CAP9
Koga non
arrestava la sua folle corsa e Kagome era sempre di più presa dal panico. Quando
improvvisamente qualcosa li superò e si parò davanti a loro.
-Sesshomaru…-
disse Kagome in un sussurro
-E tu che
vuoi?- disse Koga con arroganza
-Mi sembra
chiaro…- rispose con il suo tono glaciale- … la ragazza-
-Ahhahaha
che cosa? Mi è sembrato di capire che vuoi questa ragazza-
-… -
-sbaglio o
tu detesti gli umani… e poi non è quello stupido botolo ringhioso che dovrebbe
essere tanto in pena per lei? Non dirmi che anche tu…-
-non
nominare mio fratello…-
-che cosa
fai lo difendi? O ti ha assunto come guardia del corpo per LA MIA DONNA?-
-Non osare
parlami con quel tono, gli unici che lo hanno fatto non sono più qui… ti ho
detto di lasciare la ragazza…- continuò Sesshomaru con il suo tono calmo e
glaciale
-Scordatelo
KAGOME è MIA e diventerà MIA tra non molto- rispose Koga con un odio che
fuoriusciva dai suoi occhi che erano sempre stati dolci e gentili.
Kagome era
terrorizzata non riusciva a muoversi come era possibile che Koga fosse
ritornato il demone sanguinario di un tempo? Forse per il suo rifiuto? Nel
frattempo era stata posta a terra.
-Se la vuoi
vieni a prendertela… ma scordati di potermi battere CANE- urlò
Sesshomaru
non se lo fece ripetere due volte estrasse Tokijin e attaccò Koga con Souryuha,
ma Koga lo schivò con facilità. Il combattimento tyra i due infuriava senza
esclusioni di colpi. Sesshomaru non voleva uccidere Koga, ma sapeva che era
l’unico modo per salvare Kagome. Così con una delle sue abili mosse gli puntò
Tokijin alla gola:
-Ho vinto
lascia andare la ragazza…-
-Non ci
penso nemmeno quella è la mia donna!!!-
-No, non lo
è e non lo sarà mai!-
-Mi stai
dicendo che…-
-Non ti sei
accorto che il suo odore è diverso solo per un mio trucco…- il sorriso si
distendeva sulla sua faccia
-No… non
può essere…-
-Si invece
e ora vattene Kagome non è la TUA DONNA-
Koga invece
di rinunciare nel suo intento riuscì a spostarsi e a ferire il demone che aveva
di fronte.
Kagome che
non aveva capito una sola parola dei due demoni gridò di fermarsi, ma nessuno
la ascoltava finchè:
-è arrivata
la tua ora… Souryuha-
Koga cadde
a terra con un tonfo sordo… Kagome non riusciva a capire perché Sesshomaru
l’avesse fatto, ma aveva capito che Koga non sarebbe più ritornato quello di un
tempo e forse la sua morte, anche se in fondo non avrebbe mai voluto che
accadesse, era stato un bene.
Sesshomaru
le si era avvicinato… lei continuava a fissare Koga privo di vita, quando si
accorse che il suo salvatore era ferito e di certo non era una ferita leggera…
-Stai
bene?- le chiese in tono dolce -… lo so non avrei dovuto farlo, ma non c’era
altro modo…-
Ma Kagome non fece in tempo a rispondere il demone era caduto tra le sue braccia privo di sensi.