questa long nasce cosi per caso. Posso dirvi che è stata divertente idearla, pensare ai personaggi e a come potrebbero reagire nelle varie situazioni, e posso sperare che siano divertenti per voi nel leggerle.
Henry era molto entusiasta che quel ruolo adesso lo ricopriva sua madre.. la sua vera mamma!
-.. Hai capito? Lei è davvero la regina cattiva! Mamma?.. Mi ascolti?-
-Certo Henry.. ma anche se Regina è il diavolo in persona, sta facendo tanto per questa città.. e sai che ti vuole bene!-
-Lei fa finta! E..- continuò Henry ma lei non l’ascoltava più, lui era li che le sorrideva e le faceva ciao con la mano. Emma sorrise ricambiando il sorriso.
-Mamma? Ma che fai?- chiese Henry guardandola curioso
-Saluto Marco!-
-Ma che dici? Non c’è nessuno!- disse ridendo Henry
Emma lo guardò sorpresa e poi tornò a guardare davanti a se ed in effetti non c’era nessuno
-Ti va di andare a prendere una cioccolata calda da Granny’s?- chiese Emma
Henry la guardò stupito -Una cioccolata in piena estate?-
-Hai ragione meglio un thè freddo!- rispose Emma sorridendo
Arrivati da Granny’s Ruby andò loro incontro – Cosa posso offrirvi?-
-Per Henry un thè freddo per me un caffè, portiamo via!- rispose Emma
Ruby preparò loro le bevande –Offre la nonna!-
Si sentì una voce dal retro –Ruby se offri sempre questa baracca prima o poi andrà a pezzi e poi ricordati che i soldi li prenderò dalla tua mancia!-
-Dice sempre così quando i conti iniziano a diventare rossi!- disse Ruby facendo un occhiolino
I due ringraziarono e uscirono e lui era lì.. stava controllando l’orologio, lui le sorrise con affetto e lei sorrise
-Mamma perché sorridi al grillo parlante?- chiese curioso il bambino
Emma si riscosse –Grillo? Quale grillo?- e tornando a guardare vide lo psicologo di Henry, Archie, fare un largo sorriso ad entrambi
-Ciao campione, ci vediamo per la prossima seduta!- disse lui
-Certo!- rispose Henry mentre Emma gli faceva un gesto di saluto
Henry guardò sua madre –Oggi sei strana.. lavori troppo!-
-No credo che sia quel doppio whiskey che mi ha offerto Mary Margaret- rispose amaramente
Arrivarono infine davanti a casa di Regina. Il sindaco di Storybrook –Bene siamo arrivati.. fai il bravo Henry a domani!-
-A domani mamma!- disse Henry dandole un lieve bacio sulla guancia
Lo guardò entrare poi si diresse verso il negozio di Mr. Gold, quell’uomo non era raccomandabile e sicuramente aveva qualcosa in mente.
A pochi passi dall’entrata del negozio, prima di entrare, si sentì chiamare –Buongiorno sceriffo Swan- Emma si girò di scatto e trovò Marco davanti a lei con il cappello in mano.
-Basta!!!- gli gridò –Sei solo il frutto della mia immaginazione!- e dicendo questo gli lancio addosso il contenitore del caffè, che al posto di cadere per terra andò dritto sulla giacca del povero Marco che la guardava come se fosse pazza.
-Oddio!- disse lei realizzando cos’aveva fatto –Mi dispiace io..-
-Non ti preoccupare.. capita a tutti di avere una brutta mira!- scherzò lui –Sicuramente volevi buttarlo nel cestino!-
-ehm a dire la verità io… si esatto volevo fare canestro- disse in imbarazzo Emma mentendo
-Ti ho mai fatto vedere la mia bottega? Tra poco è il compleanno di Henry sono sicuro che qualche cosa puoi trovare, il negozio di Mr. Gold ha cose di seconda mano non adatte ad un bambino!- disse Marco
Lei al compleanno del figlio non ci aveva nemmeno pensato, e non sapeva neanche cosa regalargli magari avrebbe trovato qualcosa tra gli oggetti fatti con le mani di quel buon vecchietto.
Si, Storybrook le stava decisamente piacendo.. a parte il sindaco, ovviamente.
To be continued..