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Autore: SickOfLoveSong    08/11/2012    3 recensioni
"da quando l’avevo vista per la prima volta in quello Starbucks provavo la voglia di proteggerla a tutti i costi come se avesse avuto bisogno di me e dopo aver letto la sua Bio su Twitter dove diceva che ero il suo angelo personale me ne ero convinto"... "Mentre osservavo l’acqua bollire ripensavo a tutto quello che era successo, non so per quale strano motivo ma quando ero con Tom mi sentivo così bene che volevo passare più tempo con lui, non c’era nemmeno bisogno di parlare bastava che mi osservasse per capire come stavo"
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Casa dolce casa, finalmente eravamo tornati a Londra e avevamo un mese per riprenderci dal jet-lag; le settimane passate le avevamo spese girando l’America, facendo concerti, signing, interviste e girando i vari locali la sera, ero così stanco che lasciai le valigie e mi catapultai nella mia stanza per una dormita.
-Pronto??-
-Max stai ancora dormendo??- rispose Parker
-Si, ma che ore sono??-
-E’ l’1 di notte e non riesco a dormire-
-Porca miseria ero così stanco che ho dormito per 10 ore di fila, vuoi venire a casa?- chiesi mettendomi seduto a gambe incrociate sul letto
-Veramente volevo chiamare Sofia- disse Tom dispiaciuto
-Domani  Nathan va da Sara, accompagnalo, vedi che non ti può cacciare- risposi sorridendo.
……………………………….
Eravamo appena tornati a Londra e non vedevo l’ora di uscire con Sara, l’indomani era San Valentino e da fidanzati ufficialmente quali eravamo potevamo uscire e fare qualcosa per festeggiare; avevo dormito tutto il giorno e rimasi sveglio per buona parte della notte, il mio corpo era ancora abituato all’ora americana e non potevo farci niente.
“Chi è?” chiesi rispondendo al citofono
“Sono Jay, apri che fa freddo”
A quanto pare non ero l’unico che non riusciva a dormire, “Che ci fai qui??” chiesi aprendo la porta di casa, “Non riuscivo a dormire e non sapevo come far passare il tempo, domani viene Iris” rispose il ricciolino con un sorriso a 32 denti.
………………….
I ragazzi erano appena tornati e avevo sentito tutti o tramite messaggi o con una chiamata, tutti tranne Parker; ormai erano due settimane che non ci sentivamo e ogni giorno che passava mi sentivo sempre più triste.
Sara continuava a saltellare da una parte all’altra del salotto, non stava più nella pelle e voleva vedere Nathan il prima possibile anche se avrebbe dovuto aspettare l’indomani, “Che mi metto domani??” chiese all’improvviso fermandosi, “Dove ti deve portare??”, “Non lo so, ha detto che è una sorpresa” rispose Sara pensierosa, “Facciamo così: adesso vai a dormire visto che è già mezzanotte e domani mattina dopo aver visto la meteo vediamo cosa puoi indossare” risposi sorridendo.
……………………
A differenza degli altri ragazzi, invece di fermarmi a Londra presi l’aereo per Dublino, era da Natale che non vedevo la mia famiglia e siccome Nareesha aveva preso un paio di giorni per andare in Irlanda avevo deciso di fermarmi là; ero curioso di sapere cosa aveva combinato Tom e sapevo che non aveva ancora avuto il coraggio di chiamare Sofia, che avevo chiamato mentre aspettavo in aeroporto.
………………………..
Avevo chiamato Nathan e mi ero messo d’accordo per il giorno dopo, sarebbe venuto a prendermi con la sua auto visto che aveva organizzato qualcosa fuori Londra per Sara, io non sapevo cosa avrei fatto sapevo solo che dovevo parlare con Sofia.
Avevo fatto una lunga doccia pensando a cosa potessi dire o fare e mi ritrovai a pensare ai tre mesi che erano passati da quando quella ragazza italiana era entrata nella mia vita, indossai un jeans con il cavallo basso, la maglia di Teen Wolf e la giacca di pelle.
“Buon giorno sloth” dissi entrando in auto e scompigliando i capelli del ragazzo che si spostò facendo una smorfia e specchiandosi per riaggiustarsi i capelli con le mani, “ ‘Giorno Parker” rispose inserendo la marcia e partendo.
……………………
“Come sto??” chiese Sara uscendo dal bagno per farsi vedere, mi sembrava di essere tornata indietro nel tempo quando quella che usciva dal bagno per sapere se stavo bene ero io e in quell’istante arrivava Parker per rincuorarmi, aveva indossato un pantalone blu e una maglia con lo stamp della Coca-Cola, si era già vestita così e non capivo cosa non la convincesse oggi.
“Stai benissimo, la treccia che hai fatto è perfetta e sei pronta” risposi sorridendo, si era fatta una di quelle trecce che partivano dall’attaccatura dei capelli e finiva con un elastico; sentimmo il campanello suonare, il cane abbaiare e di conseguenza  la mia amica sobbalzare, era già uscita con Nathan ma non sapeva cosa aspettarsi nel giorno di San Valentino, “Vado ad aprire” dissi ridendo e scendendo in cucina.
“Ben tornato Sykes” dissi aprendo la porta e mi mancò il respiro, non avevo programmato di ritrovarmi Tom davanti, “Buon giorno a te Sofia” rispose Nathan dandomi un bacio sulla guancia ed entrando in casa, “Ciao” disse Tom avvicinando per baciarmi e spostai la guancia, si soffermò un secondo era così vicino che sentivo il suo respiro caldo sulla pelle e rendendosi conto che non mi sarei spostata mi lasciò un leggero bacio poggiando a mala pena le sue labbra sulla guancia.
………………………
“Eccomi” disse Sara scendendo dalle scale con il cappotto in mano e i battiti del mio cuore iniziarono ad accelerare, era così perfetta, come sempre d’altronde, e sapere che era la mia ragazza mi faceva essere orgoglioso, “Vieni qui che ci facciamo una foto” dissi avvicinandomi e baciandola, presi l’i-phone dalla tasca e chiesi “Sofia puoi farci una foto??”, rispose Sara facendo ridere tutti, “Allora stai sicuro che venga una bella foto, trema quando scatta le foto”, “Ma smettila e accontentati” replicò Sofia facendo una linguaccia in direzione dell’amica.
“@nathanthewanted : ready to go out with my girl :) “
“Noi usciamo ci vediamo stasera” disse Sara aprendo la porta e uscendo, “Ma Tom?” chiese Sofia in imbarazzo non sapendo che fare, “Lui rimane qui” risposi facendole l’occhiolino.
……………………………….
 “Lui rimane qui”  disse Nathan facendomi l’occhiolino e lasciandomi spiazzata, i due fidanzatini chiusero la porta e mi rivolsi verso Parker, “Che vuoi??”, “Risolvere questa situazione” rispose come se fosse ovvio, “Illuminami Parker allora” dissi con fare scettico.
……………………..
“Hai mai pensato che la ragazza di cui ho parlato da Ellen fossi tu?” chiesi prendendo Sofia per le mani e spingendola a sedersi sul divano accanto a me, “Noi siamo semplici amici ricordi?” rispose imitando la mia voce in cui aveva colto una nota di disgusto invece era solo dispiacere, “Si semplici amici perché vorrei essere qualcosa di più per te!” dissi cercando di mantenere la calma.
La stavo osservando, quegli occhi castani che diventavano chiari o scuri in base al suo umore, quelle labbra carnose che torturava ogni qual volta era in crisi o agitata, “Scusami Sofia” dissi.
……………………
Avevo un uragano nello stomaco, Tom mi stava dicendo che gli piacevo e dopo aver sentito le sue parole la testa iniziò a scoppiarmi non capivo più niente, “Scusami Sofia” disse Tom e in quel momento pensai di averlo perso per sempre.
“Ecco adesso si alza e sparisce dietro quella porta senza farsi più vedere” pensai mentre gli occhi iniziavano a pizzicarmi, stavo per piangere ma dovevo resistere, si alzò per mettersi in ginocchio davanti a me, poggiò le mani sulle mie guancie, tremavano ma erano tremendamente calde, si avvicinò e prima di cancellare ogni distanza disse “Io voglio te non un’altra ragazza”.
……………………….
La sentii sorridere in mezzo a quel bacio e sentirla felice mi fece sentire meglio, “Se magari ti cambi usciamo anche noi” dissi notando che aveva ancora in dosso il pigiama, “Dammi 10 minuti il tempo di farmi una doccia” rispose e corse di sopra mentre la osservavo ancora con il sorriso stampato in faccia.
“@tomthewanted
: I found you @sick_oflovesong :) ”  

Digitai su twitter mentre aspettavo Sofia, non avevo organizzato niente ma sapevo dove saremmo andati, sapevo che la ragazza adorava Kensington Garden e per pranzo saremmo andati da Nando’s.
…………………………..
Stavamo andando ai Kensington Garden e durante il tragitto incontrammo molti paparazzi, Tom non smetteva di tenermi per mano e io non smettevo di sorridere, a un certo punto Parker si fermò e mi baciò al centro della strada, “Che fai?” chiesi imbarazzata, “Rendo ufficiale la nostra relazione” rispose ridendo e facendomi notare alcuni paparazzi.

SickOfLoveSong
*rullo di tamburi* innanzi tutto chiedo scusa per la maggior parte del testo sottolineato, non sono riuscita a toglierlo, a quanto pare ho avuto un problema con Word quando ho scritto il pezzo :( eccomi qui con l'ultimo capitolo escluso il prologo che penso di postare domenica al più tardi lunedì :) finalmente Sofia e Tom sono giunti al lieto fine :) detto questo non so più cosa dirvi XD quindi vi lascio leggere e all'ultimo capitolo :)
ah ecco volevo dirvi che sto iniziando un'altra storia quanti di voi la leggerebbero se la posto?? :)
grazie a chi legge, chi recensisce, chi apre il link per vedere di cosa si tratta e a chi mi sopporta :)
Bisous à tous :)
  
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