Avevo
l’abitudine
Un tempo avevo l’abitudine
di prendere una grossa boccata d’aria
prima di infilarmi sotto le coperte.
Un tempo avevo l’abitudine di guardare il mio telefilm
preferito di notte e ad un certo punto impormi di andare a dormire o
fare i
compiti.
Da quant’è che non lo faccio più?
Ora sembra tutto privo di importanza.
Sarà perché sono cambiata.
Avevo sempre detestato i cambiamenti a partire dall’abbandono
dell’asilo – luogo di felicità e giochi
– per andare alle elementari – luogo dove
si inizia a studiare – .
In ogni caso tutti i cambiamenti della mia vita mi hanno
portato a lui.
Lui che sfortunatamente vive in argentina.
Così sono dovuta cambiare, dall’odiare il
cellulare, l’ho
reso di primaria necessità a tal punto che togliermelo
sarebbe una grande
crudeltà.
Ma in verità non mi basta davvero.
In verità spero che un giorno compaia e non dover
più
dipendere da quel malefico oggetto.
Ma so che non sarà mai così, quindi mi sono
adeguata.
Ora la mia abitudine prima di dormire è guardare il telefono
nella speranza che
improvvisamente compaia
un messaggio.
Ora la mia abitudine è spegnere il cellulare, metterlo sul
comodino, girarmi verso il muro sperando che di notte lui mi mandi un
messaggio, così da poterlo leggere appena sveglia.
Ora ho l’abitudine di girarmi e rigirarmi nel letto fino a
quando
non accendo il mio cellulare sperando in un messaggio.
Ora ho l’abitudine di addormentarmi con il cellulare stretto
tra le mani, immaginandomi che il mio cellulare fosse la sua mano che
risponda
alla mia stretta.
Salve a tutti, questa Flashfic
mi
è venuta in mente chiudendo la
finestra prima di infilarmi sotto le coperte, perciò non mi
ci sono infilata e
ho iniziato a scrivere. Questo è dedicato anche a quelli
che, come me, si
addormentano col cellulare in mano perché lui o lei non
è nella vostra città e
esso è il solo mezzo di comunicazione. Perciò se
recensite, fatemi sapere cosa
ne pensate,
buonanotte a tutti
stargirl