Vi consiglio di leggerla mentre ascoltate Calls me home di Shannon Labrie, regge di più l'idea. Buona lettura. 



"Le cose cambiano, io sono cambiata. Non può più funzionare così. No. Ma non te la prendere. Non ci siamo sentiti quasi per un anno intero, e non sto dicendo che è colpa tua, assolutamente no. Avremo avuto i nostri motivi, ma adesso non puoi tornare da me e dirmi tutte quelle cose sdolcinate e carine. -MI MANCHI, TORNIAMO MIGLIORI AMICI?- Scusa? Migliori amici!? Andrea, forse non hai ben capito che è un compito diffile; credo che tu non abbia ancora capito cos'è essere un migliore amico. 
Il migliore amico è quella persona che c'è sempre nel momento del bisogno, e non solo, è quell'amico con cui ti piace stare, ridere e scherzare insieme, che senza di lui non riusciresti ad andare avanti. E tu dov'eri quando avevo bisogno di te? Dove? Sei sparito. Non ti vedevo più, non ti sentivo più, sono arrivata al punto di non sapere più nulla di te. Non so tu, ma io ci son rimasta male per tutto ciò. E ora non puoi tornare a chiedermelo. So già che non potrebbe tornare come prima, mai. Anche se lo volessi non funzionerebbe."
Mi ricordo che l'anno scorso ero sempre triste per la tua assenza. E sai chi c'era a consolarmi? Si, esatto, lui. Non ti avrei mai sostituito; non volevo, non potevo. Forse perchè io ci speravo ancora in noi e forse perchè io ti volevo ancora bene, anche dopo quello che era successo. Temevo che non avrei più avuto un buon amico per la troppa paura. Paura di affezionarmi alle persone.
Ma giorno dopo giorno senza di te, iniziai a prendermi coraggio e decisi di conoscerlo meglio. Mi legai subito a lui. Capii veramente chi è il vero amico. 

***

Si chiama Denis, un nome un po' insolito per un ragazzo come lui; due anni in più di me e alto, tanto alto che vicino a lui mi sentivo protetta; due occhi sinceri di un color indescrivibile, verdi ma giallognoli e capelli un po' alla Elvis.
Mi ricordo ancora tutto di noi, si. Ci siamo conosciuti grazie a uno stupido social network. Facebook. La mattina ci eravamo scambiati uno sguardo mentre stavamo andando a scuola. Io non sapevo niente di lui, nemmeno come si chiamasse. Finchè di sera non mi trovai un suo messaggio in chat.
Così dopo un po' mi disse che voleva un'amica con cui poter parlare e scelse me perchè secondo lui avevo una faccia affidabile e simpatica.
Il giorno dopo io dovevo andare da lui per scambiare qualche parola. Ma con il mio brutto difetto non ce la feci. Ero troppo timida. Divenni subito rossa peperone e me ne corsi via con una banale scusa. Credevo che non ne volesse più sapere di me già prima di conoscerci, ma non fu così. Comprese la mia sciocca situazione dicendo che avrebbe fatto lui la "prima mossa". Così tempo di un paio di settimane e diventammo subito ottimi amici.
*Ora non pensate che il nostro era un'amore nascosto, anche perchè lui era fidanzato in quel periodo.*
Tra risate, parlate per ore e ore al telefono, a scuola, pianti e sorrisi.. Passarono cinque mesi. Finchè erano gli inizi di giugno e lui mi chiese di saltare la scuola per andare a Milano insieme, noi due da soli. Non mi preoccupai molto della situazione visto che sapevo, o almeno così pensavo, che non saremmo andati oltre l'amicizia; anche se ammetto che ho sempre provato uno strano interesse per lui, fin dall'inizio. 
Finalmente arrivò quella mattina di un caldo lunedì; prendemmo il treno e finalmente arrivammo a Milano. Ci divertimmo molto insieme. Nel tardo pomeriggio andammo al cinema; scegliemmo di vedere Lorax, ma alla fine del film cambiò tutto tra di noi. Si girò e mi baciò. Un bacio intenso, di quelli veri. Ovviamente non lo respinsi, ma non riuscivo a crederci. Non me lo sarei potuta aspettare. Provavo una forte emozione mai provata fino all'ora. Così la nostra amicizia si trasformò in amore.
La scuola finì e non perdemmo l'occasione di poter passare insieme intere giornate.
Quella sera, quella sera che non mi potrò mai dimenticare. Ci trovammo a casa mia, da soli. Così lui decise di provarci. Eravamo sdraiati, abbracciati uno di fianco all'altro. Ad un certo punto mi disse 'TI AMO' e piano piano iniziò a slacciarmi i pantaloni. Mi trovavo in una situazione al quanto imbarazzante per me; non sapevo cosa fare, non l'avevo mai fatto. Lo amavo e anche se la tentazione era forte, non ero pronta. Così lo baciai e dispiaciuta gli sussurrai che non mi sentivo ancora pronta. 
Nonostante tutto passammo una bellissima serata.
Intanto i giorni passavano felicemente, finchè non arrivò quella maledetta mattina del 3 agosto.
Lo trovai sotto casa mia con un'espressione abbastanza triste, strano da parte sua. Mi disse che la nostra storia non poteva andare avanti, disse che si era innamorato di un'altra. Era orribile. Erano le ultime parole che avrei voluto sentirmi dire. Mi si spezzò il cuore e una lacrima di dolore mi scese lentamente sulla guancia; così mi abbracciò e giuro, non volevo più staccarmi.
Le sue ultime parole prima di andarsene furono "PER QUALSIASI COSA CHIAMAMI, CI SARO' SEMPRE PER TE. NON STAREMO PIU' INSIEME, MA CI TENGO A RESTARTI AMICO, NON VOGLIO PERDERTI E NON VOGLIO CHE TU SOFFRA." 

***

E ora sono qui, ormai tre mesi senza di te. Me lo avevi promesso, avevi promesso che se mai avrei avuto bisogno di te, tu ci saresti stato. Dove sei? Ho visto come ci tenevi, ho visto.
Un'amicizia si può trasformare in amore, ma un'amore non potrà mai tornare amicizia vera.





 

OCCHI A ME! 

Ciao gente! Ok, non è un gran che, è la prima che scrivo e ho fatto qualche errore, me ne rendo conto.

Ma visto che è ciò che mi è successo a me, l'ho voluta scrivere anche per sfogarmi e mentre la rileggevo
con il sottofondo di Calls me home, mi è scesa una lacrima. Credo che sia per la nostalgia dei momenti passati.
Sono pronta a critiche, consigli, tutto! Quindi che aspettate??Dai su:) 
*Sciao beli, vi aspetto* :D