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Autore: Joick    07/11/2012    6 recensioni
Era complicato, difficile e spaventoso proprio come aveva previsto la prima volta che si era accorto di amare il proprio fratello.
Era stancante e a volte si chiedeva perché proprio a loro, fosse toccato un amore così terribilmente duro.
Ma ne valeva la pena.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Joe Jonas, Nick Jonas
Note: Lime | Avvertimenti: Incest
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Erano anni che Joe se lo sentiva dire, quel “se non foste fratelli direi che siete fidanzati

Freak.

 

 

Erano anni che Joe se lo sentiva dire, quel “se non foste fratelli direi che siete fidanzati!”.

La prima volta che aveva sentito quella frase, in accento molto meno scherzoso e rilassato, aveva dieci anni, aveva colto un fiore dal prato davanti alla chiesa e lo aveva portato sorridendo a Nick: due signore, alla scena, avevano storto un po’ il naso e li avevano definiti strani.

Al tempo, Joe, non capì. Cosa c’era di strano nel voler bene al proprio fratello?

 

Le cose si fecero molto più confuse per Joe verso i quindici anni. Era da poco al Liceo e i bulli lo avevano già preso di mira (chissà poi per quale ragione): un giorno, Henry Lucas, lo aveva beccato a baciare sulla guancia Nick e, da quel giorno, ovunque andasse, sentiva il sussurro della parola “incesto” tra le mura di scuola.

A Joe era sembrato più facile semplicemente ignorare quella parola.

 

Ignorarla diventò più difficile il giorno in cui, qualche anno dopo, si rese conto che quelle accuse, quei sussurri, erano più fondati che mai.

Fu doloroso, spaventoso e terrificante ma, dopo giorni chiuso in camera, con il suono delle suppliche di aprire di suo fratello minore provenienti fuori dalla porta, alla fine dovette ammetterlo: amava Nick in un modo che andava ben oltre il semplice effetto fraterno.

 

Convivere con quella consapevolezza fu stranamente più semplice.

Nel frattempo le loro vite erano cambiate radicalmente, erano diventati idoli delle ragazzine, ed era decisamente più facile cadere nelle mutande di qualche starlette facendosi la fama del man-whore che passare le giornate a pensare a un amore che non sarebbe mai, mai, mai, mai stato possibile vivere. E che forse nemmeno doveva esistere.

 

Il vero problema nacque esattamente il primo Gennaio del 2009.

Erano stati invitati a qualche stupida festa di fine anno della Disney, Kevin era sparito a inizio serata da qualche parte con Danielle, e Nick e Joe erano finiti con il rubare una bottiglia di un qualche alcool dalla cucina per evitare quella festa piena di loro ex.

Si erano rinchiusi in uno stanzino vuoto pieno di scope, detersivi e carta igienica, seduti vicini, in un angolino, e ridacchiavano senza un vero perché.

Joe aveva un braccio mollemente posato sulla spalle di Nick, la testa piegata in avanti, in un momento di risa compulsive e Nick scuoteva la testa, divertito, dicendo un qualcosa che già entrambi avevano dimenticato.

Un secondo prima ridacchiavano, coi volti vicini, e quello dopo le loro labbra erano incollate in quelle dell’altro, immobili, ferme, terrorizzate, ma vicine e languide e vere.

Non fu epico, o particolarmente bello, non fu dolce, né passionale.

Nessuno di loro, in seguito, seppe con certezza chi si era avvicinato per primo o persino come era successo; fatto sta che, da quel casto congiungimento di labbra, da quella prima notte di un nuovo anno, le vite di Nick e Joe Jonas cambiarono per sempre.

 

Il giorno dopo entrambi fecero finta che niente fosse successo, cercarono di ignorare gli sguardi dell’altro e perfino di stare lontani: a niente servì, però. Ben presto si ritrovarono nella loro camera d’albergo, nudi, sul letto, a baciarsi come se non ci fosse stato un domani.

E così era iniziato tutto.

 

 

Era complicato, difficile e spaventoso proprio come aveva previsto la prima volta che si era accorto di amare il proprio fratello.

Era stancante e a volte si chiedeva perché proprio a loro, fosse toccato un amore così terribilmente duro.

Ma ne valeva la pena.

 

Successe qualche tempo dopo che avevano deciso, almeno tra di loro, di ufficializzare quella cosa, di chiamarsi fidanzati, che Kevin li beccò.

Presi dalla felicità di quei momenti, dal quel mondo dove sembrano andare gli innamorati quando sono – finalmente – insieme, erano finiti con l’essere meno discreti: ormai vivevano insieme (da Joe quando erano a Los Angeles, da Nick quando erano a New York), facevano vacanze insieme, andavano a fare shopping, alle feste.

Si dicevano che, dopotutto, quello non era pienamente anormale per due fratelli.

Una sera, l’undici ottobre del 2012 per essere precisi, presi dall’euforia di aver appena finito il primo concerto della band dopo tre anni a New York, si erano rifugiati nel loro camerino, quello che condividevano con Kevin, e senza nemmeno chiudere la porta avevano iniziato a baciarsi con foga.

Era stato stupido e sconsiderato e incosciente, ma dall’altra parte da due innamorati cosa ci si poteva aspettare?

Kevin era entrato, ridendo, chiamandoli, e poi li aveva visti.

Si erano separati subito, ostentando indifferenza, ma ormai il danno era fatto.

Li aveva guardati, aveva scosso la testa, e poi era uscito dalla stanza dicendo qualcosa come «Ho sempre pensato che foste strani».

 

 

C’era voluto tempo, parecchie litigate, giorni in cui non aveva il coraggio di guardarli negli occhi, ma alla fine aveva capito. Non accettato del tutto, ma capito.

Dopotutto non è questo che fanno i fratelli maggiori?

 

Non lo avevano detto a nessun’altro della loro famiglia, ovviamente, ma Joe aveva sempre avuto la sensazione che, in qualche modo, sapessero. Era una tacita consapevolezza che faceva sì che nessuno si sorprendeva troppo quando notavano i loro sguardi complici, il modo in cui finivano le frasi dell’altro o il fatto che parlavano sempre al plurale, come se fossero una cosa sola.

 

 

 

{…}

 

«JOSEPH!!!!»

Joe, in boxer, sgusciò velocemente fuori dal piumone caldo del loro letto matrimoniale, terrorizzato, raggiungendo la voce del suo amorevole ragazzo in salotto.

Quel che gli si presentò davanti fu un – bellissimo – Nick Jonas in pantaloni della tuta, braccia incrociate sul petto nudo e uno sguardo che, purtroppo o per fortuna, Joe conosceva molto bene.

«Sì, amore?»

Aveva sfoderato il suo miglior sorriso da innocente, grattandosi la testa e saltellando su se stesso.

«Cos’è questa?»

Nick aveva indicato una tazza – più precisamente la tazza di Joe – appoggiata sul tavolino di vetro davanti al divano.

Dentro di sé, Joseph imprecò in tutte le lingue che conosceva.

«Una tazza?»

 

 

Avevano discusso, come di consueto. Nicholas, maniaco dell’ordine, sbraitava contro Joe di non portare robe fuori dalla cucina (e soprattutto non sul suo tavolo di vetro veneziano!) e puntualmente Joe si scusava, per poi farlo ancora una volta dopo qualche ora.

Facevano l’amore, dopo ogni litigata.

Capitava che lo facessero dolcemente, chiedendosi scusa ad ogni tocco, lentamente, come se avessero tutto il tempo del mondo.

Capitava, a volte, che lo facessero duramente, quasi litigando, quasi lottando, come se non si perdonassero l’un l’altro di amarsi.

 

 Ed ogni volta era come la prima.

Ed ogni bacio era un nuovo bacio.

Ed ogni giorno era una scoperta l’uno dell’altro, nonostante avessero passato la maggior parte della loro vita uno di fianco all’altro.

E c’erano state incomprensioni, litigate, a volte si erano anche lasciati, per qualche settimana, decidendo che era tutto semplicemente troppo.

Ma poi erano tornati l’uno dall’altro, perché semplicemente era troppo più dura stare separati, perché loro, quello che avevano, valevano più di ogni altra cosa.

 

 

{…}

 

Avevano più di novant’anni, ora. Gli anni di gioventù era lontani e ancora più lontana era quella vita spericolata da pop star che avevano amato vivere.

Erano anni, ormai, che si erano trasferiti in una grande casa sul mare, piena di chitarre e pianoforti e ricordi di una vita insieme.

Qualche volta c’era ancora qualcuno che parlava di quei due fratelli strani che vivevano insieme ma Joe aveva imparato che non importava, fin quando avesse avuto la possibilità di dormire tra le braccia dell’uomo che amava.

 

 

 

 

 

E’ una gran cavolata, alla fine. Ma mi mancava scrivere sui miei piccini così eccomi qua. <3 Tanto fluff – forse troppo – e tanta dolciosità ma quando scrivo di loro non ne posso proprio fare a meno.

Spero vi sia piaciuta e aspetto un vostro commento.

 

Dils J

 

p.s Il fatto che vivono insieme è vero e anche la scena della tazza è realmente successa (… anche se subito che dopo abbiano fatto l’amore, sigh!), l’hanno raccontato da Ryan Seacrest qualche giorno fa.

  
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