“Ahh, che bella giornata” pensò Chichi ammirando il paesaggio che vedeva dalla finestra della sua casa, Goku e il piccolo Gohan  dormivano ancora beati nei loro letti.
-Goku, tesoro svegliati- bisbigliò la mora all’orecchio del Saiyan, che la prese e la buttò sul letto, baciandola dolcemente.
-Buongiorno Chichina- disse Goku guardandola dolcemente negl’occhi.
Chichi si stava lasciando trasportare ma all’improvviso Gohan incominciò a piangere nel suo lettino.
-Tesoro, il bimbo piange- disse Chichi alzandosi dal letto e incominciando ad allattare il suo bambino, mentre Goku scendeva le scale per andare a mangiare l’ abbondante colazione, che gli aveva preparato la mora.  
Chichi finì d’allattare e ripose il piccolo nel lettino, scese le scale per fare colazione ma all’improvviso suonò il telefono.
-Pronto?- disse la mora.
-Ciao Chichi, sono Bulma pensavo visto che fa così caldo, che ne dici di andare in piscina tutti insieme?-
-Ottima idea, non vedo motivo per rifiutare- disse la donna felice della richiesta dell’amica.
-Ottimo, tra 30 minuti tutti alla piscina “Delfino Birichino”, portò io da mangiare-. Esclamò Bulma, salutando.
Chichi disse a Goku di prepararsi e avvisò il padre di venire a curare il piccolo.
Lui accettò molto volentieri, quindi la donna andò in camera ma aprendo la porta vide il marito nudo e lanciò un urlò –Ma sei nudo?!-. La donna arrossì.
-Chichina!!- disse Goku infilandosi il costume.
La mora corse nel bagno per mettersi il costume poi si mise un bel vestitino, e uscì dal bagno, trovando il marito pronto per uscire.
-Cara, ci metti sempre tantissimo a prepararti-. Disse Goku facendo una risatina.
-Andiamo che è meglio- disse irritata la donna.
 
Alla piscina…
 
I due arrivarono e la prima cosa che notarono era lo sguardo assassino del così detto  “principe dei Saiyan”.
-Ehilà Vegeta, sempre di buon umore è?- disse Goku facendo il suo solito sorriso ebete.
-Kaarot, se non mi lasci stare ti pianto nell’orto come la carota che sei- urlò Vegeta.
-Smettila Vegeta- gridò Bulma, dando una padellata in testa a Vegeta che si zittì immediatamente con lo stupore di tutti.
-Bene, andiamo nella postazione prenotata stamattina- finì la donna.
Arrivati sul posto, Bulma se ne andò negli spogliatoi per mettersi il costume, Vegeta la seguì di nascosto mentre Chichi e Goku rimasero alla postazione.
-Chichina, posso fare il bagno?- chiese Goku come un bambino che si rivolge alla madre.
-Ma certo, caro-. Rispose la donna mentre si sdraiava per prendere il sole.
Intanto negli spogliatoi, Bulma si stava togliendo la canottiera e un certo saiyan spalancò la porta e la spinse spaventandola ma anche eccitandola contro il muro e la baciò ardentemente.
Bulma ricambiò l’ardente bacio del Saiyan e si lasciò toccare dalle mani esperte dell’uomo che amava, l’atmosfera si faceva bollente e mentre il saiyan eccitato stava per andare in 4 base, la porta dello spogliatoio si aprì e una voce femminile urlò –Bulma quanto ti ci vuole a mette il costume?!!- era Chichi che non vedendo l’amica arrivare si era preoccupata.
–Ma che facevate?- chiese.
-Niente, amica mia! Vegeta mi stava aiutando ad allacciare il costume-.
Il viso di Chichi si fece dubbioso ma poi subito sereno e disse –Ah ok, allora andiamo fare il bagno?- l’azzurra accettò e andarono alle vasche.
Vegeta rimase allibito ma anche eccitato, aveva ancora in mente i suoi seni, le sue gambe e la sua bocca rosea.
“Maledetta moglie di Kaarot! Non ci ha lasciato finire! ” pensò Vegeta tornando alla postazione.
Bulma e Chichi tornarono dalle vasche e anche dal bar dove avevano preso un the bello fresco e si erano messe a prendere il sole sugli asciugamani.
Vegeta si mise a ronfare affianco alle due donne, suscitando il loro pensieri assassini, ad un tratto Bulma si avvicinò al viso del saiyan “Come sei bello Vegeta” pensò e con la mano gli sfiorò il viso, e torno ad abbronzarsi.
Intanto Goku nuotava beato a stile cagnolino, perché con tutti gli allenamenti non era mai riuscito a imparare a nuotare.
Ad un tratto dei ragazzini vicini a Goku urlarono –Onda energeticaaaaaaa!- spruzzandosi con l’acqua a vicenda.
“Ma non l’ha fanno bene” e mise le mani in posizione dell’onda, una padellata colpì la testa di Goku.
-Che cercavi di fare?!- urlò Chichi.
-Ma Chichina, volevo solo mostrare a quei ragazzini che mi copiano, come fare un’onda energetica- disse Goku cercando di far comprendere a sua moglie il gesto.
-Non puoi si sarebbero carbonizzati, basta così. Esci dall’acqua che è ora di pranzo- disse Chichi tranquilla.
Alla parola “pranzo” Goku non ci pensò due volte e volo alla postazione, più affamato che mai.
Bulma aveva già sistemato tutte le prelibatezze,che aveva già messo sulla tovaglia.
-Urcaaa, brava Bulma- esclamò Goku affamatissimo, divorando ogni cosa, anche la parte che non sapeva essere di Vegeta.
-Si,Bulma che bontà- disse Chichi assaggiando il Takoyaki dell’azzurra.
Finito il pranzo le due donne sistemavano tutti i piatti e Vegeta si svegliò.
-Donna, ho fame dammi il mio pasto-.
-Scusami Vegeta, mmmm veramente, abbiamo finito tutto-. Disse Bulma spaventata dalla sua prevedibile reazione.
-Chi ha finito il mio cibo!!!- urlò incazzato il Saiyan, guardando subito Goku.
-Sei stato tu, non è vero?!-
-Scusa Vegeta, avevo fame…- disse ridacchiando e grattandosi la testa, cercando di sdrammatizzare la situazione.
-Sei MORTO!!- urlò Vegeta mettendo le mani intorno al collo del rivale.
-Bene, mi sfamerò con la tua carne…- disse il principe, con lo sguardo assatanato, legandolo su un enorme giro-arrosto.
-Chichina, mi aiuti?-
-No tesoro, è colpa tua e devi farti perdonare…- disse disinteressata, bevendo un altro sorso di tè.
Intanto questo accadeva nella mente del povero Vegeta che era svenuto dalla fame.
-Bulma, dici che va tutto bene?-
-Si, fa sempre così quando ha fame, basta fargli annusare un arrosto per farlo riprendere…- disse un po’ sconsolata dal comportamento poco “regale” del principe.
Vegeta allora andò a un gelato “non mi soddisfa il gelato!!”.
-Terrestre, pretendo l’arrosto, voglio un montone!!- esclamò il saiyan ormai rabbioso.
-Questo è un bar, non un ristorante signore- disse il barista poco gentilmente, non sapendo a cosa andava in contro.
-Ah sì allora mi farò lei arrosto!!- disse ormai immaginandolo come un enorme arrosto di pollo, ma non fece in tempo a dire altro che svenne sul bancone del bar.
-Bene non serve neanche che intervenga- disse posando la padella e pensando “mmm se gli fa questo effetto, dovrei tenerlo più a digiuno” sghignazzò malignamente, recuperando il corpo del compagno e scusandosi con il barista.
E mentre Bulma lo trascinava, Vegeta si rianimò e di scatto si buttò nella piscina urlando –PESCEE!-.
-Coglione! Siamo in una piscina!!- urlò a sua volta Bulma.
-Guarda donna e ammira la abilità di pescatore!- urlò Vegeta risalendo dall’acqua e correndo felice, con in mano un pesce gigante.
-Bravo tesoro, sei il migliore!- urlò Bulma incoraggiandolo mentre accendeva il fuoco.
Questo accadeva nella mente di Vegeta, mentre era svenuto nuovamente sott’acqua.
-Oddio, Vegeta!- urlò Bulma mentre Goku correva a salvarlo in puro stile Baywatch, facendosi da solo la colonna sonora.
-Perché vai così piano?!- esclamò Chichi scocciata dall’idiozia del marito.
Goku non le rispose e si buttò in acqua, recuperando il corpo dell’amico.
Lo portò vicino alla loro postazione e deciso, iniziò ad avvicinarsi al Saiyan per praticargli la respirazione bocca a bocca.
Proprio in quel momento Vegeta si svegliò.
-Mamma, voglio dormire altri 5 minuti…- disse poi mettendo a fuoco, le labbra di Goku che si avvicinavano sempre di più alle sue.
-NOOOOOOOOOOO…- urlò in preda al panico Vegeta cercando di svincolarsi dalla forte presa di Kaarot.
-Vegeta, devo farti la respirazione…-
-Non serve idiota, sono sveglio!!!-
-Ma dobbiamo essere sicuri…-
-Basta Goku, non vedi che è sveglio!- disse Chichi tirando una padellata al marito che svenne, seguito a ruota dal compagno spaventato ed affamato.
Le due donne si guardarono confuse.
-Che dici, torniamo a casa?- disse Chichi.
-Sono d’accordo, anche se avrei voglia di lasciarli qui…- disse poggiandosi una mano sulla faccia, in segno di disperazione.
-Perché no!- disse la mora, che con l’amica se ne andarono a braccetto, lasciando i due “adulti” al loro ronfare.
 
Qualche minuto dopo…
 
-Aiuto…- il povero Vegeta, soffocato dall’amico, rimase lì tutta la serata, mentre il sole tramontava su di loro.