Cosmo.
(Destination set to Nowhere)
Sarebbe come prendere le stelle del cielo
E portarle alla durezza della terra –
Rimanere non volevamo, solamente
Dimenticare di avere una mente
-e un cuore pulsante, e dei dolori.
Un tempo avremmo pianto lungamente
Ma ora – ma ora alla vista ci limitammo
E come tutta la vita su quel pianeta – nessuno
Nessuno ad attenderci o salutarci
Nell’ombra buia, al respiro d’amore.
La radura brillava di buio solitario.
Girammo la testa ed entrammo
Nel metallico biancore della via;
e adesso, senza alcuna destinazione,
ancora vaghiamo, senza una meta.
Ciò che prova il cuore – un legno
Che se bagnato o bruciato, nulla teme e nulla prova.
La beata serenità di una vita di nulla.