Capitolo Uno: Sensazioni…..
Lunghe e affusolata mani con unghie nere mi percorrono il corpo cercando di scaldarmi. Un calore sparito da quando hai smesso di sfiorarmi. Era passata più di una settimana, durante la quale non mi avevi parlato, non un cenno, non un saluto. Assolutamente niente. Penso sia stata la settimana più lunga della mia vita, senza te mi sento persa. Respiro profondamente e mi lascio ricadere sulla sedia. L’ultima ora e poi sarò libera di andare a casa a disperarmi. Mi giro verso Retasu e annuisco con la testa alla sua innocente domanda. Inizio a raccontare gli avvenimenti accaduti poco prima che lei mi lasciasse da sola con LUI!.
*Flash Back*
Scendiamo le scale tranquillamente, anche se io tremo leggermente perché spero di vedere quella porta aprirsi, per vederlo sorridere nella mia direzione. Ormai sono sul suo piano, quando la porta si apre e ne esce lui. Retasu rallenta costringendomi a fare lo stesso e mi sento afferrare per un braccio, capendo che si tratta di lui non cerco nemmeno di divincolarmi, sarebbe inutile.
-Ciao- mi saluta tranquillamente come se nulla fosse.
-Osi anche salutarmi dopo aver ignorata deliberatamente tutta la settimana?-
rispondo gesticolando come se fossi una pazza. Ma ovviamente trova il modo di
zittirmi, senza chiedermi il permesso, senza darmi il tempo di impedirglielo mi
stringe a se con fare possessivo e mi sussurra un “mi dispiace”. Sorrido
dimenticandomi completamente di essere arrabbiata con lui.
Si stacca e mi chiede se voglio accompagnarlo al bar.
-Devo pure accompagnarti al bar dopo che non mi hai
parlato?- domando acida
-Se ti va di accompagnarmi bene, altrimenti non venire- So benissimo che c’è
solo una risposta alla sua domanda, SI. Devo accompagnarlo di mia spontanea
volontà o mi trascinerà di forza. Alzo gli occhi al cielo, sperando che tutto
questo finisca al più presto e prendo a fissare Retasu, che fino a quel momento
non aveva detto una sola parola.
-Retasu!-
-Ichigo non ti preoccupare, dico alla prof che sei in bagno. Vai pure al bar…-
e se ne va ridendo.
*Accidenti a lei, mi ha fregata.* Rassegnata lo accompagno. Mentre scendiamo le scale mi racconta di aver litigato con la sua ragazza. Ecco spiegato il motivo del suo malumore, ecco spiegato perché non mi degnato nemmeno di uno sguardo, ma in fondo io cosa centravo con la sua ragazza? Decido di indagare e scopro che il motivo del loro litigio è stupido, come si fa a litigare solo perché lei non ti ha salutato perché credeva che tu fossi arrabbiato con lei? Sembra quasi che abbia cercato un pretesto per litigare, ma perché poi? Non indago oltre vedendo il suo sguardo un po’ arrabbiato. Arrivati al bar ci dividiamo io vado dal barista, il mitico e unico Giò e mi frego una bottiglietta d’acqua, o meglio me la offre lui. Mi giro un solo istante, pur sapendo che avrei rischiato di vedervi baciare, e la sfortuna vuole che è così. Un bacio veloce, diverso da quelli che vi date solitamente. Ciò nonostante mi sembra di aver ricevuto un pugno in pieno stomaco. Chiudo gli occhi un istante e ti trovo al mio fianco.
-Mi riaccompagni su?- mi chiede con voce innocente. Mi
limito ad annuire e ad avviarmi alle scale.
Pur avendo fatto qualche passo percepisco che l’aria è pesante.
-Ti devo fare da schiava?- ti domando sperando di farti
sorridere e così accade, sorridi e il tuo viso si rilassa.
-Non ti ho detto di portarmi!- ridi, finalmente. Quanto mi era mancato il suo
della tua risata cristallina.
Convinta di dover tornare in classe salgo un gradino della seconda rampa di
scale, quando mi sento tirare per un braccio. Mi volto e vedo che ti avvii
nell’atrio, esci fuori e tiri fuori le sigarette. Ti raggiungo e incrocio le
bracci al petto.
-Guarda che ho lezione IO- gli faccio presente con un mezzo
sorriso stampato in faccia.
Si volta e mi guarda come se avessi appena detto una bestemmia.
-E va bè- risponde come se non gli importasse più di tanto
-Col cazzo!!Ho diritto!-rispondo infastidita
-Allora direi che DOBBIAMO andare-
Mette via le sigarette e si avvicina a me e mi abbraccia. Giro lo sguardo alla
mia destra e sento il suo naso premere sulla mia guancia. Mi sento le orecchie
calde, che fortunatamente sono coperte dai capelli.
*Ma quando è vicino?!* mi ritrovo a pensare. Appoggio le mani sulle sue spalle
e prima di rigirare il viso aumento la distanza di quel che basta per fare in
modo di non baciarlo. Giro il viso giusto in tempo, perché lui mi tira ancora
più verso di se. Le sue braccia mi cingono i fianchi mentre io lo sfioro un po’
qua e là. Sento ogni singola fibra del suo corpo sulla mia, il suo profumo mi
riempie le narici, mandandomi in visibilio, in un mondo dove esistiamo solo io
e lui. Mi stringe ancora di più e sento qualcosa in mezzo alle gambe,
arrossisco sempre di più mentre lui non smette di fissarmi le labbra. Parliamo
poco convinti di qualcosa riguardante la sua ragazza ed è li che torno con i
piedi per terra, lui è fidanzato, lui ha fatto le corna alla sua tipa con una
mia compagna di classe, eppure lo conosco da tre anni, e il ragazzo che conosco
io è dolce, gentile ma sa anche essere un bastardo se ci si mette e se
gli stai sui coglioni, mi ascolta quando gli parlo e mi da ragione, a volte mi
sembra quasi di essere la voce della sua coscienza.
Improvvisamente pronuncia una frase che mi spiazza completamente e di cui non
capisco il significato.
-E’ meglio che la smettiamo prima che arrivi Minto-
Una domanda dentro di me sorge spontanea. Smettere di fare cosa? Mi sono persa qualcosa di importante? Sorride malizioso e io ricambio senza veramente capire.
-Salutami,dai-
Colmo così la distanza che ci separa, ma prima di appoggiare le mie labbra
sulla sua guancia, qualcosa sul suo collo attira la attenzione, prendo la sua
testa fra le mie mani e la faccio inclinare di lato…sento il sangue nelle vene
gelarmi e inizio anche ad arrabbiarmi. Gli occhi sembrano non voler credere a
quello che stanno vedendo. Un succhiotto li sul suo collo, lei aveva osato
ancora lasciargli un segno. Sciolgo l’abbraccio e rientro. Ma nuovamente mi
afferra il braccio.
-Eddai! Salutami-
-NO!- Gli rispondo secca liberandomi, ma due secondi dopo sono ancora tra le
due braccia.
-S-A-L-U-T-A-M-I- A questo punto non riesco a resistere e ti schiocco un bacio
sulla guancia. Mentre salgo le scale tu le scendi diretto al bar, mi dici
qualcosa che non capisco…ma non importa tanto so che sarà stata una battuta, mi
limito a sorridere e percorro le tre rampe restanti.
*Fine Flash Back*
Retasu mi guarda e sorride, ricambio il gesto e torno a
seguire la lezione prima che la prof decida di sbattermi fuori dalla classe.
Hola!Spero vi piaccia ^_^ Mi rincresce informarvi che si tratta di avvenimenti
tratti dalla mia vita personale….spero di non avervi sconvolto troppo
XD. Ditemi se vi piace…ancora non so se sarà una FF di due capitoli o se si
svilupperà con me….
Fatemi sapere. Ciau Ciau Baci
izayoi007: Grazie mille! Mi fa sempre piacere leggere un tuo commento ^_^ Spero ti sia piaciuto questo primo capitolo. Per quanto riguarda l'altra mia FF al momento se non si era notato ho un piccolo blocco ^^". Però spero di riuscire a scrivere il nuovo capitolo subito dopo la fine della scuola! Giuro mi impegnerò giorno e notte se sarà necessario!è_é
Geo88: Grazie anche a te per aver commentato! SOno contenta che ti sia piaciuta ^_^