Libri > Shadowhunters
Ricorda la storia  |      
Autore: itsjen    06/11/2012    4 recensioni
“Se n’è andato”.
Era l’unica frase che Alec continuava a ripetersi nella mente, fissando il punto dove pochi secondi prima c’era lui.
Magnus.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

HO SEMPRE BISOGNO DELLA TUA FORZA.
 

 
Se n’è andato”.
Era l’unica frase che Alec continuava a ripetersi nella mente, fissando il punto dove pochi secondi prima c’era lui.
Magnus.
Scandiva bene ogni parola, mentre ad ognuna di queste, una fitta lancinante gli attraversava il petto, lasciandolo senza fiato.
Si sentiva… vuoto, come se gli mancasse qualcosa.
Il calore ch poco prima aveva provato vedendo lo stregone aveva lasciato spazio ad un freddo pungente che gli avvolgeva tutto il corpo.
Le braccia, le gambe, le mani la testa… il cuore.
Cercò di aprire la bocca, provò a chiamare Magnus, sperò che lui lo perdonasse, che tornasse indietro, che lo abbracciasse e gli sussurrasse che andava tutto bene.
Ma non andava tutto bene.
Un’altra fitta, un altro respiro mancato.
Si accasciò al suolo senza staccare, però, gli occhi dal buio dove pochi minuti prima c’era Magnus.
Il buio.
Aveva sempre avuto paura del buio.
Pregava ogni sera sua madre affinchè le cantasse quella canzoncina, fermamente convinto  che serviva per scacciare i demoni da sotto il letto.
E anche adesso aveva paura.
Cantò la canzone nella sua mente, ma questa non se ne andava.
Si scostò una ciocca nera dagli occhi umidi e si ritrovò a pensare a tutte le volte che Magnus gli aveva detto, con una voce tra il serio e il divertito, che era “terribilmente sexy”.
Sembrava che le lacrime volessero uscire dai suoi occhi per forza.
Ma non voleva piangere.
Non voleva dare soddisfazione allo stregone, non voleva dimostrargli quanto fosse vulnerabile, quanto la sua vita fosse inutile, senza di lui.
Ma non poteva negare l’evidenza.
Magnus era l’unica cosa che dava senso alla sua vito, e si pentì di tutte le volte che avevano litigato, di tutti i dubbi che aveva avuto sulla loro relazione, di tutte le volte che era uscito lasciandosi tutto alle spalle, compreso lo stregone.
Non si era mai reso conto di quanto lui dipendesse da Magnus.
Non aveva mai capito fino in fondo quanto lo amasse.
Si abbandonò al pianto,  un pianto che lo scuoteva da cima a fondo, che gli faceva tremare tutto il corpo, che gli strappava involontariamente urla di dolore dalla bocca.
Si alzò, il viso rigato da fiumi di lacrime che non accennavano a smettere di scorrere sul suo viso arrossato, e iniziò a sferrare pugni in aria e alle pareti, poi si ributtò a terra e iniziò a menare calci a più non posso.
-MAGNUS!- gridò.
Un urlo straziante, pieno di dolore e amore.
I singhiozzi non gli davano tregua e lui non riusciva a riprendere fiato.
Si sedè prendendosi il viso tra le mani, ascoltando in silenzio la sua voce rimbombare nei corridoi.
Non aspettava nessuna risposta. Immaginava Magnus seduto sulla poltrona nel suo studio, che accarezzava il Presidente Miao.
Cercò di alzarsi, ma tremava talmente tanto che ricadde con un tonfo sordo a terra.
Sentiva come se un pugno gli avvolgeva il cuore, stringendolo fino a fargli male.
-ADESSO CHE HO BISOGNO DELLA TUA FORZA, DOVE SEI?- urlò.
Una scintilla.
Era come se dentro di sé si era accesa una scintilla.
Riprovò di nuovo a tirarsi in piedi e stavolta ci riuscì.
Corse via cercando di mettere più distanza che poteva tra lui e il buio.
Ad ogni passo una fitta.
Una fitta, un respiro mancato, una stretta al cuore.
Sentì qualcosa dentro di lui incrinarsi.
Ricadde a terra, e per un attimo pensò di essere morto.
Iniziò a sussurrare il suo nome a mo’ di cantilena.
-Magnus, Magnus, Magnus, Magnus…-
Non sapeva che a pochi metri da lui, lo stregone lo stava osservando, gli occhi felini, conosciuti per la loro brillantezza, stranamente vitrei.
Fissava Alec, il suo Alec.
Dalle dita, ancora protese verso lo Shadowhunter, uscivano gli ultimi sprazzi di scintille azzurre.
-Io ho sempre bisogno della tua forza-






Spazio Autrice.
Non ho la minima idea di come mi sia venuta questa storia.
Stavo fissando un foglio bianco e improvvisamente prendo la penna e inizio a scrivere.
Ho solo una cosa da dirvi: IO AMO MAGNUS E ALEC.
E ho pianto quando si sono lasciati.
Ho cercato di mettere in parole (?) quello che secondo me ha provato Alec.
Spero di esserci riuscita.

Un bacione,
Niall's Laugh.

  
  
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: itsjen