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Autore: allegretto    07/11/2012    4 recensioni
Allo scoccare della mezzanotte, a cavallo tra il 1999 e il 2000, Mulder bacia Scully. Ebbene, cosa è accaduto, dopo averli visti allontanare lungo il corridoio? Riescono, finalmente, a confidarsi l'uno all'altro i propri sentimenti! Riferimento all'episodio 7x4, Millenium.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dana Katherine Scully, Fox William Mulder
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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BUON ANNO, SCULLY

 

Come va il braccio?”, chiese Scully, mentre stavano uscendo dall'ospedale.

Brucia un po', ma va meglio”, rispose Mulder, cercando di non trasalire dal dolore a ogni passo.

Sei sicuro, Mulder? Non mi sembri molto in forma”, disse lei, prendendolo per il braccio sinistro e conducendolo alla sua macchina nel parcheggio.

Bè, non mi sento in gran forma in questo momento. Ho la testa un po' confusa”, ammise lui, ondeggiando per un secondo.

Per fortuna lei riuscì, con una presa forte e salda, a trattenerlo. Mancavano ancora pochi metri all'auto e là sarebbe stata più tranquilla. L'aria era piuttosto pungente quella notte e lui aveva addosso solo una maglietta,

'Ci manca anche che si raffreddi e i giorni successivi io non potrò lasciarlo da solo a casa per andare in ufficio. Chissà se potrò chiedere qualche giorno di permesso per stare con lui?', pensò l'agente speciale dell'Fbi, mentre faceva sedere il collega in auto sul sedile del passeggero.

Sono gli antidolorifici che ti hanno somministrato, prima di darti i punti. Hai bisogno di sdraiarti e di dormire”, spiegò lei, mentre entrava in macchina al posto di guida.

Mulder era seduto in posizione semi- sdraiata, con la testa appoggiata allo schienale e il viso tirato per la stanchezza e la sofferenza. Il braccio destro, ferito dallo zombie, appoggiato allo stomaco.

Non sono le medicine che mi fanno venire i giramenti di testa, Scully”, affermò Mulder.

Lei si sporse verso di lui. Allungò una mano e la pose sulla sua fronte e poi toccò leggermente le sue guance.

Mmh, mi sembri un po' caldo. Alcuni antibiotici fanno alzare la temperatura. Ti porto subito a casa, Mulder!”, spiegò lei, con un tono leggermente preoccupato.

Te l'ho detto. Non sono le medicine che mi fanno stare così male”, ribattè lui, aprendo gli occhi e girandosi a guardarla. “Sei tu...e quel bacio”, aggiunse poi, sorridendo.

Mulder, stai delirando!”, sentenziò lei, inserendo la chiave nel quadro comandi dell'auto.

Lui le mise la mano sinistra sul suo braccio per fermarla e si mise seduto più diritto.

No, direi che ora le cose sono più chiare per me rispetto a prima”

Mulder...”

Ti ho baciata stasera perchè volevo augurarti buon anno ma volevo anche farti capire che sento qualcosa di più rispetto alla nostra solida amicizia e che questo passo per me è importante. Non l'ho fatto con leggerezza”, spiegò lui, con calma.

Lei distolse lo sguardo. Il cuore le batteva all'impazzata.

Lui le mise un dito sotto il mento e le girò la testa gentilmente verso di lui.

Va bene se siamo qualcosa di più che colleghi. Non devi fingere con me. Lo so che provi del sentimento per me e so che hai paura. Anche io ho timore che questo passo possa causare ancora più guai di quelli in cui ci dibattiamo ogni giorno, ma io non riesco a vivere nella finzione”, esclamò lui, guardandola direttamente negli occhi.

Quello che vide, lo spronò ad andare avanti.

Io...io non lo so...quello che voglio...”, lei mormorò, balbettando nervosamente, senza distogliere lo sguardo dagli occhi penetranti dell'uomo davanti a lei.

Mulder, avvicinandosi ancora di più, le passò delicatamente il dito sulle labbra e le sussurrò: “Io penso che tu sappia benissimo quello che vuoi”

E poi, per la seconda volta in quella notte così particolare, la baciò, ma diversamente dal primo, quello era carico di promesse.

E speranza.

Sarà il nostro anno questo, Scully”, le disse poi, dolcemente e con la voce ancora roca per l'intensità del bacio, aggiunse: “Ne sono sicuro!”

Lei annuì. Si sentiva accaldata e incredula. Aveva sognato quel momento milioni di volte e ora che l'aveva, finalmente, vissuto in prima persona, stentava a credere che fosse davvero avvenuto. Non sapeva se ridere o piangere. Quella notte era l'inizio di un nuovo anno e le premesse sembravano ottime. Un futuro ricco di aspettative e di sentimento fra loro due.

Lui la stava ancora guardando. Sapeva cosa le frullava per la mente. Era conscio che quello era un passo molto importante per lei. Una donna con una carriera luminosa davanti a lei non poteva permettersi una relazione con un collega. Le avrebbe potuto costare il posto. Sperava solo che quello che provava per lui fosse più importante del suo successo in ambito lavorativo.

Penso che potresti avere ragione”, ammise lei, prendendogli le mani e serrandole fra le sue.

Dopo alcuni minuti trascorsi a guardarsi in un discorso muto ma carico di significato, lui si rilassò sul sedile e lei mise in moto l'auto dirigendosi verso Washington e verso il loro destino.

  
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