ciao a tutti! :) questa
short nasce cosi per caso, ed essendo la prima non garantisco un grande
risultato. Dato
che sono una grande fan di OUAT e che adoro scrivere ho voluto
cimentarmi anch'io in questa impresa e dato che ho letto
delle pairing molto stravaganti anch'io ho pensato di creare una
nuova ship.
fatemi sapere cosa ne pensate e Buona lettura a tutti.
Nightwish
I suoi pensieri erano rivolti a quell’uomo.
Passando davanti alla suola di Henry si trovò quasi vicino al molo dove le onde si infrangevano contro il porto e il vento iniziava a farsi più forte.
Una folata particolarmente più forte delle altre la fece spettinare i capelli e mentre li sistemava lo vide, li, di fronte a lei, divertito nel vederla in difficoltà nel sistemarsi.
“Dannazione” penso lei “ proprio in questo stato mi deve vedere?” gli sorrise un po’ imbarazzata
-Come stai questa mattina?- chiese lui gentilmente
-starei meglio se non fosse per questo maledetto vento- rispose Emma
-Sediamoci su questa panchina.. e da questa mattina che cammino e sono un po’ stanco!-
Si sedettero per un po’ e rimasero a guardare il mare e le onde
-Sai tanto tempo fa ho perso una persona a cui tenevo molto- continuò lui guardandola tristemente
-Niente è perduto.. rimane sempre qualcosa nel cuore di chi ricorda- disse Emma guadandolo
-Hai ragione però mi chiedo se un giorno lo rivedrò e se sta bene!- e dicendo questo si avvicinò a lei scostandole un ciuffo dalla fronte –Tu sei giovane e bella non ascoltare le nostalgie di quest’ uomo!-
Lei, dimenticando un attimo il suo atteggiamento fiero si avvicinò e gli diede un bacio, voleva dirgli tutto quello che a parole era difficile dire.
Voleva fargli capire che era li per aiutarlo e confortarlo, che non era solo una ragazza dura ed orgogliosa, ma sapeva anche essere un amica fidata e magari qualcosa di più.
Lui la baciò con trasporto non abituato a questo genere di cose, forse aveva dimenticato cosa si provava ad amare di nuovo, vivere di nuovo…..
La sveglia si mise a suonare, un suono fastidioso e acuto.
Emma si svegliò di soprassalto battendo la mano per far smettere all’apparecchio di suonare.
“Era solo un sogno” pensò. Solo un sogno eppure così reale, un desiderio.
Squillò il telefono. –Pronto?-
-Ciao mamma pronta per l’operazione cobra? Passo da te tra dieci minuti!-
-Henry ma sono solo le sette del mattino!- replicò lei
-Per queste cose non è mai presto!-e riattaccò
Lei sorrise, sorrise al quel giorno, sorrise a suo figlio, sorrise a quel sogno e al suo amato Geppetto.