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Autore: itsjudsie    07/11/2012    6 recensioni
(...) Sobbalzai, non me l'aspettavo.
No, in realtà forse sì.
C'era sotto qualcosa, e quel 'qualcosa' non mi piaceva. (...)
Genere: Generale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Patrick Jane, Teresa Lisbon | Coppie: Jane/Lisbon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2. Vecchi ricordi.


«John!» Stentavo a crederci.

«Ma che bravo, Patrick. Devi volermi così tanto bene, da riconoscermi perfino in queste circostanze..»

«Ti prego, lascia andare Theresa..» Si stava perdendo in chiacchiere, questa cosa non mi piaceva.

«Cos’è tutta questa fretta, Patrick? Sei giovane, devi vivere la tua vita con calma.»

«Dove ti trovi? Vengo a prenderti.» Semplice. Diretto. Dovevo saperlo.

«Eh no, non così in fretta. Dimentichi forse chi sono? Caro mio, ogni cosa ha il suo tempo. Tanto so che mi troverai, soprattutto perché si parla della vita della tua fidanzata.»

Click.
Riagganciò, e mi sentii più solo che mai.
 
Guardai l’orologio, erano le 3:00 di mattina.
Al momento al Cbi non c’era nessuno, avrei dovuto aspettare l’alba. Cosa avrei fatto nel frattempo non lo sapevo, ma dopotutto ero un mentalista, qualcosa da fare l’avrei trovato.
Andai alla scrivania e aprii il cassetto, tirando fuori le foto che avevo scattato durante i vari casi al marchio di John il Rosso.
Una parete, il muro esterno di una scuola, il muretto di un cancello, casa mia. Mi sentii gli occhi gonfi e la testa cominciò a pulsarmi lievemente.
Forse non ero pronto.
Oh, al diavolo, sono Patrick Jane. Non c’è cosa al mondo per la quale non sia pronto.
Ma questo faceva male.
Prima la mia famiglia, ora Theresa. Non poteva uccidere me? Avrei sofferto di meno.
Strisciai indietro la sedia sulla quale ero seduto e mi alzai. Con lo sguardo fisso sulle foto mi avvicinai al letto e mi distesi.
Non riuscivo a smettere di guardare ciò che avevo in mano. Era troppo forte.
Le mie guancie cominciarono a rigarsi e diventarono calde.
Cominciai a piangere, e bagnai il cuscino su cui ero poggiato. Le lacrime uscivano senza fermarsi, cominciai a piangere per Theresa, ma poi mi trovai a pensare a tutta la mia vita.
Tutti gli sbagli commessi, tutti gli errori, tutti gli errori, le fatiche, le difficoltà, John.
Mia moglie, mia figlia.
Era un continuo singhiozzare. Mi faceva malissimo la testa, non sarei resistito ancora per molto.
Ritornai alla scrivania ma questa volta aprii un cassetto nascosto, più in basso. Dentro c’era la bottiglia di Alchol di Lisbon.
Mi meravigliai del fatto che l’oggetto che più mi ricordava lei in quel momento sarebbe anche stato il mio unico aiuto per dimenticarla, anche se solo per un istante.
Con calma aprii il tappo e mi sedetti per terra, appoggiandomi con la schiena alla scrivania. Guardai il contenuto della bottiglia e chiusi gli occhi.
Piano, inclinai la testa all’indietro, fino a toccare il legno.
Sempre con gli occhi chiusi, alzai il braccio che stringeva la bottiglia, e li aprii. Avevo la mano che tremava, e il poco liquido all’interno andava da tutte le parti.
Con un impeto di rabbia abbassai il braccio così velocemente ch quando la bottiglia toccò terra, si ruppe in mille pezzi, graffiandomi tutta la mano.
Una scheggia mi finì sotto l’avambraccio e un rivolo di sangue cominciò a uscire dal taglio che mi aveva fatto. Era abbastanza profondo, e bruciava.
Ma quello era il male minore.
Mi asciugai il viso con la manica, e mi diedi un po’ di forza per alzarmi.
Il pavimento era freddo e la stanza un pochino girava.
Mi appoggiai con l’altra spalla al muro per sorreggermi e guardai l’orologio. Segnava le 3:45.
Ne avevo ancora di tempo, per pensare.

Note: Come vi avevo promesso, questo capitolo è un po' più lungo del primo,
e l’ho pubblicato subito perché mi dispiaceva lasciare quel piccolissimo capitolo e basta.
 
Prima di tutto volevo spiegarvi una cosa: il dialogo di Red John.
Io l’ho immaginato come l’ultimo episodio della 3° stagione, quando Patrick (in teoria) lo incontra al centro commerciale.
Il mio obiettivo era che voi lo leggeste con la sua voce, lentamente, proprio come il personaggio in quell’episodio.
Poi, ultima cosa, grazie per chi ha letto e/o mi segue (anche da prima di questa ff).
Spero di non avervi annoiato, anzi, se vi va, fatemi sapere come avete trovato questo capitolo.
Critiche, consigli, tutto.
Un bacio!
 


  
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