiene al caldo... -.

- Rishid! -
Rishid alzò lo sguardo dal quotidiano e questo, per poco, non gli cadde dalle mani: Malik era apparso sulla soglia, le braccia nude, il corpo avvolto fin sotto le ginocchia da un bizzarro telo nero di una strana stoffa, capace di riflettere la luce a seconda delle pieghe dell'indumento.
- Ho trovato la perfetta tunica da Ghoul! - trillò Malik, avvicinandoglisi: - Senti, è leggerissimo eppure tiene un gran caldo! - esclamò.
Rishid osò toccare una spalla del fratellastro, coperta da quella strana stoffa; non appena lo fece, chiuse gli occhi, cercando di ricomporsi: aveva sperato fino all'ultimo che quella cosa non fosse...
- ... Malik-sama, temo che questo sia un sacco della spazzatura. -.
Il ragazzo, per tutta risposta, sgranò gli occhi, quasi stupendosi: - Sì, Rishid. E' perfetto, vero? - sorrise, compiaciuto: - Pensa, questo non è neppure riciclabile! E' davvero da persone non perbene non fare la raccolta differenziata! Questa meravigliosa tunica esprime fin nel profondo l'essenza dei Ghouls! -.
Rishid, dal profondo del suo cuore, soffocò qualsiasi battuta. Lui non era tipo da battute. E non avrebbe iniziato a farle in un momento simile.
Tuttavia, al suo sguardo sempre attento non sfuggì un particolare: - Purtroppo, Malik-sama... - esordì: - ... questo sac- questa divisa ha un grosso difetto. -. Indicò un fianco del fratellastro, dove si era aperto un grosso squarcio che metteva in mostra una non indifferente porzione di pelle bronzea: - Tende a strapparsi molto facilmente. -.
A quelle parole, Malik inclinò leggermente la testa, lo sguardo confuso: - E allora? -.
Rishid capì.
E non poté che dire: - ... approvo l'idea, Malik-sama. Ma mi permetta di apportarvi alcune modifiche. -.
- Tipo? -
- Proporrei, ad esempio, delle maniche. E un cappuccio. E proporrei anche di allungare la tunica fino ai piedi. E di farla di stoffa. -.
Malik incrociò le braccia, aprendo inavvertitamente un altro strappo sulla schiena: - Ma così farà caldissimo. Ancora più caldo dell'avere questa roba addosso. -.
Rishid si ritrovò di fronte ad un bivio: accettare una cosa simile - con tutto ciò che implicava se indossata dal suo fratellastro - e condannare tutti i pirla a caso, o rifiutare una cosa simile - con tutto ciò che implicava se indossata dal suo fratellastro - e salvare tutti i pirla a caso.
Rishid, che era molto affezionato a Malik ma era anche profondamente buono e assennato, riuscì a trovare il Compromesso: - Non vi terrà eccessivamente caldo, se sotto non indosserete niente. -.
Rishid era un uomo saggio: bardato in quel modo, nessuno avrebbe potuto vedere il suo fratellastro, quindi che importava se indossasse qualcosa o meno sotto la cappa?
Come previsto, Malik sorrise: - Ottima idea, Rishid! -.
Il problema era che quel sorriso somigliava più ad un ghigno.

Fu solo un paio d'anni dopo che Rishid comprese.



Era una calda serata di nonricordoquantimesifa, quando, alle due di notte, ebbi un flash su questa cosa. Fu molto rapido e delirante, ma decisi di scriverci comunque qualcosa. Così, a quella tarda ora, mandai un mp a Tayr, chiedendole il prompt "Vestiti, 09. Sacco della spazzatura". Perché, sì, questa cosa doveva essere pubblicata nella roundrobin "Facciamo un gioco?".
Una volta scritta suddetta oneshot, ero lì, pronta a pubblicare, clicco su "Vuoi partecipare anche tu?"... per poi scoprire che non si poteva più. Ci sono rimasta discretamente malino.
E dunque, visto che ora la roundrobin è diventata "progetto", ho deciso - dopo secoli - di pubblicarla a parte.
Perché io, ormai, mi sono autoconvinta che il progetto originale della divisa da Ghoul fosse un sacco della spazzatura.
Perché Merry ha quei suoi celebri problemi con i vestiti.
Perché tutto ciò ha una morale: alle due di notte sarebbe meglio dormire.

(Nota minuscola: Ovviamente, l'Ordine della Fenice se l'era già preso la compaggine di Harry Potter. U.U)

Spero che, nonostante il delirio generico, questa oneshot vi sia stata di gradimento. ^^
  
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