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Autore: hidama    06/11/2012    1 recensioni
Apri i tuoi occhi e dimmi con un sorriso che è tutta una bugia...
Genere: Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ruki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non è che io avessi grandi pretese, che mi aspettassi un granché dalla vita…
Gente che va, gente che viene… ero rassegnato sin dall’inizio al fatto che avrei potuto perdere dei pezzi qua e là lungo il tragitto. Non me ne facevo un problema, sono cose che capitano, mi dicevo. Cose della vita, cose che una persona adulta sa affrontare senza timore, e situazioni dalle quali un adulto sa uscire illeso e se mai temprato nello spirito, più forte di prima.
Eppure… sono qui con la testa fra le mani e non riesco ancora a capacitarmi di come io abbia potuto permettermi di perderti. Eri lì, che mi chiedevi di più, che mi chiedevi aiuto, che anelavi per un po’ di quella vita che avevi sognato e mi pregavi di donarti un domani migliore, ma io non ho saputo ascoltarti.
“Reila, Reila, ti amo, ti amo!”, è tutto ciò che ora riesco a dirti, ma non ha più molto senso… non so se puoi sentirmi dove sei ora. “Anche se chiamo il tuo nome, la mia voce non riesce a raggiungerti…”, so che è così… lo sento.
Tutto quello che avevamo progettato, tutto quello che sognavamo di fare si è infranto davanti ai miei occhi prima che io potessi accorgermene. Sono rimasto vergognosamente con le mani in mano mentre poco a poco ti perdevo, mentre la luce spariva dai tuoi occhi e il calore abbandonava le tue piccole mani.
“Com’è doloroso…”
Tutto questo mi distrugge dentro, ancora non riesco a credere che sia successo veramente. Ti prego, ti prego, “apri i tuoi occhi e dimmi con un sorriso che è tutta una bugia!”. Svegliami da questo incubo e lascia che aprendo i miei occhi io possa vederti ancora accanto a me. Dimmi che domani tornerai da me…
La mia voce si strozza nella mia gola, ma io grido, urlo, mi dispero. Urlo il tuo nome al cielo perché forse così potrai sentirmi. Prendo dei lunghi respiri ma il mio petto continua a torcersi su se stesso, rimango senza fiato. I singhiozzi del mio cuore imputridito dal dolore non possono più essere nascosti. “Tutto quello che ho sopportato si trasforma in lacrime ed eccessi”, non riesco più a controllarmi.
Poi, muto, mi adagio sul tuo ricordo, chiudo gli occhi, e muoio ancora un po’.
  
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