La vita che ci è stata rubata.
Capitolo 1
Quella cosa...
Ma…ma dove sono? Vedo la testiera di un letto, ed esso è affiancato ad un muro bianco, seguendo la linea della parete il muro si apre in una finestra aperta, e le sue tende bianche si gonfiano mosse dalla brezza della sera…
Sono sicura che sia notte…perché sul pavimento subito vicino alla finestra si disegna la chiazza rettangolare della luce della luna… Ma tutto questo lo vedo in pochi secondi, poi un fruscio e fra le tende si intravede un'ombra scura che salta sul davanzale e con uno scatto scomparisce nel nulla. Sono un po' spaventata…mi sento presa da uno strano tremito *Ma allora è tutto un sogno? Eppure sento freddo…sembra tutto così reale…* penso stupita. Apro lentamente gli occhi e rimango di stucco quando mi accorgo che la finestra è realmente aperta!!! L'immagine che si presenta è esattamente la stessa che ho visto in sogno…
Mi alzo dal letto sfregandomi le braccia per scaldarmi… *Sono sicura che prima di addormentarmi la finestra era chiusa…come ha fatto ad aprirsi?* penso ancora più sconcertata, mi avvicino alla finestra e la chiudo…l'aria si è raffreddata molto dentro la camera…più ci penso più non riesco a capire…
Mi rimetto a letto e inizio a tossire…la mia salute sta peggiorando sempre di più…
Ormai è da molto tempo che mi hanno diagnosticato la tubercolosi polmonare e nonostante le cure cui vari dottori mi hanno sottoposta non sono riusciti ad aiutarmi…al massimo sono stata meglio per un breve periodo di tempo. Inoltre molti di loro sono rimasti stupiti dalla mia impressionante 'volontà di vita' è così che la chiamano…
Gli accessi di tosse si susseguono, sento dei passi nel corridoio ed un lieve bussare, la voce di una donna dice "Signorina…si sente bene? Vuole che le porti qualcosa?" "No…grazie Amelia…torna a riposare…" "Sì signorina." Altri passi e il tonfo debole di una porta che si chiude…
*Ma cosa potrei fare senza di te, mia dolce Amelia?* penso, lei è la mia governante, il suo ruolo dovrebbe essere serissimo, ma mi ha visto nascere e tra di noi è instaurato un rapporto profondo che non si incrinerebbe per nessuno motivo…la considero la nonna che non ho mai avuto…con lei non mi sento sola, i miei genitori mi vogliono molto bene, ma sono sempre lontani da casa, sempre troppo presi dal loro lavoro…la nostra è una famiglia piccola ma abbastanza ricca, tanto da permettersi una governante tale da poter darmi istruzione senza farmi uscire dalle mura di questa casa.
E che casa! Grande abbastanza da avere cinque stanze per gli ospiti oltre la mia, quella della governante, e quella matrimoniale per i miei genitori…senza contare i piccoli appartamenti della servitù. Per essere una famiglia di tre persone dei primi anni del 1800, siamo benestanti. Ci siamo stabiliti in questa grande casa poco dopo il mio quinto compleanno quando i dottori dissero a mio padre che per preservare la mia salute da possibili peggioramenti dovevo stare il più lontano possibile dall'aria sporca della città di Londra. Così arrivammo in campagna e prendemmo possesso di questa grande tenuta, che oltre alla casa aveva anche un enorme parco che, a detta delle cameriere era davvero 'selvaggio pieno di alberi e strane costruzioni…' questo era tutto quello che ero venuta a sapere…in quanto mi è vietato categoricamente di metterci piede. Ormai è quasi l'alba e con i miei pensieri non ho riposato. Mi sovviene ancora la figura che ho intravisto nel sogno, ma ormai questi ricordi sono sfocati…non credo proprio di averlo sognato…
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La giornata passa come tutte le altre…
Ho ricevuto una lettera da mio padre che mi informa del ritorno suo e della mia diletta madre tra due settimane…
E da quattro mesi che non li vedo…inoltre Amelia mi ha insegnato a ballare il valzer…un nuovo ballo che va molto di moda in Austria e Germania, e da quanto sono riuscita a capire, ha suscitato un bel po' di scandalo fra i salotti 'bene'. Oggi il sole è alto e caldo per essere agli inizi di un autunno che si preannuncia molto freddo per le sferzate di vento notturno. Ho deciso che voglio scoprire perché ogni tanto trovo la finestra completamente spalancata, e molto più spesso accostata con cura tanto da sembrare chiusa…