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Autore: Loribi    26/05/2007    9 recensioni
'Una relazione iniziata solo per gioco, i timori di una ragazza che non trova il coraggio di rivelare che per lei non è più solo sesso, il tutto in una pallida notte di luna'. Una one-shot che mi è venuta in mente mentre studiavo:P Il finale è lasciato in sospeso, può essere autoconclusivo ma anche un seguito non ci starebbe male..sta a voi decidere:) Fatemi sapere cosa ne pensate, e soprattutto, se è meglio o no lasciarla così! Kisses, Lory^.^
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I tuoi occhi sono vetro chiaro e limpido

Stupida

 

I tuoi occhi sono vetro chiaro e limpido.

Le tue labbra una tortura maledettamente invitante, soprattutto quando sono imbronciate.

Sei bello.

Lo sai, e non cercare di fare il modesto perché tanto non ti riesce.

Per me sei addirittura irresistibile…sai anche questo.

Un tuo sorriso è sufficiente per dare senso a ciò che faccio, sufficiente per tingere di rosa quel cielo che scruto in cerca di risposte a domande che non ne hanno…un tuo sorriso per accendermi.

Solo uno.

Che stupida.

Stupida perché non riesco a tirare fuori il carattere, stupida perché non riesco a fare a meno di te.

Non mi ami.

Mi desideri.

L’amore è durevole, il desiderio svanisce come la luna al mattino.

Penso che tu sia una droga, una tentazione, un bastardo, una maledizione.

Sei tutto questo e di più.

Ma quando i tuoi baci mi sfiorano il collo, o quando intrecci le tue dita con le mie, o quando solo mi tieni per i fianchi…

beh, l'unica cosa che penso è quella di non riuscire a pensare.

Una cosa sbagliata, terribilmente sbagliata.

Eppure a volte sembri così dolce…

Proprio come ora, con la testa reclinata sul mio cuscino, i capelli scuri che ti ombreggiano la fronte e un’aria serena sul volto.

Ti osservo dal davanzale della finestra dove mi sono rannicchiata poco dopo aver fatto l’amore.

Ormai da qualche sera a questa parte lo facciamo piuttosto spesso.

Per te magari è solo sesso…ma almeno a me permetti di chiamarlo amore?

Saranno le 2.00 del mattino, forse le 3.00…non mi frega niente dell’orario.

Voglio solo restare qui, con la testa poggiata sopra le ginocchia.

Voglio guardarti ancora un po’, in questi istanti che sembrano sospesi tra veglia e silenzio.

Ecco che stai aprendo gli occhi, non so cosa ti abbia svegliato… hai spezzato il mio incantesimo però.

Mi fissi per qualche secondo senza guardarmi veramente.

-Torna a dormire, è prestissimo.-

-Che ci fai lì?-

Non rispondo alla tua voce roca per il sonno.

Sono malinconica, non puoi immaginare quello che sto provando.

Non mi hai mai visto così.

Ora che ci penso meglio, forse non mi conosci nemmeno veramente.

Così confusa che non riesco neppure a reggere il tuo sguardo, e ti osservo mentre ti tiri su e raccogli i jeans caduti sul pavimento.

Li infili, e mi sto già preparando a vederti aprire quella maledetta porta quando qualcosa mi sfiora una mano…

E’ la tua.

-Qual è il problema?-

Mi alzo senza rumore e faccio qualche passo in avanti, trattenendomi la mano che mi hai appena toccato tra i capelli…

Il problema è che mi sono innamorata di te.

E’ questo il problema.

-No, non è niente, è tutto okay.-

E mi rendo conto io stessa che il sorriso che mi sono imposta è talmente finto che ti sarà sembrato più una smorfia che altro.

La stanza è poco illuminata, ma riesco a scorgere perfettamente la tua figura, alta e ben disegnata…e quell’azzurro, quell’azzurro che mi scava dentro come niente e nessun altro riesce a fare.

-Avanti, cosa devi dirmi?-

-Nulla.-

La mia risposta risulta troppo pronta.

Un sorriso ironico ti solleva un angolo della bocca.

Adoro quando fai così.

-Davvero, non ho niente da dirti…- mormoro imbarazzata, portandomi le braccia poco più su del seno coperto da una canottiera sottile.

-Mi dispiace ma non ti credo…qualcosa c’è.-

Continuo a vederti sorridere, ed io ferma e troppo inerme davanti a te.

-…ma non me ne vuoi parlare.-

Concludi, avvertendo il muro invisibile che ho alzato tra di noi.

-Sei sicura?-

Sento battermi il cuore all’impazzata…

Settimane intere che voglio dirtelo, e forse è proprio questo il momento giusto.

Ho paura.

Ho paura di perderti.

Ho paura di mandare all’aria quel poco che posso avere di te.

Quel poco che forse mi basta.

-Sono sicura.- ammetto con una soddisfazione perversa e masochista.

E’ un velo di delusione nei tuoi occhi?

No, naturalmente no, non è possibile.

-Torniamo a letto…-

La mia voce è incrinata per la rassegnazione che si sta scatenando dentro come una furia impazzita.

Ti sento sdraiarti accanto, e stringo il cuscino soffocando lacrime di rabbia che stanno affiorando senza controllo.

Ma ti do le spalle e riesco a sfuggire il tuo sguardo, probabilmente l’unica cosa che non riesco a sostenere…

 

Fine?

 

 

 

  
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