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Autore: Xemyd    08/11/2012    1 recensioni
Sei anni fa un incidente cambiò per sempre le vite di otto ragazzi, offrendo loro dei doni unici, capaci di rendere possibile l'impossibile.
Ognuno di loro ha intrapreso una strada diversa, ma una nuova minaccia è in agguato e dovranno riunirsi per scampare ad un pericolo che nessuno di loro può nemmeno immaginare!
Genere: Azione, Slice of life, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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- Questa storia fa parte della serie 'New Life'
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Passarono sei anni da quando uno strano incidente aveva cambiato per sempre la vita di otto ragazzi. Quell’evento fece ottenere loro una serie di doni unici che sembravano rendere possibile l’impossibile. Teletrasporto, telepatia, super forza, immortalità … Ognuno di loro ottenne qualcosa. Qualcosa che li aveva costretti a fuggire e a cambiare vita per sempre.
 
Andy sbadigliò, mentre con fare svogliato premeva i tasti del telecomando facendo un po’ di zapping. Erano da poco passate le undici e le strade di Londra erano sovrastate da un acquazzone di notevoli dimensioni. Le immagini sullo schermo continuavano a cambiare, ma l’uomo non sembrava trovare alcun programma di suo gradimento. Alla fine si arrese, spegnendo la tv e alzandosi dal divano per dirigersi a letto, ma prima di sdraiarsi diede un’occhiata al calendario.
“Venti gennaio 2019 … Sono passati poco più di sei anni …”
Scosse la testa cercando di rimuovere il pensiero dei suoi vecchi amici dalla mente, andando a sdraiarsi per prendere sonno. Nonostante il suo potere glielo permettesse, in tutto quel tempo non si era recato da nessuno di loro nemmeno una volta, non voleva correre rischi inutili. Passarono circa venti minuti prima che il sonno prendesse il sopravvento su di lui.
 
In strada, un camion della spazzatura stava passando per le vie di Whitechapel per recuperare le ultime buste di rifiuti nonostante il brutto tempo. Uno dei due uomini sopra l’automezzo si tirò su il cappuccio della divisa e scese. L’acqua lo colpì violentemente non appena uscì all’aria aperta ma vide che vi erano solo due buste da recuperare. Si avvicinò con passo deciso ai grossi sacchi neri cercando di prenderli usando una mano per ciascuno. Il peso che avvertì nel sollevarle lo lasciò stupito, ma subito pensò all’acqua che doveva aver inzuppato e appesantito i rifiuti. Cercò di portarsi sul retro del camion, ma nel farlo un sacco gli scivolò di mano e cadde a terra.
“Cazzo!”
L’uomo vide che il sacco si era anche aperto, rovesciando parte del suo contenuto sulla strada. Fece per sistemare tutto quando si fermò. Passò diversi secondi in silenzio prima che un urlo di terrore uscisse dalla sua bocca. Il suo collega lo raggiunse e lo vide chiaramente sconvolto. L’uomo vide cosa aveva spaventato il suo amico. Sull’asfalto bagnato giaceva il braccio reciso di una donna, mentre all’interno del sacco vi erano entrambe la gambe, segate in due all’altezza del ginocchio e alcuni organi interni, tra cui fegato, buona parte dell’intestino e un rene probabilmente appartenenti alla stessa vittima. I due uomini, superato lo shock iniziale, chiamarono la polizia che arrivò dopo pochi minuti.
 
Quella notte Andy era riuscito a dormire meglio di quanto si aspettasse, visto il temporale e i pensieri della sera precedente. Quella mattina il sole splendeva per quanto gli era possibile su quella città sempre così nebbiosa. Andy finì di farsi il nodo alla cravatta e si infilò una giacca di media qualità. Circa un anno prima era riuscito ad ottenere un posto fisso come insegnante di lettere alla Harry Gosling School che per fortuna si trovava anche nel suo stesso quartiere, ovvero Whitechapel. Una volta finito di vestirsi, prese la borsa in cui teneva tutto l’occorrente per svolgere le sue lezioni. Come era solito fare, si fermò all’edicola vicino la sua scuola per comprare il quotidiano di Londra  che infilò nella borsa dopo aver pagato. La sua prima ora di lezione di sarebbe svolta alle nove ma essendo in anticipo decise di fermarsi in sala professori per dare una letta al giornale appena comprato. All’interno della sala riservata ai docenti vi era solo il suo collega, il professor Dover. Anche lui, come Andy, insegnava lettere in quella scuola.
“Buongiorno Max!”
Andy si ricordò troppo tardi che quell’uomo non amava sentirsi chiamare per nome da una persona più giovane di lui e che probabilmente glielo avrebbe subito rinfacciato.
“Le ho detto mille volte di rivolgersi a me con le dovute maniere, professor Cooper!”
“Ahahah , si mi scusi! Sono stato maleducato!”
Marcus Cooper era l’identità che Andy aveva preso sei anni prima, quando aveva messo piede a Londra per iniziare una nuova vita. Da allora aveva seguito le istruzioni che aveva ricevuto, allenandosi a dovere sia con le armi da fuoco che con i combattimenti a mani nude nel caso la Fratellanza fosse tornata a farsi vedere. Fortunatamente fino a quel giorno non aveva avuto alcun bisogno di sfoderare le sue abilità. Andy si sedette ad una sedia del grande tavolo al centro della stanza e prese il quotidiano dalla borsa. Lesse il titolo scritto a caratteri cubitali in prima pagina.
MACABRO RITROVAMENTO! JACK LO SQUARTATORE TORNA A COLPIRE DOPO 130 ANNI?!
Andy scosse la testa ma decise comunque di leggere l’articolo. Si parlava del misterioso ritrovamento riguardante i resti di una donna, fatta brutalmente a pezzi.
“Professor Dover, lei cosa ne pensa?”
Dover si voltò verso Andy, capendo subito di cosa stesse parlando il collega.
“Che vuole che le dica … Ormai nemmeno i quotidiani sono più attendibili! Jack Lo Squartatore … Che stupidaggine!  I giornali non fanno altro che ingigantire le disgrazie che colpiscono la nostra città.”
Andy si trovò d’accordo con il pensiero di Dover. Passarono circa dieci minuti, quando la campanella suonò e sia Andy che il professor Dover si recarono a lezione. Come prima ora ad Andy sarebbe spettato un quinto anno, il suo unico quinto anno. Aveva preso una certa simpatia per quella classe. Non appena entrò nell’aula, i suoi alunni si alzarono in piedi dandogli il buongiorno.
“Buongiorno professor Cooper!”
Andy fece segno ai ragazzi di sedersi. Iniziò la lezione, ma siccome era solito farli riposare un po’ decise di terminare circa quindici minuti prima del dovuto. Durante che piccolo break, un gran chiacchierare si creò nell’aula quando una ragazza si avvicinò alla cattedra.
“Professor Cooper …”
L’uomo alzò gli occhi verso la studentessa che sembrava avere un’aria preoccupata.
“Dimmi, Emily … Posso fare qualcosa per te?”
La ragazza non disse nulla per qualche momento ma infine si decise a parlare.
“Ecco vede … Sono preoccupata per mia sorella, ieri sera non è rientrata a casa …”
“Possibile che sia rimasta a dormire da un’amica?”
“Si forse ma …”
Le parole di Emily vennero interrotte da un rumore sulla porta, qualcuno stava bussando. Quel qualcuno non attese che Andy lo invitò ad entrare. Il preside dell’istituto aveva appena messo piede in quell’aula.
“Ah professor Cooper c’è lei … Vorrei che venisse in presidenza assieme alla signorina Blake, è una cosa piuttosto urgente!”
Andy prese la sua borsa e assieme ad Emily seguì il preside mentre l’ennesimo suono della campana annunciava l’inizio di una nuova lezione per gli studenti.  Arrivarono in pochi minuti a destinazione.
“Signor preside, cosa sta succedendo?”
Il preside prese un profondo respiro e iniziò a parlare.
“Signorina Blake devo darle una triste notizia …  Sua sorella è stata trovata morta questa notte, a circa duecento metri da qui.”
Emily percepì tutto come uno scherzo di pessimo gusto.
“Le ho dato io questa notizia in quanto i suoi genitori sono alla prese con la polizia di Scotland Yard e mi hanno telefonato chiedendomi di informarla …”
La ragazza si ritrovò in lacrime senza nemmeno rendersene conto.
“Che sta dicendo? Mia sorella è morta?”
Andy decise di intervenire.
“Signor preside, non vorrei sembrare privo di rispetto ma … La polizia ha già accertato l’identità della vittima?”
“Due ore fa … Gli esami del DNA non lasciano scampo a dubbi …”
Emily scoppiò a piangere, coprendo il viso con le mani.
“Signor preside, per oggi avevo solo due ore con la quinta e un’ora di disposizione … Le dispiace si mi occupo di accompagnare a casa la signorina Blake? Probabilmente vorrà rimanere con i suoi genitori adesso!”
“Si, non c’è alcun problema …”
Andy accompagnò fuori la ragazza, ancora chiaramente sconvolta. Per un istante pensò di accompagnare la ragazza con il teletrasporto ma decise di trattenersi. Emily non fece altro che piangere fino all’arrivo a casa.
“Professor Cooper, grazie per avermi accompagnata a casa …”
“Non preoccuparti … Anzi, ti faccio le mie condoglianze per tua sorella e soprattutto cerca di rimanere vicino ai tuoi genitori in questo momento, hanno bisogno di te!”
La ragazza annuì e varcò la soglia di casa. Andy tornò sui suoi passi, tornando a casa sua. Appena rientrato prese il quotidiano comprato quella mattina e rilesse l’articolo in prima pagina.
“Jack Lo Squartatore eh? Se ci fosse Valerie sarebbe sicuramente più facile scovarlo … In ogni caso, goditi il tempo che ti resta …”
Andy decise che avrebbe dato la caccia a quell’animale e una volta trovato l’avrebbe ucciso senza pietà. Sei anni potevano cambiarti radicalmente.
 
Quella stessa notte accadde qualcosa. Erano quasi le due di notte e le strade di Whitechapel sarebbero state completamente deserte se non fosse stato per una persona che correva all’impazzata attraverso i vicoli secondari del quartiere. Una ragazza sui vent’anni, dai lunghi capelli biondi, correva senza fermarsi come se stesse scappando da qualcosa. Girò a destra vedendo la strada principale del quartiere, una volta raggiunta avrebbe avuto più possibilità di trovare aiuto. Per sua sfortuna qualcuno si mise tra lei e quella che doveva essere la sua salvezza. Vista la scarsa illuminazione non era possibile vederlo chiaramente in volto ma una cosa era certa, era lui che le stava dando la caccia.
“Avanti Jade, non rendere le cose così difficili …”
La ragazza non rispose e tornò sui suoi passi, riprendendo a correre.  L’uomo invece di inseguirla sembrò rimanere fermo ma a lei non sembrò interessare. Doveva allontanarsi il più possibile da li e rientrare a casa. L’unica cosa che le venne in mente fu il fatto che se non avesse tardato così tanto con il suo ragazzo non sarebbe successo tutto quel casino. Non appena svoltò a sinistra, sentì una mano afferrarle le guance a gran forza. Quella stessa mano andò a coprirle tutta la bocca, impedendole di urlare.
“Pensavi veramente di potermi scappare?”
La forza dell’uomo era decisamente superiore a quella dalla ragazza e i suoi tentativi di divincolarsi dalla sua presa sembravano essere inutili. Ci furono solo due cose che la ragazza riuscì a vedere prima che arrivasse la fine. La prima fu il coltello a scatto che l’uomo aveva appena tirato fuori dalla tasca della giacca, l’altra il suo volto. Una lacrima uscì dall’occhio destro della ragazza, incredula a quella vista. Il suo professore preferito la stava uccidendo. Quel professore di lettere arrivato da poco nella sua scuola le stava togliendo la vita nel più brutale dei modi. Il coltello raggiunse lo stomaco della ragazza in pochi secondi. Due ore più tardi, un poliziotto di ronda ritrovò il cadavere o meglio, ciò che ne rimaneva. Il corpo presentava lesioni multiple e alcuni organi interni erano stati rimossi. L’intestino invece giaceva arrotolato attorno alle gambe della vittima. La polizia arrivò poco dopo per indagare sul secondo omicidio commesso da Jack Lo Squartatore nel ventunesimo secolo.
 
Andy si svegliò nel suo letto con un gran mal di testa. Il rumore della sveglia gli stava trapanando i timpani, quindi la spense subito. Guardò il soffitto per un paio di minuti, ripensando a ciò che aveva fatto la sera prima ovvero cercare informazioni su Jack Lo Squartatore. Effettivamente i giornali non avevano esagerato chiamando l’assassino in quel modo visto che i loro modus operandi erano stati molto simili. Tuttavia non era riuscito a scoprire nulla di rilevante con quello che stava succedendo quei giorni a Whitechapel, se non che il quartiere in cui avvenivano i delitti era lo stesso per entrambi i casi. Andy decise di alzarsi per andare a lavoro, avrebbe continuato le sue ricerche una volta tornato a casa. Anche quel giorno comprò il quotidiano e vide subito la notizia di un altro delitto. Quella bestia stava continuando ad operare indisturbato e lui era una delle poche persone che poteva fermarlo. Continuò a leggere l’articolo mentre camminava, fino ad arrivare al nome della vittima ovvero Jade Williams. Si fermò per un attimo quando realizzò che fosse, ovvero una ragazza del quinto anno in cui insegnava. Mise il quotidiano nella borsa e corse fino a scuola arrivando in pochi minuti. Dovette aspettare tre ore prima di poter fare lezione nella quinta, visto che prima di quella classe aveva due ore con la terza e una con la quarta. Quando entrò nell’aula del quinto anno, tutti i ragazzi si alzarono in piedi come al solito. L’unica persona assente quel giorno era appunto Jade Williams.
“Ragazzi, per oggi non ci sarà lezione …”
Un ragazzo in prima fila alzò la mano.
“Posso chiederle perché, professore?”
Andy tirò fuori il giornale che aveva comprato poco primo e lo consegnò ad Emily che sedeva al primo banco sulla destra.
“Emily, leggi l’articolo in prima pagina ad alta voce per favore …”
La ragazza lesse l’articolo come richiesto e tutti quanti capirono il perché fosse meglio non fare lezione. Alcune ragazze scoppiarono a piangere altre sembrarono perdersi nei loro pensieri, mentre i ragazzi cercavano di dare un po’ di conforto alle loro compagne. Emily consegnò il giornale ad Andy che lo mise nuovamente nella borsa.
“Professor Cooper … Pensa che l’assassino sia la stessa persona che ha ucciso mia sorella?”
Andy non rispose.
“Emily puoi andare a sederti, grazie.”
La ragazza non si aspettava di certo un simile risposta, ma andò a sedersi come le aveva ordinato il professore. Quando la campana suonò Andy uscì dall’aula e subito dopo dalla scuola, ma non appena fuori qualcuno lo fermò.
“Lei è il signor Marcus Cooper?”
Andy vide l’uomo che l’aveva fermato. Un uomo sulla quarantina con un lungo giaccone marrone e la barba un po’ incolta.
“Si sono io … Lei chi sarebbe?”
“Ispettore Jacob White di Scotland Yard … Vorrei farle alcune domande se non le dispiace …”
“Prima di iniziare, le dispiace se camminiamo? Vorrei arrivare a casa il prima possibile, ho del lavoro da fare!”
L’uomo annuì e i due presero a camminare.
“Adesso può farmi le sue domande …”
“ Mi dica, dov’era ieri notte tra mezzanotte e le tre?”
Andy non riusciva a capire cosa volesse quell’uomo da lui.
“Ero a casa mia, stavo dormendo visto che sarei dovuto venire a lavoro stamattina …”
“C’è qualcuno che può confermarlo?”
“No, vivo da solo … Mi spiega che sta succedendo?”
“Vede, ieri sera una persona ha affermato di vederla uscire dal vicolo in cui sarebbe stato rinvenuto il cadavere di Jade Williams …”
“Cosa? Ma è assurdo!”
“Per questo sono qui … Per capire se è stato veramente lei e la cosa non mi stupirebbe visto che lei stesso ha detto che ha del lavoro da fare …”
Andy arrivò al portone del suo palazzo, infilandovi la chiave e aprendolo.
“Ispettore White, posso dirle con sicurezza che non sono stato io … Non sono un assassino!”
“Le do un consiglio professor Cooper … Faccia molta attenzione d’ora in avanti …”
Andy sorrise in modo sarcastico, quasi infastidito.
“Allora lasci che le dica una cosa … Veda di non farmi incazzare se vuole arrivare alla pensione …”
“Mi sta minacciando?”
“No le ho dato anch’io un consiglio … Buona giornata!”
Andy varcò la soglia del portone lasciando l’ispettore White chiuso fuori. Rientrato a casa decise che quella storia sarebbe dovuta finire quella stessa sera.  Alle dieci prese una pistola dal cassetto della sua scrivania e la nascose sotto la giacca, oltre ad un coltello a scatto che infilò in tasca. A quel punto si teletrasportò sulla cima della chiesa di Whitechapel, l’edificio più grande di tutto il quartiere. Fortunatamente da li aveva la visione quasi completa delle strade e delle persone che vi giravano.  Ovviamente non poteva riconoscere nel dettaglio ogni persona ma una in particolare attirò la sua attenzione.
“Ma quella è ...?”
Giù in strada Emily aveva appena salutato una sua amica e si apprestava a tornare a casa quando qualcuno la chiamò.
“Ma chi …?”
La ragazza si voltò e vide il professore Cooper correrle incontro.
“Professor Cooper! Cosa ci fa qui?”
“Stavo facendo una passeggiata e avendoti vista ho pensato di salutarti …”
La ragazza rimase in silenzio. Probabilmente ce l’aveva ancora con lui per come le aveva risposto quella mattina.
“Professore, mi scusi per stamattina … Non avrei dovuto chiederle quella cosa …”
“Non preoccuparti anzi …”
L’uomo si guardò intorno vedendo che per quella strada non c’era anima viva.
“Devi scusarmi tu …”
La ragazza non sembrò capire cosa volesse dire il professore.
“Per cosa?”
“Per questo!”
L’uomo tirò fuori dalla giacca un coltello a scatto, aprendolo.
“O mio Dio … Professore, che sta facendo?”
“Voglio ucciderti, non ti è chiaro? Ho compiuto solamente due omicidi e sono un po’ in ritardo sulla tabella di marcia … Diventerai la vittima di quello che sarà l’assassino più famoso del ventunesimo secolo!”
L’uomo fece per colpire la ragazza con il coltello ma si fermò non appena sentì qualcosa toccargli la nuca.
“Io direi di finirla con questa pagliacciata!”
Emily guardò la scena. Davanti a lei c’era il professor Cooper che aveva appena tentato di ucciderla e dietro di lui un altro professor Cooper che stava minacciando con una pistola il primo.
“Che sta succedendo?”
Andy parlò per primo.
“Emily, ci penso io a questo pagliaccio …”
La ragazza mosse alcuni passi indietro. Sarebbe dovuta scappare ma per qualche motivo non ci riusciva. Voleva rimanere li a vedere cosa sarebbe successo e soprattutto voleva capire perché c’erano due uomini identici di fronte a lei. L’impostore si girò, ritrovandosi la pistola puntata dritta in faccia mentre in mano reggeva ancora il coltello.
“Si può sapere chi sei?”
L’uomo rise.
“Non lo vedi? Io sono te!”
“Di un’altra cazzata e ti apro un buco in testa …”
“Allora, tu sei me!”
Andy fece per premere il grilletto ma l’uomo con un veloce gesto della mano sinistra riuscì a deviare la pistola che sparò colpendo a vuoto.
“Emily, scappa!”
La ragazza a quel punto non se lo fece ripetere.
“E adesso risolviamola tra di noi, che ne dici?”
L’uomo con il coltello sembrò essere d’accordo mentre Andy rinfoderava la pistola.
“Vuoi batterti disarmato?”
“Non ho bisogno di una pistola per sistemarti!”
“Molto presuntuoso da parte tua!”
L’uomo provò un affondo col il coltello, ma Andy schivò di lato contrattaccando con un pugno al viso di quell’impostore, facendolo cadere a terra.
“Presuntuoso dici?”
Con un calcio lo disarmò, facendo volare il coltello ad un paio di metri da loro dopodiché lo afferrò per il colletto della camicia con la mano destra sollevandolo leggermente da terra.
“Ahahah … Si, sei un presuntuoso … Pensi che io non sappia chi sei veramente? Pensi che abbia usato questo aspetto senza un preciso motivo? La Fratellanza vi vuole tutti morti!”
Andy mise la mano attorno al collo dell’uomo facendogli sbattere la testa a terra.
“Che cazzo hai detto?”
“Mi hai capito benissimo … Mi hanno contattato quest’estate … Mi avrebbero dato qualsiasi cosa se mi fossi liberato di te ma sia i miei che i loro obiettivi coincidevano alla perfezione!”
“Si può sapere chi sei?”
A quel punto il volto dell’uomo mutò. Sotto gli occhi di Andy non vi era più una sua copia ma bensì il professor Dover.
“Stupefacente, non trovi? Mi hanno regalato questa capacità … La stessa capacità che ha avuto il vero Squartatore!”
“Che diavolo stai dicendo?”
“L’assassino più famoso della storia ha avuto moltissime identità perché era in grado di cambiare il proprio corpo a suo piacimento! Uomo, donna, vecchio … Poteva essere chiunque, ecco perché non è stato mai preso! Io avrei potuto superarlo e liberarmi di te in un solo colpo!”
“E come fai ad esserne così sicuro? Jack Lo Squartatore ha operato più di centotrenta anni fa!”
“Ignorante! E’ per questo che ti odio! Un moccioso del tuo calibro che arriva nella mia scuola e mi porta via il lavoro di una vita!”
“Rispondimi!”
La presa di Andy attorno al collo di Dover si fece più stretta.
“La Fratellanza Dell’Ultrascienza è operativa da più di duecento anni … Jack Lo Squartatore è stato un loro esperimento! Ne hanno conservato il DNA e grazie ad esso ho avuto il dono di potermi trasformare in chiunque! E onestamente del perché ti vogliano morto … Non me ne frega un cazzo!”
“Hai usato il tuo dono per uccidere due ragazze e far ricadere la colpa su di me! Che ne dici se usassi il mio per farti soffrire un po’?”
Andy sentì un rumore e vide che Emily era tornata li. Dover approfittò di quella distrazione colpendo con un pugno Andy e liberandosi dalla sua presa. Si alzò per recuperare il coltello ma invece di lanciarlo contro Andy, preferì la ragazza come bersaglio. Andy si mosse d’istinto,  teletrasportandosi tra Emily e il coltello, venendo colpito al posto della ragazza. La lama dell’arma si piantò nella spalla sinistra dell’uomo, causandogli un gran dolore.
“Professor Cooper … “
“Mi … Mi chiamo Andy …”
L’aveva visto teletrasportarsi, rivelarle la sua identità non sarebbe stato un problema.
“Sapevo l’avresti fatto!”
Dover scoppiò in una sonora risata.
“Allora prega che ci sia qualcuno che lo faccia anche per te!”
Con la mano destra si sfilò il coltello dalla spalla e lo lanciò verso Dover, sorpreso che Andy avesse ancora tutte quelle forze. Il coltello gli si piantò dritto in fronte e Dover cadde a terra senza vita. Emily aveva assistito a tutto,  ma nella sua testa c’era una gran confusione.
“Emily ascolta … Come avrai visto, era Dover la causa di tutto ciò che è successo in questi giorni … “
“Professor Cooper … Anzi, Andy … Mi vuoi dire che diavolo è successo?”
“Sei anni fa, io e alcuni miei amici siamo stati vittima di un incidente che ci ha dato dei poteri unici … Tuttavia una potente organizzazione chiamata La Fratellanza Dell’Ultrascienza, ci stava dando la caccia. In questi sei anni, eravamo convinti di essere riusciti a sfuggirgli ma ci sbagliavamo e … Non guardarmi come se fossi pazzo!”
“Mi spiega come potrei crederle?”
“Lo so, è assurdo … Ma Dover aveva la capacità di potersi trasformare in chiunque egli volesse mentre io posso teletrasportarmi … L’hai visto tu stessa prima!”
“Ero confusa, non so cosa ho visto!”
Andy sospirò, toccando la spalla della ragazza e teletrasportandosi con lei sulla cima della chiesa di Whitechapel.
“Come vedi non sto mentendo …”
Emily rimase stupita da quello che era appena accaduto.
“Incredibile … Adesso cosa intende fare?”
“Tra un paio di giorni lascerò Londra … La Fratellanza mi ha trovato e restare qui con voi sarebbe pericoloso! Cercherò di contattare i miei amici e ci incontreremo da qualche parte!”
Andy non diede tempo ad Emily di rispondere che si teletrasportò assieme a lei finendo davanti casa della ragazza.
“Vai in casa, non passerà molto prima che qualcuno trovi il cadavere di Dover … Stammi bene Emily!”
Andy sparì nuovamente mentre Emily sembrò pronunciare un grazie. Londra non era più un posto sicuro per lui e probabilmente anche gli altri avrebbero ricevuto una visita sgradita, presto o tardi. Dovevano riunirsi, scappare dalla Fratellanza non era servito a proteggerli ma solo a rimandare quella che sarebbe stata quasi una guerra. Avrebbero dovuto distruggerla pezzo per pezzo e tornare alle loro vite una volta per tutte.
   
 
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