Il buio mi avvolge, la luce si spegne.
Il terrore si fa strada nella mia mente, le mani mi sudano, mi tremano come foglie al vento, ulula come un lupo alla luna.
Ecco un grido, eccone un altro…  Morte!. E’ vicina, mi sfiora, sento il suo sussurro… Il battito del cuore aumenta. Sempre più forte, i miei occhi, pieni di terrore, i miei occhi sgranati, che sembrano due sfere di cristallo. Un rumore come dei piatti…piatti che cadono…chiudo gli occhi…ecco…un respiro freddo mi congela il collo.
Sono immobile, in un corridoio senza uno spiraglio di luce, senza via d’uscita…le mie dita sono gelide, come quelle di un morto.
Faccio un passo avanti, con fatica avanzo di poco. Ho lo sguardo rivolto verso il basso, mi mordo le labbra…anch’esse fredde.
Sono fredde, è come se non avessero vita. Hanno perso il loro color rosa, quel bellissimo rosa, vivace...
Avanzo di un altro passo, e sento un urlo così forte, che mi fa alzare lo sguardo. Ecco che davanti ai miei occhi, appare una figura innaturale… un teschio, con occhi di fuoco, mandibola aperta, mi sta raggiungendo, mi giro, inizio a correre.
Cosa vuoi da me!?. Vorrei urlargli, ma la voce mi si blocca.
Continuo a correre, ma i sussurri della morte, mi raggiungono, mi fanno perdere la speranza di vivere. Continua ad urlare che mi prenderà…Ha una voce malvagia, aspra, acida…Fa venire il voltastomaco.
Mi fermo per prendere fiato, guardo in lontananza. La luce?. Dov’è? Ormai non posso fare più nulla… Mi volto per guardare quel teschio, faccio un respiro tenendo gli occhi chiusi, li riapro per guardare i suoi occhi di fuoco…Posso vedere, le anime delle persone… Quelle anime segnate dai  peccati, peccati che hanno soddisfatto il corpo, ma che hanno causato la morte di altri. Bruciano tra le fiamme, le loro grida d’aiuto non serviranno a nulla. Il loro destino è segnato.
Stravolta da quella visione, l’essere innaturale si avvicina, lentamente e mi sussurra con voce tenebrosa che prima o poi sarò sua.
Per un istante, il cuore mi si ferma. Cado con le ginocchia sul pavimento, quel pavimento privo di temperatura. Soffoco un respiro, mi trascino il più lontano possibile dal teschio ma, lui è più forte di me, vincerà.
Sento una puzza di uovo marcio e zolfo…puzza di putrefazione. Qualcosa sta marcendo, ma cosa? Mi guardo intorno, con aria spaventata, c’è solo buio. Il teschio è sparito, dove sarà?. Il mio sguardo viene catturato dal mio braccio sinistro… pieno di sangue nero. Com’è possibile?. Mi rialzo lentamente, un giramento di testa, mi coglie all’improvviso, barcollo, la vista mi si annebbia…la puzza si fa sempre più forte, mi riempie i polmoni…svengo. Un urlo susseguito da una risata malvagia, la sento per poco…i miei occhi si chiudono…eccola, finalmente…la luce.