06/11/2012
1 recensioniHannah era una delle ragazze più belle che tutti avessero mai visto ma era invisibile e lo era sempre stata anche a New York.
Capelli lunghi, mossi e castani che al sole riflettevano facendogli rivelare quelle tonalità di rosso che si intonavano perfettamente con i suoi occhi color nocciola.
Di media statura, non amava neanche mettersi i tacchi, infatti portava sempre quelle sue ballerine nere con il fiocco che le davano un’aria da bambolina.
Tutte le mattine camminava lungo quel corridoio con i libri stretti tra le braccia e la testa abbassata quasi nascondesse qualcosa, ma non era affatto così.
Quel giorno era come tutte gli altri.
“Hannah, lo stai fissando di nuovo!”
Ah, si, non vi ho ancora parlato di Grace, quella che di più si avvicinava alla sua migliore amica.
Si può dire che Grace era sua amica solo perché Hannah non aveva dovuto fare niente, le si era semplicemente seduta accanto durante il suo primo giorno di scuola e avevano iniziato a parlare, ecco tutto.
Grace era il suo esatto opposto, stringeva nuove amicizie con una facilità innata e non era neanche bellissima.
Capelli lunghi, liscissimi e neri, tenuti sempre legati in uno chignon fatto al momento.
Occhi azzurri, naso leggermente più grande del normale, alta e magrissima.
“Eh? Cosa?”
“Lo stai fissando di nuovo, te ne sei resa conto?”
L’ora di geografia era in assoluto la preferita di Hannah.
No, non amava la geografia, ma c’era lui nella sua classe.
Sin dal primo momento che era entrata in quella classe aveva messo gli occhi su quello che potrebbe essere definito “il ragazzo della porta accanto” della scuola.
Daniel Evans, occhi azzurri, capelli neri e ricci. Magro, alto e decisamente di bell’aspetto.
Per lei era troppo.
Questo era quello che continuava a ronzare nella sua testa: ERA TROPPO!
“Hannah, ma quando ti deciderai a farti avanti?”
“Mai!”
Grace alzò gli occhi al cielo.
“Pensi che lui si accorgerà di te solo fissandolo ogni giorno?”
Hannah scosse la testa.
“Non ho speranze! Conversazione chiusa.”
Grace sbuffò e tornarono entrambe a seguire a lezione, anche se per Hannah questo significava tornare a fissare Daniel da lontano con un’aria da stalker.
Aveva l’occasione di vederlo solo nell’ora di geografia, nella mensa e nei cambi di lezione, perché il caso voleva che i loro armadietti si trovavano l’uno di fronte all’altro.
“Hannah!!”
Hannah sobbalzò di fronte al suo armadietto con il cuore in gola. Grace le era spuntata alle spalle improvvisamente proprio in uno dei suo attimi “Fissa Daniel”.
“Santo cielo Grace! Mi hai quasi fatto prendere un infarto.”
“Se stessi un po’ di più sulla terra questo non accadrebbe”
Hannah fece una risata da presa in giro
“Simpatica!!”
Grace le mise un braccio intorno al collo
“Dai!! Lo sai che scherzo! Comunque ora voglio che vai da lui e lo saluti”
“Ma io…”
“NO! Niente ‘ma’. Sbrigati!”
Hannah sapeva benissimo che questo andava decisamente fuori dai suoi limiti.
Lui era lì davanti a lei che metteva a posto i suoi libri nell’armadietto.
Lei aveva il cuore che aveva raggiunto il massimo dei battiti e non riusciva neanche più a deglutire.
Grace continuava a darle piccole spinte verso di lui ma lei era immobile, fino a quando scattò qualcosa dentro il suo cervello.
Con i libri tra le braccia e lo sguardo perso Hannah fece un cenno con la testa e sussurrò un ‘No’ quasi impercettibile, alla fine scappò scomparendo alla fine del corridoio lasciando Grace a bocca aperta a fissare il vuoto.
Continua...
Note dell'autrice:
E' la prima volta che scrivo una storia, anzi, è la prima volta che la scrivo pubblicamente e credo che sia proprio questa la cosa più difficile. Quindi ringrazio chiunque avrà il coraggio di leggerla.