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Autore: eugeal    21/05/2007    1 recensioni
Eudial è tornata in vita e deve allearsi con le sailor per combattere contro un nemico letale. Ma Haruka ha un segreto che non ha rivelato nemmeno a Michiru...
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Eudial fisso' lo sguardo sull'edificio in cui era nascosto il nido dei nemici cercando di ignorare la tensione che la sua presenza causava tra le sailor.
La casa era una vecchia e lussuosa villa, costruita al centro di un parco che un tempo doveva essere stato meraviglioso e che era diventato un groviglio di rovi e di erbacce da quando la casa era stata abbandonata decenni prima. Il laghetto artificiale era diventato uno stagno di acqua putrida dove a volte i bambini entravano per catturare le rane. Ma raramente la gente osava avvicinarsi all'abitazione vera e propria: la villa in stile occidentale antico era stata abbandonata in seguito a un brutto fatto di cronaca e da allora tra gli studenti della zona circolavano decine di storie di fantasmi.
Eudial fu la prima ad entrare nel giardino, preferendo affrontare il mostro che sentirsi lei il mostro agli occhi delle sailor. Haruka la segui' immediatamente dopo essersi trasformata, senza degnare Michiru di uno sguardo, ma ben consapevole della sua presenza e del suo dolore.
Anche le altre sailor si trasformarono ed entrarono nel giardino dividendosi a coppie come al solito, ma tenendo i comunicatori a portata di mano.
L'aria era immobile e il sole che era alto nel cielo non riusciva a filtrare tra gli alti alberi che erano cresciuti fino a formare un tetto fitto sopra al giardino. L'aria era calda e opprimente e la luce cupa.
Eudial si apri' un varco tra i rovi usando il talismano di Haruka e le due ragazze proseguirono costeggiando il laghetto.
Haruka sorrise amaramente.
"Che schifo di posto per morire."
"Sei ancora in tempo per tornare indietro. Hai ancora un po' di tempo, puoi passarlo con Michiru..."
"No! E' meglio cosi'. Ormai ho deciso. E poi forse posso essere utile anche io in questa battaglia. Ne va del futuro della Terra, di tutte voi, di Michiru."
Eudial non sapeva cosa rispondere, ma in quel momento Setsuna le chiamo' sul comunicatore.
"Eudial, Haruka, Ami ha individuato il mostro, e' nella cantina della villa da dove ha scavato cunicoli che si estendono sotto tutto il parco. E' piu' grosso di tutti i precedenti e, anche se si e' diviso, il corpo principale del nemico e' sempre enorme. Lo stiamo seguendo dal computer di Ami e le ragazze stanno gia' affrontando alcuni dei mostri piu' piccoli. Il piu' grosso si dirige dalla vostra parte ed e' pieno di energia. Tenetelo d'occhio, ma evitate il combattimento finche' non potremo darvi una mano anche noi, e' troppo forte per due sole persone."
Setsuna chiuse la comunicazione.
Un tremolio sembro' increspare la superficie dello stagno e le due ragazze lo fissarono, aspettandosi di veder emergere l'alieno da un momento all'altro.
"Ci siamo." Disse Haruka muovendo appena le labbra e cercando di raccogliere le poche forze che le restavano per prepararsi a combattere.
Eudial la osservo' per qualche secondo: Haruka era pallidissima ed era molto dimagrita. Con i vestiti maschili che indossava di solito non si notava piu' di tanto, ma la corta e aderente divisa da sailor metteva in evidenza la magrezza innaturale della ragazza.
Un forte rumore alle loro spalle la fece trasalire e saltare fulmineamente di lato per evitare il grosso tentacolo che cercava di colpirla come una frusta impazzita. Il mostro le aveva colte di sorpresa sbucando dal terreno alle loro spalle e non dalla superficie dell'acqua come sembrava volesse fare.
Lancio' uno sguardo rapido ad Haruka, anche lei era riuscita a saltare di lato ed evitare l'attacco. Sembrava illesa, ma ansimava affannosamente.
Eudial osservo' il mostro: era enorme e sbucando fuori dal terreno aveva divelto diversi alberi. Il sole che ora penetrava nel giardino dal buco nella vegetazione accendeva la pelle aliena, scura e viscida, di sinistri riflessi. Haruka le grido' di scappare e raggiungere le altre mentre lei sarebbe rimasta a distrarlo.
Eudial scosse la testa.
"No, non lo vedi? Sta per raggiungere la forma adulta. Se assorbe anche solo una quantita' minuscola di energia sara' la fine. Se riuscisse a catturarti potrebbe essere la fine della Terra e del mio pianeta. Dobbiamo combattere ora. Cercare di ferirlo per sottrargli energia, e' l'unica possibilita'."
La sailor annui'.
"Allora facciamolo a pezzi!"
Eudial evito' l'ennesimo tentacolo e balzo' in avanti, colpendo il mostro con i suoi poteri, ma la pelle spessa dell'alieno riflette' quasi completamente l'attacco. Solo qualche goccia del sangue verdognolo del mostro schizzo' da una piccola ferita colpendo Haruka ed Eudial. Nei punti in cui il sangue era venuto a contatto con la pelle, entrambe le ragazze sentirono un forte bruciore.
"E' acido!" Grido' Eudial allontanandosi dal mostro.
Afferro' il talismano di Sailor Uranus e salto' in alto verso il mostro, ricadendo verso un grosso tentacolo e appoggiando tutto il suo peso sulla spada. Il tentacolo si stacco', tranciato di netto e l'alieno urlo' di dolore e rabbia. Poi con un ringhio feroce punto' il moncone verso Eudial, usandolo per spruzzare il suo sangue corrosivo contro la ragazza. Eudial evito' i colpi del mostro saltando all'indietro, poi una strana sensazione, come un pulsare lontano, invase la sua mente dandole un'impressione sgradevole. Poi il rombo sembro' crescere sempre di piu' fino ad invadere ogni sua fibra e facendole sembrare impossibile il minimo movimento. Cadde lentamente sulle ginocchia e rimase a fissare il tentacolo troncato del mostro che calava su di lei pronto a inondarla di sangue acido.
"Sto per morire?" Si chiese distaccatamente come se la cosa non la riguardasse, poi si senti' spingere a terra e il colpo della schiena contro la terra dura del sentiero la fece tornare in se'.
Non sentiva dolore e riapri' gli occhi che aveva chiuso cadendo: Haruka era in piedi davanti a lei e aveva bloccato con la schiena l'acido dell'alieno. Stava usando i suoi ultimi poteri per proteggere Eudial.
Le sorrise debolmente.
"Prendi il mio scettro. Prova a trasformarti tu in Sailor Uranus, e' l'unica possibilita' che abbiamo."
"Ma se sciogli la trasformazione ora morirai! Le altre ormai stanno per arrivare, insieme lo batteremo!"
"Sto gia' morendo. E poi lo hai detto tu, non c'e' tempo! FALLO ORA!"
Eudial trasali' e afferro' lo scettro di Urano. La trasformazione di Haruka inizio' a sciogliersi ed Eudial la saluto' per l'ultima volta con gli occhi pieni di lacrime. "Addio Haruka. Grazie."
Si giro' verso il lago e comincio' a correre per allontanarsi dal mostro.
Mentre correva il vento le porto' le ultime parole che Haruka riusci' a dire prima che il mostro la abbattesse con una tentacolata.
"Addio Michiru."
Eudial spicco' un salto e atterro' nello stagno, scomparendo sott'acqua.
Nuotò velocemente senza riemergere e, quando ormai le sembrava che i polmoni le stessero per scoppiare, toccò la sponda opposta dello stagno. Uscì dall'acqua ansimando e solo allora si concesse di guardare indietro: il corpo di Haruka sembrava solo un fagotto inerte a terra, quasi qualcosa di estraneo ora che la vita l'aveva abbandonata. Il mostro in compenso non era cresciuto, non era riuscito a prendere l'energia di Haruka prima che morisse ed Eudial sorrise tra le lacrime: forse c'era ancora speranza.
Osservò attentamente il mostro: la preoccupava il fatto che fosse riuscito a entrare nella sua mente e a immobilizzarla tanto facilmente. Se Haruka non fosse riuscita a spingerla via...
L'aria di quel tardo pomeriggio di fine estate era ancora calda, ma Eudial rabbrividì.
Vide spuntare le altre senshi dai cespugli incolti e strinse più forte lo scettro di Sailor Uranus. Lo guardò, tornò a fissare di nuovo le sailor e lo sollevò in alto.
Le altre senshi avevano eretto una barriera di potere intorno al mostro, riuscendo a immobilizzarlo, ma Sailor Neptune era immobile e fissava il corpo di Haruka con orrore. Pur essendo dalla parte opposta dello stagno, Eudial riusciva a vedere il pallore del suo volto, poi Michiru sollevò il viso e fissò Eudial con un'espressione di odio gelido negli occhi.
La strega sostenne lo sguardo, rispondendo a quell'odio con un'aria di sfida.
Non le importava che Michiru la odiasse, nè che le altre senshi non capissero perchè stava combattendo al loro fianco, ora l'unica cosa importante era distruggere il mostro alieno e da quello che stava vedendo sarebbe toccato a lei e a Michiru farlo. Le sailor riuscivano a malapena a tenerlo fermo e presto si sarebbe liberato, ma Sailor Neptune sembrava non accorgersene e continuava a fissarla con un'espressione indecifrabile, rigida e pallida come una statua.
Eudial chiuse gli occhi e si concentrò, chiedendosi se sarebbe riuscita a usare lo scettro di Sailor Uranus, poi si raddrizzò, più sicura, e li riaprì.
Haruka aveva creduto in lei. Poteva farcela.
“Potere di Urano!” Gridò. “Make up!”




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Note dell'autrice
Ho iniziato a scrivere questa fanfic parecchi anni fa e non l'avevo mai finita. Avevo promesso che prima o poi l'avrei ripresa e ora lo sto facendo. :)
Il prossimo capitolo dovrebbe essere quello conclusivo, spero che tra il capitolo 6 e il 7 passerà meno di quello passato tra il 5 e il 6. ;)
Buona lettura!
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