… Perché Sorridi? …
 
Jonghyun POV
Kibum è il tipo che ti fa rimanere a bocca aperta, è il tipo che ti fa esclamare uno ”waaa” per poi farti restare senza parole. Me ne sono accorto dalla prima volta che l’ho visto, anche se in quell’occasione era serio e imbronciato,  lui aveva 8 anni e io 9, la mia famiglia si era appena trasferita in quel quartiere di Seul e per “iniziare bene” la mamma mi aveva trascinato a salutare i vicini, ero entusiasta dell’idea e con un sorriso a trentadue denti, uscimmo di casa e mi fiondai a quella vicina, aspettai mia madre che mi sorrideva, appena mi raggiunse mi incoraggiò a suonare, non me lo feci ripetere due volte e suonai, ad aprire la porta fu una donna molto graziosa, aveva i capelli lasciati sciolti che le arrivavano all’altezza del bacino, gli occhi neri sembravano sorpresi, le labbra erano distese in un sorriso, ne rimasi … affascinato? No, affascinato non è l’espressione giusta, non seppi spiegarmelo allora e non me lo so spiegare neanche adesso, provavo tranquillità nel guardarla come la provava mentre guardavo mia madre. Gli sorrisi di rimando e mia madre gli allungò la mano, si presentò e il sorriso della donna si allargò ancora di più, ci invitò ad entrare e lo vidi, un bambino seduto sulla poltrona con le braccia incrociate teneva il broncio
<< Kibum, non fare il maleducato, guarda abbiamo dei nuovi vicini! >>
Kibum,così si chiamava quel bambino che con ancora il broncio girava il viso dall’altra parte ignorando la madre, mi avvicinai, non so perché forse la curiosità che spinge i bambini a non farsi i fatti propri, forse perché me  ne sentivo già attratto, fatto sta che mi avvicinai a lui sorridendo timidamente, gli porsi la mano e impacciato mi presentai
<< Kim Jonghyun, spero che diventeremo amici >>
Quello si alzò in piedi era sempre stato più alto di me, di poco ma sempre più alto, mi squadrò da capo a piedi e mi sorrise, era un sorriso stupendo.
<< Kim Kibum >>
La sua voce era bellissima anche se assomigliava molto a quella di una bambina. Sua mamma ci disse di andare a giocare al piano superiore o di fuori, come preferivamo e mia madre ne fu subito d’accordo, uscimmo fuori su mia insistenza, nel quartiere dove abitavo prima non si poteva uscire fuori a giocare visto che casa mia dava direttamente sulla strada, Kibum mi accontentò, ci sedemmo sotto un albero e ci guardammo, gli sorrisi di nuovo, forse gli sembrai strano visto che mi guardò come se fossi un alieno
<< Perché sorridi? >>
Me lo chiese con un aria confusa a dimostrare che non aveva veramente capito perché io sorridessi
<< Sorrido perché sono contento di avere un nuovo amico! >>
I suoi bellissimi occhi si illuminarono e sorrise anche lui,
<< Sono contento anche io >>
Quella fu la prima, di innumerevoli volte che kibum mi lasciò senza parole, ma con solo un sorriso sulle labbra.
                           ***
<< Jong… che fai? >>
Sono passati anni da quando ci siamo conosciuti e più lo guardo più rimango senza parole, è ancora più alto di me anche se non di molto, ed è sempre bellissimo.
<< Niente… >>
Mentre lo guardo mi viene spontaneo sorridere e lo faccio, lui mi guarda stralunato
<< Perché sorridi? >>
<< Perché ti amo >>
Mi si avvicina, mi si siede sulle ginocchia e mi bacia.
Come sempre mi lascia senza parole, ma con un dolce sapore di arancia sulle labbra…

Note [come giustificare un tale abominio D:]
Non so come mi è uscita, l’ho semplicemente ritrovata nel computer, l’avevo scritta uno o due mesi fa [mi chiedo perché ancora non l’avevo cancellata .___.]
E oggi, TADAN ho ritrovato ‘sta porcata fan fiction!
No okay, sto divagando! xD
Ringrazio tutte le persone che si sono sorbite anche le note [no seriamente se siete arrivate fino a qui vi amo!]
Mi dispiace per gli errori grammaticali, gli ho dato una letta e ho corretto alcune cose ed alcuni errori troppo evidenti! D:
Grazie ancora!! :D
Un bacioneoneone! <3