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Autore: Shikame Nanaka    06/11/2012    1 recensioni
“Stammi a sentire… Non è solo una questione di formare una squadra. La vera ragione è che mi sono reso conto di provare qualcosa per te ed è stato questo motivo a farmi tornare. Anche a costo si trascinarti via… Ti convincerò a venire con me.”
- Giriko -
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Giriko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti vorrei con me. 

 
Era una giornata come tante altre, il sole splendeva alto nel cielo, la quiete sembrava invadere ogni luogo e non c'era nemmeno l'ombra di un uovo di kishin nelle vicinanze.
Una ragazza dai lunghi capelli biondi, raccolti in una coda e vestita con una abitino nero si aggirava in tutta tranquillità per le vie della città.
 
‘’Guarda un po’ chi si rivede… ‘’ Aveva detto improvvisamente qualcuno, arrivandole alle spalle.
L’arma si voltò subito nel sentire quella voce familiare e nel vedere chi le aveva appena parlato, spalanco gli occhi dalla sorpresa.
Shikame: “Giriko! Che bello vederti! Ma che ci fai qui a Death City?” Chiese con entusiasmo ed una sfumatura di curiosità nella voce, sorridendogli.
Giriko: “Ammetto che nemmeno io so bene perché mi trovo qui… E in ogni caso credo che non ci resterò per molto. Non mi piace particolarmente questo posto…” Rispose lui sbuffando e passandosi nervosamente una mano fra i capelli.
Shikame sapeva che probabilmente era per via della Shibusen, anche se il fatto che lui si trovasse di nuovo a Detah City non le dispiaceva affatto.
Era bello rivedere Giriko e dopo tutto quello che era successo credeva che non si sarebbero rincontrati tanto presto .
Shikame: “Be’ ma dove sei stato dopo che te ne sei andato via da qui? E poi dato che non sei più legato alla strega Arachne che hai intenzione di fare ora?” Gli aveva domandato all’improvviso.
Lui non disse nulla per alcuni attimi e Shikame pensò di essere stata troppo avventata, ma dopo qualche minuto di silenzio fra i due, le rispose.
Giriko: “Diciamo che sono stato in parecchi posti... E per quanto riguarda ciò che farò adesso... Be'... Credo che sarà quello che facevo quando collaboravo ancora con quella strega però ora sarò da solo… Chissà… Potrei mettermi a girare il mondo.” Aveva risposto, concludendo la frase con una risata ironica.
Shikame: “So che sarebbe inutile chiedertelo… Ma perché non resti qui?” Gli aveva domandato, pur immaginandosi già la risposta.
Giriko: “Non credo sarebbe una buona idea.” Disse lui tagliando corto e ridendo nuovamente.
Poi i due iniziarono a camminare per le strade di Death City continuando la loro conversazione.
I lunghi e biondi capelli di Shikame, raccolti nella solita coda, erano mossi delicatamente dall’aria e non facevano altro che attirare l’attenzione di Giriko , che camminava qualche passo più indietro rispetto a lei e ogni volta che la ragazza si voltava e i loro sguardi si incrociavano casualmente, rimaneva sbalordito da quanto i suoi occhi fossero azzurri, tanto che ci si sarebbe potuto specchiare dentro.
Si sentiva un’idiota. Che diavolo gli stava passando per la testa?! Non era il genere di persona che si cura di certe cose.
Però anche se dopo averla rincontrata le aveva detto di non sapere nemmeno lui perche si trovasse li, in realtà ne era consapevole dentro se e stando li a parlare con lei in tutta tranquillità, come se quello per cui stringendo i pugni e serrando i denti aveva messo nuovamente piede a Death City, in realtà non fosse importante, lo faceva sentire ancora più idiota e poi non voleva assomigliare a quello stupido di Metal Flash.
Stava solo perdendo tempo.
Con questi pensieri per la testa il ragazzo si fermò improvvisamente, decidendo a fare ciò per la quale era tornato. 
Giriko: “Senti Shikame…” Le disse alzando la testa al cielo.
“Non mi va di restare troppo tempo qui come ti ho già detto… Quindi arriverò subito al punto della situazione. In realtà sono venuto qui per un solo motivo...” Aggiunse poi assumendo un’aria spavalda per sentirsi più sicuro di se.
Shikame: “Un solo motivo? E quale sarebbe?” Domandò la ragazza un po’ stupita e colta di sorpresa dal cambiamento improvviso di Giriko.
“Vorrei che tu venissi con me.” Disse concludendo la frase.
La ragazza spalancò gli occhi, sorpresa. 
Shikame: “C-Cosa?” Chiese ancora stupita.
Giriko: “Vedi… Io sono un’arma indipendente… E non avendo un mio maestro ora posso andarmene dove mi pare. E poi anche tu sei un’arma e non indifferentemente forte… Quindi se ti unissi a me formeremo sicuramente una grande squadra.” Le spiegò ancora lui.
Shikame: “Giriko… Ma che stai dicendo? Sai bene che Metal Flash è il mio maestro d’armi e che io non lo abbandonerei mai.” Rispose la ragazza assumendo un espressione seria.
Giriko: “Uhmuhmuhm… Immaginavo che mi avresti risposto così.” Le disse lui ridendo amaramente e poi senza aggiungere altro si voltò e fece per andarsene.
Cosa si aspettava infondo? Che Shikame lo avrebbe seguito? Che sarebbe stata contenta di quella proposta e che avrebbe accettato subito? Era stato inutile tornare a Death City, pensò la motosega. 
Poi si fermò di colpo. Che diavolo stava facendo?! 
Il fatto era che Shikame gli piaceva e non poco. 
Non gli importava se era un’arma forte o meno, ciò di cui gli interessava principalmente era lei e se adesso se ne fosse andato così, sarebbe stato alla pari di quello stupido di un maestro d’armi, della ragazza.
Shikame intanto vedendolo andarsene improvvisamente, aveva cercato di fermarlo afferrandolo per una braccio e stringendo la stoffa dei suoi guanti, che come al solito indossava.
A quel tocco Giriko si sentì riportato indietro da tutti i suoi pensieri e con una scatto si voltò verso si lei, afferrandola per le spalle e guardandola dritta negli occhi.
Si. Ci si poteva davvero specchiare dentro.
Shikame: “G- Giriko… Che ti prende?!” Chiese lei, spiazzata dalla reazione del ragazzo.
Giriko: “Stammi a sentire… Non è solo una questione di formare una squadra. La vera ragione è che mi sono reso conto di provare qualcosa per te ed è stato questo motivo a farmi tornare. Anche a costo si trascinarti via… Ti convincerò a venire con me.” Concluse la frase, avvicinando poi il suo viso a quello della ragazza fino quasi a sfiorarla.
A quelle parole Shikame provò una senso di confusione. Quindi Giriko… Era li per lei? 
Il cuore iniziò a batterle più forte del solito e tutta quella situazione così diversa dal normale, l’atteggiamento di Giriko e il modo in cui aveva iniziato a comportarsi improvvisamente non facevano altro che farla sentire ancora più confusa.
Poi il ragazzo la avvicinò a se, lasciandole la presa alla spalle e avvolgendole in un delicato abbraccio come se avesse paura di farle male e chiuse gli occhi.
Shikame non aveva ancora detto una sola parola però quando si sentì abbracciare, a sua volta come di impulso, fece lo stesso.
Shikame: “E così… E’ questo? Provi davvero qualcosa per me?” Domandò con un po’ di incertezza nella voce.
Giriko: “Si è questo. Tutto questo... Tutto questo a causa tua che hai qualcosa di particolare che fa si che tu riesca a piacere a tutti. Aaah…Chi avrebbe mai detto che mi sarei trovato in una simile situazione?” E dopo aver detto ciò face un lungo sospiro.
Poi nessuno dei due parlò più per alcuni attimi e intorno a loro calò il silenzio. Le strade di Death City si erano fatte stranamente deserte anche se d’altra parte a quell’ora dovevano essere tutti a pranzo.
Giriko: “Sai… Non mi va di lasciarti tra le mani di Metal Flash. Sono sicuro che anche lui prova qualcosa per te e dargliela vinta così sarebbe veramente da stupidi.” Disse il ragazzo afferrando Shikame per un braccio, iniziando a camminare e trascinandosela con se.
Shikame: “A-Aspetta! Che intendi dire?! E poi si può sapere dove stiamo andando? Ehi rallenta!” Esclamò la ragazza e non riuscendo a capirci più nulla si limitò a seguirlo.
Giriko la portò nel bosco che si trovava dietro a Death City in un punto dove tra gli alberi si riusciva a osservare la città dall'alto.
Era un posto molto tranquillo.
Shikame: “Be'? Si può sapere perché mi hai trascinata fin qui all'improvviso?! E poi che significa tutto questo? ” Chiese l'arma, non appena arrivati.
Giriko: “Guarda… Da qui si riesca a vedere ogni cosa.” Le disse indicandole la città. “Pensaci… La Nove Lame e l’Arma Demoniaca… Nessuno ci batterebbe. A te non serve un maestro, puoi essere un’arma libera come me.” Continuò a dirle cercando di fargli capire ciò che intendeva.
Shikame: “Giriko… Avere un maestro non significa non esserlo e poi sai come la penso. Io e Metal Flash siamo già un team.” Gli rispose appoggiandogli una mano sul petto e socchiudendo gli occhi.
Giriko: “Ah! Ancora che ti ostini con le tue idee! Che differenza ci sarebbe fra me e lui?! Almeno io ora riesco a guardarti in faccia e a dirti che mi piaci, mentre quell’impedito di Metal Flash da quello che ricordo, non faceva che mettersi in mezzo!” Le disse, iniziando ad alzare la voce e afferrandole saldamente la mano.
Shikame: “Che diavolo stai dicendo?! Ma si può sapere che ti prende?!” Gli chiese lei notando il cambiamento di umore che stava avvenendo sul volto dell’altro ragazzo, che ormai si faceva sempre più serio.
Giriko:”Da quando me ne sono andato via… I miei pensieri non hanno fatto altro che ricadere sempre su di te… E allora ho capito che sarei dovuto tornare. Ho capito che sentivo qualcosa nei tuoi confronti… Sentivo qualcosa di molto forte.” Le disse stringendo ulteriormente la presa intorno al polso.
Shikame: “Giriko! Mi fai male!” Si lamentò lei cercando di ritrarre il braccio.
Il ragazzo allora la lasciò per poi prenderle il viso fra le mani.
Quegli occhi lo incantavano, così azzurri e profondi che avrebbe potuto perdercisi.
Shikame: “Giriko ho capito che tu provi qualcosa per me… Però io… Mi sento confusa…” Cercò di spiegargli la ragazza.
“E poi… Non immaginavo tutto ciò.” Aggiunse poco dopo girando il volto da un lato, fra le sua mani.
Ora si sentiva imbarazzata. Imbarazzata e confusa. E quello che stava accadendo non aveva senso, non poteva averlo. 
Improvvisamente Giriko le si avvicinò lentamente, fino a sfiorarle il viso con la punta del naso e poi le diede delicatamente un bacio sulla guancia.
 
 
CONTINUA…
  
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