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Autore: Skater13    04/11/2012    1 recensioni
Certe volte il destino decide di giocare brutti scherzi durante il tuo percorso, ma forse quegli scherzi diventeranno il tuo percorso.
Chiara, semplice ragazza liceale, nessun segno particolare apparte i suoi lunghissimi capelli neri e la sua forte personalità; ed Emanuele, anch'esso liceale, appassionato di calcio e molto sicuro di se.
Cosa succederà a questi due ragazzi? E se il destino decidesse di intromettersi nella loro routine e sconvolgerla completamente? Di certo semplicità e saccenza non stanno bene insieme.. o forse si?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La mia è sempre stata una scuola normale, dotata di persone normali -le eccezioni sono sempre presenti- e con professori quasi normali.. Ormai l'addolorante fastidio di alzarsi alle 6.45 ogni mattina era iniziato da oltre tre mesi e già non ne potevo più. Quella mattina era iniziata come tutte le altre: dopo essermi alzata, in seguito alle urla di mia madre, mi vestii e uscii di casa per dirigermi verso l'inferno di ogni adolescente. Non avevo neanche oltrepassato la soglia del cancello che Martina mi salto con le braccia al collo; si, questa pazza è la mia migliore amica. Stavamo insieme da tredici anni, considerando che ne abbiamo diciotto.. inseparabili è dire poco! Poco dopo il suono della campanella andamo in classe e subito dopo di noi entrò il prof. Cento.
-Ragazzi, devo darvi delle comunicazioni.- disse e nella classe calò il silenzio. Ogni volta che il profezzore Cento parlava nessuno osava fiatare, era molto bravo nella sua disciplina ma soprattutto di polso, quindi molto temuto. -Avete sentito che c'è uno stato di allerta, no? Bene, pertanto tutte le scuole della regione resteranno chiuse tutto il mese di dicembre.- A quelle parole tutta la classe assunse un'espressione di vittoria mai provata prima, alcuni avevano dei cuori al posto degli occhi, altri avevano aperto e paralizzato la bocca e altri ancora si stringevano la mano fieri di quell'avvenimento. Io ero impegnata ad immaginare il prossimo mese passato a letto, praticamente il mio sogno. Dopo quei pochi minuti di più totale felicità il professore decise di rovinarci la festa e iniziò la lezione.
le due ore successive passarno velocemente e finalmente suonò la campana che annunciava la terza ora, quindi il nostro intervallo. -Ancora non riesco a crederci!- Urlò Martina alle mie spalle facendomi prendere un mini-infarto. -Staremo un mese a casa Chià! Un mese! Già ci vedo straiate sul tuo letto a riguardare tutti i dvd che abbiamo!- Disse presa dall'entusiamo. -Frena! Io sono già occupata, e anche il mio letto. Sarà un mese ricco di pace, tranquillità e soprattutto dormite!- Dissi alla mia migliore amica avvertendola del fatto che se solo si fosse azzardata a presentarsi a casa mia prima di mezzogiorno con l'intenzione di mandare in tilt il mio mese-relax si sarebbe ritrovata con mezzo corpo privo di sensi. -Ma..io avevo già pianificato tutto! Devi sempre mandare a monte i miei fantastici piani!- Si lamentò lei guardandomi con due fessure cariche di risentimento. -Mi dispiace Marti, ma sono irremovibile.- Affermai decisa osservando la mia migliore amica imbronciata.
Il resto della giornata non fu semplice da affrontare ma ero troppo presa per pensarci, del resto era l'ultimo! Da oggi per il prossimo mese sarei stata riposata, di buon umore e molto felice. Peccato che quella visione svanì dalla mia mente nel preciso istante in cui entrai in casa e dopo aver annunciato la grande notizia i miei dissero: -Perfetto cara! Così protremo partire per andare allo shale in montagna senza alcun intralcio!- COSA!? Non potevo credere alle mie orecchie. No no no e ancora no. I miei sogni erano stati distrutti in minuscoli e invisibili pezzettini in meno di un secondo. Non sapevo se urlare fino a perdere la voce o buttarmi a terra rotolando e piangendo, ma considerando che non avevo più cinque anni ma diciotto suonati mi litimati a rispondere. -No! Perchè? Perchè volete farmi questo? Non cucinate, non pulite, non lavatemi i vestiti per il resto del prossimo mese ma non questo!- Esclamai sul punto di avere una crisi di nervi. -Mi dispiace, tesoro, ma abbiamo già prenotato tutto e Federico e Selene hanno anche fatto le valigie, quindi affrettati cara.- Rispose mio padre più calmo che mai e con un sorriso che andava da un orecchio all'altro. Non sarei sopravvissuta a lungo, di questo ero sicura. Corsi in camera mia e iniziai a fare le valigie, tanto non avevo altra scelta. Dopo aver selezionato i vestiti più pesanti -e decenti- chiamai Martina per darle l'inaspettata notizia. -Hai capito che la mia idea è mitica e stai andando a comprare i pop corn!- Urlò la pazza dall'altro capo del telefono. -Tu non puoi minimamente immaginare quello che è successo. E comunque..no.- Risposi con i nervi a fior di pelle. -Spara.- Disse Marty e la conversazione iniziò a farsi seria, perchè sapeva che quando ero così fredda e breve nei discorsi c'era qualcosa che non andava. -I miei hanno deciso di rovinare tutti i miei piani per il mese-relax e hanno prenotato uno shale in montagna per passarci le vacanze.- Dissi con un tono di funerale. -Non vorrei essere al tuo posto, ma sono sicura che ti divertirai! Magari potrei venire a farti una visita ogni tanto. Scusa ma adesso devo andare, la peste di Luca non la smette di piangere e mamma non c'è, ci sentiamo dopo.- Appena chiusi la chiamata con Martina mi distesi sul letto con il cuscino sulla faccia. Sentivo che non sarebbe stato un mese facile e questo non mi faceva di certo stare più tranquilla.
  
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